Putin ha chiesto una tregua in occasione del Natale ortodosso, nel quale, secondo tradizione, i fedeli festeggiano il 6 gennaio la vigilia e il 7 invece si tiene la celebrazione del Natale. La richiesta del Cremlino non ha però convinto l’Ucraina che non ha mai creduto a un reale cessate il fuoco e ha mantenuto la posizione di difesa senza abbassare la guardia. Anche le autorità internazionali hanno manifestato pubblicamente i dubbi sulla reale intenzione del Cremlino.
Il capo di stato russo ha sorpreso con la scelta di chiedere questo stop momentaneo e ciò fa emergere chiaramente la volontà, innanzitutto, di mostrarsi benevolente, dato che la festività è cara anche al popolo ucraino, ma non sembra essere la sola cosa che potrebbe avere in mente. La tregua, difatti, si è rivelata fasulla e, nonostante ora non si sia arrivati ancora al perché Putin l’abbia proposta, si ipotizza che possa essere un modo per prendere fiato e organizzare le mosse future. Nessuna tregua quindi ma anzi attacchi reciproci che hanno nuovamente colpito la popolazione ucraina.
La guerra tra Russia e Ucraina prosegue e la situazione globale sta peggiorando irrimediabilmente, andando ad impattare sulla popolazione mondiale. Le conseguenze del conflitto hanno gettato nel caos l’economia internazionale e portato ormai allo stremo la popolazione ucraina che nonostante le difficoltà non rinuncia al proprio Paese e al difenderlo senza paura.
Le ultime vicende, inerenti la guerra in atto, vedono da un lato l’occidente schierato con l’Ucraina e improntato a imporsi contro Putin, mettendo tutti i mezzi disponibili nell’aiutate la difesa Ucraina. Sia l’Ue che gli Stati Uniti si sono impegnati con moltissimi aiuti stanziati a favore di Zelensky e della Nazione della quale è alla guida. Le truppe ucraine hanno ricevuto sistemi di difesa aerea che hanno permesso una difesa consistente e proficua. Questo però non toglie il fatto che l’Ucraina ha la maggioranza delle infrastrutture strategiche e energetiche distrutte e ciò che emerge, guardando il territorio, è la resilienza e perseveranza di un popolo, che continua a lottare per vivere la quotidianità in maniera usuale e, soprattutto, a casa propria.
La Russia, dopo le sanzioni emesse dall’Ue e dagli Stati Uniti, ha subito un arresto che ha mostrato, sopratutto il leader del Cremlino Putin isolato. Ma il capo di stato russo ha approfittato delle storiche relazioni geopolitiche per proporre un piano economico e di distribuzione energetica che portasse il più possibile le nazioni orientali a non dipendere dalle forniture occidentali.
Ha stretto i rapporti con la Cina e, nei giorni scorsi, ha avuto un colloquio con il leader cinese Xi Jinping, che ha mostrato al mondo quanto siano vicine le due potenze mondiali. Cooperazione, collaborazione e ampliamento della rete commerciale sono stati gli argomenti principali della video conferenza. Nonostante la Cina abbia tenuto le distanze da prese di posizione in merito al conflitto tra Russia e Ucraina e, questo, ha innescato attriti con gli Stati Uniti, con i quali già esiste la nota questione dei chip, non ha nemmeno imposto la sua influenza per limitare le azioni di Putin.
La situazione è diventata pensate e insostenibile per il popolo ucraino ma anche per i soldati che rischiano quotidianamente la loro vita in prima linea. Una crisi globale che ha cambiato e sta cambiando dinamiche e relazioni internazionali e che sembra ancora non essere in fase finale.
Gli Usa hanno in programma di inviare aiuti per t tre miliardi di dollari e anche la Germania ha deciso di fornire all’esercito ucraino mezzi d’assalto corazzati e scusi aerei. Oggi è stato contattato direttamente il cancelliere Scholz da Zelensky per ringraziarlo dell’aiuto messo a disposizione dell’Ucraina. Il segretario di stato Usa Blinken ha dichiarato che continueranno a offrire sostegno e supporto affinché l’esercito possa continuare a difendere il territorio ucraino.
Putin ha sorpreso le autorità internazionali proponendo una tregua bilaterale al conflitto durante il Natale ortodosso. Quello, però, che temeva in primis l’Ucraina, ma anche le altre autorità, si è verificata. La tregua è stata subito infranta dalla Russia o almeno questo è quello che riferiscono le autorità locali.
Il presidente russo Putin ha proposto una tregua in occasione del Natale ortodosso. Le giornate nelle quali si celebrano per l’appunto il Natale e la Vigilia sono il 6 e il 7 di gennaio. Il cessate il fuoco proposto stato chiesto dal mezzogiorno del 6 gennaio fino alla mezzanotte del 7 gennaio. Una richiesta che ha sollevato molti dubbi e soprattutto non è stata accolta con entusiasmo sia dall’Ucraina che dalle istituzioni occidentali che, in gran parte, hanno affermato immediatamente che si trattava di un gioco del capo del Cremlino.
Un’azione che potrebbe nascondere altre intenzioni. Una delle prime dichiarazioni rilasciate è quella dell’Ue e tramite Twitter il presidente del Consiglio ha affermato: “l’annuncio di un cessate il fuoco unilaterale da parte di Putin è falso e ipocrita, quanto le annessioni illegali e grottesche e i referendum che le accompagnano” Charles Michel ha poi continuato: “C’è un aggressore: il Cremlino. E una vittima: il popolo ucraino. Il ritiro delle truppe russe è l’unica opzione seria per ripristinare la pace e la sicurezza“.
Anche dagli Stati Uniti la notizia del cessate il fuoco non è stata recepita come qualcosa di positivo e lo stesso Biden ha affermato: “sta cercando solo un po’ di ossigeno”. Il ministro degli esteri ucraino ha condiviso il suo pensiero sui social scrivendo: “Il presidente Zelensky ha proposto una chiara Formula di Pace in dieci passi. La Russia lo ha ignorato e invece ha bombardato Kherson alla vigilia di Natale, lanciando missili di massa e attacchi di droni a Capodanno. Il loro attuale ‘cessate il fuoco unilaterale’ non può e non deve essere preso sul serio”.
Ora emerge la probabilità che Putin possa chiedere una nuova mobilitazione che prevedere, stando alle informazioni preliminari, fino a 500.000 nuovo militari impegnati nell’operazione militare speciale in Ucraina.
Il presidente ucraino Zelensky ha voluto mandare un messaggio ai suoi coraggiosi cittadini e ha affermato: “E’ una festa di armonia e unità familiare. E tutti noi insieme siamo una grande famiglia ucraina. Possa l’armonia venire in ogni famiglia, la prosperità in ogni casa, la vittoria nella terra ucraina e con essa pace e prosperità per migliaia di anni”.
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