L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è attivato a Miami in attesa di affrontare il procedimento legale, che lo vedrà affrontare 37 capi d’accusa federali. Questa volta la questione è più delicata del solito dato che si tratta di accuse federali e questo rappresenta un problema serio da gestire. La cattiva gestione e la mancanza di responsabilità inerenti ai documenti è un reato molto grave e non è ancora chiaro come evolverà la questione.
Gli Stati Uniti, così come la comunità Internazionale, stanno osservando con attenzione gli sviluppi di questa vicenda legale che, per la prima volta, vede coinvolto un ex presidente usa coinvolto in accuse federali e penali che potrebbero dare una svolta alla sua carriera politica.
Soltanto qualche settimana fa il tycoon ha ricevuto la condanna da parte del tribunale di New York e dal procuratore Alvin Bragg, in merito alla causa che lo vedeva contrapposto al l’editorialista Carroll, la quale ha vinto ottenendo un risarcimento di oltre 5 milioni di dollari per essere stata molestata sessualmente e successivamente per essere stata diffamata in merito alla questione legale.
Martedì 13 giugno segna, quindi, la prima volta statunitense nel quale un ex presidente dovrà fondare 37 capi d’accusa federali riguardanti i documenti segreti rinvenuti all’interno del resort Mar a Lago e oltretutto dovrà spiegare come mai in determinate occasioni ha mostrato documenti top secret a terze persone.
L’ex capo di Stato usa Trump sembrava tranquillo e imperturbabile dopo il suo arrivo In Florida, dove è arrivato per poter essere ascoltato dall’accusa al tribunale federale. Il tycoon sta attendendo l’udienza e, nel frattempo, è stato visto ad un ristorante e emerge che, sia i commensali che il personale del locale non hanno avuto reazioni eccessive nonostante clienti con la bandiera americana avvolta in segno di supporto a Trump e data la tranquillità mostrata all’interno del ristorante la sicurezza ha soltanto controllato qualche cliente con il metal detector.
Nonostante fosse evidente che alcuni presenti tenessero in questa questione legale la parte di Trump, lui non s’è scomposto ma ha continuato a socializzare senza trippa sicurezza attorno se non prima di essere scortato all’interno della sala dove ha poi cenato.
Un comportamento ritenuto insolito da parte dei media e degli osservatori politici che come ogni volta resto immaginavano una reazione completamente differente da parte del leader dei repubblicani.
Trump ha rilasciato un’intervista ad un’emittente che trasmette in lingua spagnola a Miami e in questa occasione ha sottolineato nuovamente disaccordo con i pubblici ministeri il sistema giudiziario statunitense in generale che lo ha accusato di falsità secondo il suo punto di vista.
Ciò che ha voluto però sottolineare con forza è la sua tesi, ormai nota, che vede Biden a capo di un complotto per escluderlo nell’ambito politico che tale piano serve appoggiato dalle forze dell’ordine.
Francis Suarez, sindaco di Miami, ha spiegato ai giornalisti che è stato attuato un piano per garantire la sicurezza durante questo significativo evento e ha precisato che per l’apparizione in tribunale di Trump le forze dell’ordine sono preparate a gestire un flusso di 50.000 persone.
Suarez ha chiesto ai cittadini e la popolazione statunitense in generale di mantenere il controllo evitando di creare disagi e scontri.
Trump e il suo team legale sono pronti a difendere con le unghie e con i denti le azioni intrapresa da Trump, nonostante sia evidente che una sorta di cattiva gestione, anche in base alle foto rilasciate dalle autorità che evidenziano la documentazione aperta sostanzialmente a chi frequenta la residenza dell’allora presidente, non ritengono che tutto ciò sia qualcosa di contestabile penalmente e stanno preparando un duro attacco contro le istituzioni,che sembrano, a suo avviso, tenere senza il minimo riguardo la parte dell’attuale presidente Usa Biden. Il quale, sempre secondo lui, ha avuto modo di ricevere un trattamento differente rispetto a quello del leader repubblicano secondo l’opinione dello stesso presidente.
Assieme a Trump sarà ascoltato dal tribunale federale di Miami anche il suo aiutante Nauta che è stato anch’egli accusato di sei reati federali. Il funzionario ha anche avuto modo di intrattenersi con un membro della famiglia del tycoon, che ha chiaramente chiesto se le scatole di documentazione spostate nel magazzino erano da caricare sull’aereo che avrebbe trasportato Trump in uno dei suoi viaggi.
Si tratta di un percorso legale importante e l’ottimismo mostrato nelle scorse occasioni in tribunale da Trump sembra questa volta essere scemato nonostante la sua continua dichiarazione di innocenza.
Ora la domanda che sorge spontanea è quale sia la reale posizione dei cittadini americani riguardo alle nuove accuse federali che coinvolgono l’ex presidente Usa Trump.
La situazione legale di Donald Trump continua a dividere l’opinione pubblica negli Stati Uniti. Secondo un recente sondaggio condotto da Reuters/Ipsos, l’81% dei repubblicani (autoidentificati) ha riferito di ritenere che le accuse federali contro l’ex presidente siano politicamente motivate e che Trump sia stato preso di mira ingiustamente. Questa posizione è in netto contrasto rispetto a quella dei democratici e di molti esperti legali, che vedono le accuse come una conseguenza delle azioni di Trump durante la sua presidenza.
Come citato in precedenza, l’ex capo di Stato ritiene di subire un trattamento nettamente differente rispetto agli altri esponenti politici e soprattutto democratici, in quanto esiste una caccia alle streghe focalizzata a minare il potere e la democrazia statunitense.
Secondo lui un chiaro esempio di questa disparità di trattamento emerge dalle questioni molto simili relative ai documenti riservati trovate a Ilary Clinton e al presidente Biden che però a suo avviso non hanno avuto lo stesso trattamento. Gli stessi democratici hanno spiegato che la differenza sostanziale tra le questioni legali risiede nella reazione degli accusati. Mentre Clinton e Biden hanno deciso di collaborare immediatamente, Trump ha sostenuto per diverso tempo di non dover consegnare nulla e ha temporeggiato fino al momento in cui si è arrivati a questa conclusione, pertanto c’è chi ha insinuato che tutto ciò è stato studio studiato e raggiunto appositamente per mobilitare l’opinione pubblica e sostenere la famosa caccia alle streghe, che potrebbe compromettere le questioni legali ma aumentare notevolmente il sostegno dei sostenitori the leader dei Maga.
Ma non tutti i repubblicani sono d’accordo con questa posizione. Il sondaggio ha rilevato che il 62% degli intervistati ritiene credibile che Trump abbia immagazzinato illegalmente materiale classificato nella sua casa in Florida, come hanno affermato i pubblici ministeri di Miami. Questo suggerisce che c’è una divisione all’interno del partito repubblicano sulla questione.
Nonostante le accuse federali si evince però che Trump è tuttora in una posizione di forza nella corsa alle nomination presidenziali del GOP. Il sondaggio ha rilevato che l’ex presidente è molto più avanti del suo rivale più vicino, il governatore della Florida, Ron DeSantis. Questo suggerisce che le accuse contro Trump non stanno influenzando la sua base e che l’ex presidente continua ad avere un forte sostegno tra i repubblicani.
In generale, la questione delle accuse federali contro Trump continua a essere un tema divisivo negli Stati Uniti. Mentre la maggioranza dei repubblicani crede che le accuse siano politicamente motivate, altri sono preoccupati per la credibilità del sistema giudiziario e ritengono che Trump debba affrontare le conseguenze delle sue azioni. La situazione rimane incerta e sarà interessante vedere come si evolverà nel tempo.
Chuck Schumer Leader democratico ha spiegato che a suo avviso l’accusa di Trump eh fondata e non esiste nessuna caccia alle streghe in merito. Ha spiegato che: “Nessuno è al di sopra della legge, incluso Donald Trump. Questo caso deve potersi svolgere attraverso il processo legale senza interferenze politiche o ideologiche esterne.”
Schumer ha chiesto ai sostenitori di Trump di “mantenere la pace e lasciare che il sistema giudiziario faccia il suo lavoro”.
Mentre i la maggioranza dei deputati repubblicani continuo a sostenerlo senza indugio nonostante le accuse rivelino che molto probabilmente Trump possa aver messo in pericolo la sicurezza nazionale degli Usa.
A seguito della sua comparizione al tribunale federale di Miami, il tycoon ha intenzione di rilasciare una dichiarazione ufficiale dove esporrà il suo punto di vista a seguito delle decisioni prese dai pubblici ministeri e il suo discorso è molto atteso così come l’apertura delle accuse e le eventuali decisioni prese in merito a questo procedimento penale delicatissimo che riguarda un ex presidente degli Stati Uniti d’america.
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