Dal 3 novembre sarà possibile richiedere il bonus mobilità, il rimborso del 60% sull’acquisto di una bicicletta o di un mezzo elettrico su cui da tempo si attendevano informazioni più precise, considerato anche il boom di acquisti provocato dall’emergenza Coronavirus. Per l’occasione, ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) ha presentato una serie di raccomandazioni per affrontare la procedura online.
Come richiedere il bonus mobilità
L’iter si divide in due fasi ben distinte: la prima riguarda il rimborso delle spese sostenute dal 4 maggio al 3 novembre 2020 (il rimborso sarà pari al 60% fino a un massimo di 500 euro), mentre la seconda è rivolta a coloro che ancora non hanno effettuato acquisti e prevede un vero e proprio buono di spesa digitale che i beneficiari potranno generare direttamente sull’applicazione web del Ministero dell’Ambiente. Per le spese già sostenute farà fede la data di inserimento della richiesta e non quella del documento di acquisto.
Per poter ottenere il bonus sarà necessario, se non ancora in nostro possesso, ricordarsi di attivare prima del 3 novembre prossimo un’identità SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Sarà poi necessario scannerizzare il documento di acquisto intestato a proprio nome (fattura o scontrino) e farne un documento in formato pdf che andrà caricato sul sito e infine avere pronte le proprie coordinate bancarie per poter ricevere il rimborso. L’identità SPID sarà ugualmente necessaria anche per coloro che richiederanno il buono di spesa digitale da utilizzare dopo il 3 novembre. La durata del buono è di 30 giorni.
Chi potrà ricevere il bonus mobilità?
Il ministero ha stabilito che il contributo potrà andare a tutti i maggiorenni residenti nei capoluoghi di regione, nei capoluoghi di provincia, nei comuni con più di 50mila abitanti e nei comuni delle città metropolitane anche se al di sotto dei 50mila abitanti.
Cosa e dove acquistare
Il bonus può essere usato per acquistare biciclette (con o senza pedalata assistita), handbike ,“veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica” sia nuovi che usati e “servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture” cioè i servizi di “sharing mobility”, per esempio scooter sharing o bike sharing.
Non potrà essere utilizzato invece per gli accessori come caschi, batterie, catene o lucchetti. Nella prima fase si potranno acquistare i veicoli in qualsiasi negozio, mentre dalla seconda fase soltanto in quelli che faranno parte di un elenco di negozianti aderenti all’iniziativa che sarà pubblicato sul sito del ministero. In entrambe le fasi sarà possibile effettuare i propri acquisti online.