Come riconoscere una vipera? Sapete distinguerla da altri serpenti non velenosi? I dati diffusi da Asl ed altri organi ufficiali ci dicono che, ad eccezione della Sardegna, in Italia sono sempre più diffuse le vipere, un rettile di lunghezza solitamente inferiore al metro il cui morso velenoso è oggetto di molte paure da parte della popolazione. Va premesso che, rispetto alle specie che popolano altri continenti, la vipera europea è raramente letale, ed anzi solitamente rifugge la presenza dell’uomo, tuttavia soggetti più a rischio quali possono essere anziani, bambini o persone fisicamente debilitate, possono incorrere in problemi a seguito di un eventuale morso di tale serpente: inoltre spesso la vipera viene confusa con una normale biscia o altre specie simili, che invero sono in grado di tenere il giardino di casa libero da piccoli mammiferi come topi, quindi sono anche utili. E allora vediamo come riconoscere una vipera per distinguerla da altri rettili totalmente innocui, tenendo presente le sue caratteristiche fisiche peculiari.
Vipere in Italia: le specie presenti
Con la sola eccezione della Sardegna, totalmente libera dalla presenza di serpenti, esistono 5 specie di vipere in Italia: oltre al normale aspide, diffuso ovunque da Nord a Sud, abbiamo il marasso nel settentrione d’Italia, la vipera dal corno nel settore Nord-orientale, la vipera dell’Orsini, grande appena 40 centimetri e diffusa solo sull’Appennino Abruzzese ed Umbro-Marchigiano, ed infine la scoperta più recente, la vipera dei Walser, riscontrata dal 2016 in un’area molto ristretta, sempre nel Nord Italia, appena 500 chilometri quadrati intorno alla città di Biella.
Le caratteristiche fisiche di una vipera
Vediamo adesso come riconoscere una vipera osservando semplicemente le sue caratteristiche fisiche: rispetto ad altri serpenti presenti in Italia la vipera presenta una testa triangolare e a punta, a cui si aggiunge una corporatura tozza ed una coda corta e rastremata, ossia con uno spessore progressivamente ridotto. Altri segni fisici immediatamente riconoscibili sono le pupille verticali simili a quelle dei gatti, mentre le bisce hanno una pupilla rotonda. Ovviamente i canini lunghi e appuntiti sono una caratteristica peculiare di tale serpente velenoso, ma poiché raramente attacca l’uomo è piuttosto difficile che possiate notarlo come elemento riconoscibile. Infine per riconoscere una vipera potete tenere presente anche la colorazione del manto, che solitamente tende verso tonalità scure, bruno-rossastre, prive di cromatismi accesi.
Cosa fare in caso di morso di una vipera
Ora che abbiamo visto come riconoscere una vipera, ci limitiamo ad offrire pochi consigli mutuati dagli esperti riguardo cosa fare in caso di un eventuale morso di vipera, che ricordiamo in Italia raramente ha provocato morti: molto spesso la situazione precipita se si prova a somministrare il siero in ambito non ospedaliero, a casa da soli, questo perché la vittima può manifestare segni di shock anafilattico. Il consiglio, dunque è attendere l’arrivo di un’ambulanza, limitandosi a calmare la persona, evitando che faccia movimenti, mettendola supina e monitorando la situazione: mettiamo sopra una coperta per ridurre la dispersione di calore corporeo, e laviamo la ferita con una soluzione fisiologica disinfettando con acqua ossigenata. Assolutamente non incidere la ferita, succhiare il veleno o applicare il laccio emostatico arterioso, piuttosto tamponiamo la zona intorno al morso se avviene in una zona vitale come collo o sul tronco, tenendolo compresso con un cerotto elastico adesivo.
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