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Come scaricare Torrent su PC, Mac e smartphone: dal client ai contenuti

Come scaricare Torrent sui vari dispositivi compatibili con la rete Bittorrent e ottenere, così, contenuti multimediali come film, canzoni, videogiochi oppure altri tipi di file? In questa guida andremo a muoverci nel grande insieme dei device che possono funzionare con questa tecnologia di condivisione di documenti attraverso la rete che può diventare una meravigliosa risorsa, ma che comporta anche tante responsabilità che non si possono certo dimenticare.

La rete dei Torrent è infatti la più utilizzata per lo scambio di file in modo illegale con contenuti protetti dal diritto d’autore che vengono messi a disposizione degli utenti che diffondono capillarmente film appena usciti in sala, album musicali appena messi in commercio così come videogames nuovi di pacca. La premessa è che Torrent deve essere utilizzato con responsabilità, soltato con i file consentiti.

Abbiamo diviso questo approfondimento per grandi temi dunque prima di tutto come scaricare il programma sulle varie piattaforme disponibili ovvero su computer sia esso Windows oppure Mac e poi su smartphone o tablet Android e in un altro blocco come scaricare i contenuti stessi dunque ad esempio film, canzoni, videogiochi e altri file che vengono condivisi nella gigantesca rete di questo servizio dai milioni di utenti giornalieri.

Come scaricare Torrent sui dispositivi

Come scaricare Torrent sui vari dispositivi. Come già anticipato, è possibile andare a installare i client del protocollo BitTorrent su computer di qualsiasi sistema operativo dunque sia PC con sistema operativo Windows sia Mac, ma anche su smartphone e tablet Android. E con iOS ossia il sistema operativo di Apple? Facciamo un po’ di chiarezza con i vari box che abbiamo preparato per questa specifica richiesta.

Il caso più comune è quello di come scaricare Torrent su computer con sistema operativo Windows, Mac oppure Linux, che abbracciano praticamente il totale della torta della diffusione globale. Ebbene, la rete BitTorrent è utilizzabile senza problemi e la risorsa numero uno, la più utilizzata in tutto il globo, è µTorrent alias uTorrent che è un client che funziona multipiattaforma.

Tra le richieste del software c’è la priorità di larghezza di banda, viene messo a disposizione il download automatico RSS e Mainline DHT (peraltro compatibile con BitComet), viene supportato un protocollo di crittografia e la funzione più importante di questo programma che è lo scambio peer-to-peer di file da dispositivo a dispositivo. Attraverso il sito ufficiale è possibile partire per il viaggio verso l’installazione passando dal dispositivo desiderato. Di solito viene automaticamente riconosciuto per facilitare il tutto. Il file installante è di solito poco pesante, si configura al volo e si è subito operativi per fare tutti i download (vedi successivo blocco).

Qualche alternativa a uTorrent:

  • Torrent per PC: Deluge, Bittorrent e qBittorrent
  • Torrent per Mac: Deluge, qBittorrent e Transmission

Per scaricare Torrent da Android uTorrent è il client più scaricato e utilizzato, ma esistono anche numerose alternative di client che vanno a essere compatibili con il protocollo BitTorrent e che possono fare al caso di chi cerca una soluzione flessibile, leggera e comoda da usare su uno schermo touchscreen più o meno piccolo come quello di uno smartphone o di un tablet con il sistema operativo di Google.

Le due alternative più famose sono aTorrent e Flud Torrent, tutte si scaricano sia dai siti ufficiali sia dal Google Play Store ossia il mercato di applicazioni di Google. Seguite le istruzioni che vi abbiamo raccontato nella nostra guida su come usare Torrent per tutte le informazioni sulla configurazione. Piccolo spoiler: tutto è ottimizzato e facilitato così da portare a termine la procedura senza troppo sforzo.

Per scaricare Torrent su iPhone e iPad non c’è altra via se non quella del jailbreak ossia della manomissione dei dispositivi attraverso un exploit come Cydia che permette di andare a collegarsi ai mercati di applicazioni non ufficiali che aprono tutto un nuovo orizzonte, ma che al tempo stesso possono compromettere il corretto uso nonché la garanzia. Dunque ponderate a lungo prima di procedere in siffatta direzione. Per scaricare Torrent su iOS senza jailbreak si può passare da un file di esecuzione programmi IPA esterno che si può installare con un espediente come Cydia Impactor, che evita il passaggio del jailbreak. Installato il tutto, funziona esattamente come per gli altri programmi come uTorrent.

Come scaricare Torrent dai client

Passiamo al secondo blocco, che poi è tanto breve quanto fondamentale perché è quello che fa sì che si individuino e si effettui il download di file come film, canzoni, videogiochi e altri contenuti dalla rete. In questo caso la procedura è unica dato che tutti i client da uTorrent a soci funzionano allo stesso modo. Come già anticipato, se i motori di ricerca integrati nelle applicazioni funzionano anche bene, il grosso del lavoro è però fatto dai search engine dedicati, anche se il caro e vecchio Google può fare al caso di chi vuole spendere poco tempo nella ricerca.

Individuato il contenuto desiderato, questo sarà appunto in formato .torrent. Si dovrà scaricare, il peso è molto leggero, e si farà un doppio clic o tap in caso di touchscreen e si aprirà automaticamente il client installato che procederà al download. Tutto è automatizzato seguendo le configurazioni impostate in precedenza. Nota bene: più un file è popolare più sarà facile trovarlo e sarà più veloce la procedura.

Cos’è il seeding di Torrent? Trattasi di semina ossia quando la condivisione dei file viene lasciata disponibile non chiudendo il client BitTorrent anche dopo aver completato il download personale. Una procedura consigliata che fa sì che la disponibilità e la velocità di operazioni rimanga costante. Un Torrent sprecato è quello che mette insieme dati eliminati ossia inviati da un peer non desiderato e/o danneggiati, qualcosa di simile sono gli errori di hash che si manifestano quando vengono ricevuti dati danneggiati eliminati dal client stesso.

Diego Barbera

Diego Barbera è stato un redattore interno di Nanopress fino al 2018. Si è occupato di tecnologia, sport, cronaca.

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