Come fare per capire se qualcuno si sta entrando nella nostra linea wifi e come fare per difendersi da queste intrusioni indesiderate? Ci sono diversi metodi per andare a scoprire questa fastidiosa abitudine che molte persone mettono in pratica sia nelle reti domestiche sia in quelle lavorative.
D’altra parte, si può andare a scovare la password con metodi più o meno leciti, nelle migliori delle ipotesi spiando l’eventuale adesivo apposto sotto il modem dopo una visita nel caso di un vicino un po’ con le braccine corte. Come fare, dunque? Non è difficile.
Una delle soluzioni più semplice è quella del monitoraggio degli indirizzi MAC – acronimo di Media Access Control Addresses – che va a crearsi con una combinazione tra lettere e numeri identificando una scheda senza fili oppure una connessione cablata Ethernet. Tramite una pratica chiamata sniffing è possibile scansionare questi indirizzi MAC per rilevare eventuali ospiti indesiderati e non autorizzati. Facciamo il punto della situazione.
Si può andare a effettuare una scansione degli indirizzi MAC oltre che una sorta di analitica completa con i nomi host e le porte aperte. Uno dei modi per portare a termine questa pratica è attraverso programmi chiamati network scanner ma basta in realtà collegarsi al router di casa per scoprire quando qualcuno è agganciato alla rete senza autorizzazioni.
La porta numero HTTP è la 80 nei router comunemente venduti in commercio. Di conseguenza, una volta collegati alla rete senza fili si deve andare a digitare nella barra degli indirizzi la sequenza 192.168.1.1 oppure in sostituzione 192.168.0.1. E se non funzionasse? L’indirizzo IP specifico del router potrebbe – raramente – non essere quello e si può recuperare aprendo Promt dei comandi e usando il comando ipconfig. A seconda della marca del router, il menu interno potrebbe essere diverso, ma si troverà sempre una pagina di configurazione e una che elenca tutti i dispositivi connessi con nome host e indirizzo MAC.
Che si fa ora? Da questi dati si potrà comprendere se qualcuno è connesso senza permesso. In casa è presto fatto perché si va a escludere i dispositivi di proprietà come smartphone, tablet, computer e smart tv, ma per reti più grandi come quelli aziendali è molto più difficile e serve più sforzo. I cybercriminali più esperti camuffano il proprio indirizzo MAC, ma qui siamo a livelli molto più complessi.
Il modo più semplice per proteggersi è quello di impostare una password diversa da quella di fabbrica andando ad aprire il configuratore del router e il campo della parola chiave e poi attivare il filtro degli indirizzi MAC nell’apposito campo.
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