Attraverso l’ultima bozza del decreto di riforma riguardo al reddito di cittadinanza è possibile vedere che tale sussidio verrà diviso in tre riforme differenti.
Nella bozza è presente anche un inasprimento delle sanzioni per coloro che dichiarano il falso insieme alla presenza di reclusione fino a 6 anni.
Come cambierà il reddito di cittadinanza
Il nuovo reddito di cittadinanza non prenderà più il nome di Mia ma quello di “Garanzia per l’inclusione” e verrà utilizzato da 709mila nuclei familiari portando quindi le casse dello Stato a spendere 5,3 miliardi di euro. Uno strumento che sarà accompagnato da due altri interventi dedicati alle politiche attive del Lavoro. Stiamo facendo riferimento alla “prestazione di accompagnamento al lavoro” insieme alla “Garanzia per l’attivazione lavorativa”, delle misure dedicate a numerose categorie di cittadini privati.
Questo ciò che è presente all’interno di una bozza del decreto di riforma del reddito di cittadinanza al cui interno sono presenti anche altre misure riguardo al mondo del lavoro e altri piani che il governo ha intenzione di portare a termine.
In aumento le sanzioni
In base a ciò che viene scritto su Il Messaggero e su Il Sole 24 Ore, pare che alcuni dettagli siano già stati definiti. Infatti nella bozza è possibile anche leggere della presenza di sanzioni più dure per coloro che dichiarano il falso oppure che portano avanti delle truffe.
Un comportamento che viene punito anche con la reclusione fino a 6 anni di carcere. All’interno del testo si legge anche un’altra novità sul mondo del lavoro. Infatti si parlerà degli sgravi fiscali per coloro che decideranno di assumere stagionalmente insieme a delle rigidità più alleggerite per le causali presenti nei contratti a termine.