Come si formano le scie chimiche degli aerei? L’eterna querelle tra complottisti e chi dice che siano solo falsità prosegue. Un passeggero, nei cieli russi, mentre si trovava a 33 mila piedi di altezza, ha girato un video su come si formino le scie chimiche. Immagini impressionati, che hanno riaperto la diatriba.
Ma esattamente cosa dicono i complottisti? Che le scie di condensazione che si vedono nell’atmosfera terrestre, create dagli aerei, non siano formate da vapore acqueo, ma da agenti chimici o biologici, spruzzati in volo per mezzo di apparecchiature montate sui velivoli. Con quali finalità? Varie. Questa teoria ha trovato sostenitori in particolare su internet; ci sono persone che hanno scritto agli enti governativi chiedendo spiegazioni.
Proprio gli enti governativi e la comunità scientifica hanno a più riprese dimostrato l’assoluta inconsistenza e incoerenza scientifica di tali asserzioni. Pure in Italia sono arrivate interrogazioni a cui il Governo ha sempre risposto come gli altri Stati. La tesi dei complottisti è stata smontata da piloti ed esperti di meteorologia, ma come capita spesso in questi casi, convincere chi grida al complotto è impossibile perché, per questi, il complotto è appunto negare.
Riviste e programmi di divulgazione scientifica hanno definito la teoria una bufala, un fake. Una ricerca internazionale eseguita nel 2011 ha quantificato nel 17 per cento la frazione del campione che si dichiarava convinta dell’esistenza di programmi segreti di irrorazione su larga scala per scopi di ingegneria climatica e di gestione e riduzione della radiazione solare. Ne 2016, queste affermazioni sono state smontate.