Come sono andate le 16 partite della quinta giornata di Champions League

Avevano, senza ombra di dubbio, i gironi più difficili delle italiane Napoli e Inter in Champions League, eppure sono loro le prime a essersi qualificate agli ottavi di finale: i partenopei addirittura con due giornate di anticipo. La Juventus, invece, con una sola vittoria in cinque partite, deve salutare la coppa dalle grandi orecchie e probabilmente scenderà in Europa League. Per il Milan, si vedrà tutto la prossima settimana.

Simeone
Giovanni Simeone – Nanopress.it

E quindi grande vittoria, per 4-0, dei nerazzurri con il Viktoria Plzen a San Siro, stesso risultato, per altro, dei cugini rossoneri in Croazia contro la Dinamo Zagabria. Gli uomini di Massimiliano Allegri, dicevamo, cadono in casa del Benfica per 4-3, mentre la squadra di Luciano Spalletti passa facile contro il fanalino di coda dei Rangers per 3-0.

Champions League: Inter e Napoli, le goleade delle qualificate

Basta pochissimo al Napoli stellare per firmare un’altra goleada in Champions League, a farne le spese stavolta sono i Rangers. Ma anche l’Inter di Simone Inzaghi non è da meno: con i quattro gol rifilati al Viktoria Plzen, i nerazzurri sono matematicamente qualificati agli ottavi di finale ai danni di un Barcellona che perde contro il Bayern Monaco, ma la situazione è già compromessa.

Lukaku
Romelu Lukaku – Nanopress.it

*GRUPPO A – Il Napoli ha una ciliegina da mettere sulla torta dopo una qualificazione strepitosa, conquistata a suon di gol, ritmo e bel gioco. Una ciliegina rappresentata dal primo posto in classifica che dopo la vittoria di stasera contro i Rangers si avvicina ancora di più. I partenopei continuano la loro galoppata a punteggio pieno nel girone, battendo gli scozzesi con il risultato di 2-0. E la festa del Maradona ha un solo grande protagonista, tra le tante meraviglie: Giovanni Simeone. È lui a firmare l’ennesima vittoria per gli uomini di Spalletti, ma dall’altre parte il Liverpool non fallisce l’appuntamento con la vittoria. I Reds triturano l’Ajax con il risultato di 0-3 e rimandano il primo posto matematico all’ultimo turno per gli azzurri. Poco male, perché il Napoli è a 15 punti in cinque partite, con 19 gol fatti (record per le italiane nella fase a gironi). Alle sue spalle rincorre il Liverpool a 12, costretto a stravincere all’ultima per strappare il primo posto. Seguono Ajax e Rangers, a 3 e 0 punti, ormai condannate all’eliminazione, ma si sapeva già.

NAPOLI-RANGERS 3-0 – Il Napoli ha ben poco da chiedere a una Champions League magica per gli azzurri, che nessun tifoso nei sogni migliori avrebbe potuto immaginare meglio di così. Eppure, anche stasera gli uomini di Spalletti mostrano i pilastri del loro gioco e una facilità impressionante nel creare occasioni e nel vanificare gli sforzi avversari. La serata di oggi si configura come la festa di Simeone: il Cholito apre le marcature all’11esimo su assist di capitan Di Lorenzo. Cinque minuti dopo e l’ex Verona torna a esultare: Mario Rui crossa alla perfezione e, di testa, il famelico attaccante argentino insacca. I Rangers tentano di rendere meno pesante il passivo e di togliersi una piccola soddisfazione sotto il profilo realizzativo, ma prima la traversa e poi una grande prestazione di Kim sbarrano la strada. All’81esimo arriva anche la terza gioia per il Napoli: calcio d’angolo di Raspadori e Ostigard di testa firma il tris. Il risultato non cambia più e il Napoli vola sempre più in alto. Festa totale.

AJAX-LIVERPOOL 0-3 – I Reds vanno a caccia di punti preziosi per il primo posto, con un orecchio al Maradona, ma anche alla ricerca di una continuità per lunghi tratti sconosciuta in questa stagione. Gli olandesi reggono meno di un tempo, poi il solito Salah cambia gli equilibri in campo. L’egiziano realizza un tocco sotto morbidissimo e firma lo 0-1 al 42esimo. La ripresa inizia sulla stessa scia. Lo strapotere fisico di Darwin Nunez si fa valere e al 49esimo l’ex Benfica gonfia la rete, chiudendo di fatto la partita. Tre minuti dopo il talentuoso Elliott mette l’ombrellino nel drink, firmando uno 0-3 pesante per l’orgoglio dell’Ajax. Klopp torna in Inghilterra a pancia piena, ma dovrà vedersela con un Napoli in grandissima forma e forte dello scontro diretto dell’andata, per centrare il primo posto nel girone.

 

*GRUPPO B – Il Club Brugge già bello qualificato può permettersi di subire anche una goleada contro il Porto, in casa, che praticamente regala agli uomini di Sergio Conceiçao la qualificazione con un turno di anticipo, anche perché l’Atletico Madrid del Cholo Simeone pareggia e soffre con il Bayer Leverkusen e si condanna all’Europa League, anche se ancora non è detto (per il terzo posto).

CLUB BRUGGE-PORTO 0-4Taremi su assist di Otavio al 33esimo apre i conti e sempre lui, sempre su assist del centrocampista portoghese fa scendere il sipario in Belgio, in mezzo il rigore sbagliato di Lang che potrebbe pareggiare i conti e i gol di Evanilson e Eustaquio. Considerato che giocano alle 18:45, le orecchie si sintonizzano sul Wanda Metropolitano e le cose vanno bene.

ATLETICO MADRID-BAYER LEVERKUSEN 2-2 – Al nono minuto, Diaby gela i Colchoneros, il preludio di qualcosa che forse non andrà come ci si aspettava perché anche il pareggio di Carrasco non basta, specialmente perché poi sono sempre i tedeschi con Hudson-Odoi ad andare in vantaggio. De Paul ci mette quattro minuti, nella ripresa, a pareggiare i conti, poi serve un grande Oblak per tenersi a galla. Il sipario cala con un rigore sbagliato dal belga che aveva firmato il pareggio.

 

*GRUPPO C – L’Inter ha affrontato il Viktoria Plzen con un solo risultato a disposizione: la vittoria. Non perché poi non ci fossero i margini per recuperare all’ultima giornata, ma perché il match point di oggi non poteva essere fallito, pena una partita da dentro o fuori e con tutte le pressioni addosso contro il Bayern Monaco, all’Allianz Arena. E i ragazzi di Simone hanno subito sfruttato l’occasione, battendo i cechi con un 4-0 secco e che vuol dire autostrada per i quarti di finale della Champions League. L’Inter sale, infatti, a 10 punti, condannando il Barcellona all’Europa League che, al fischio finale di San Siro, diventa matematica per gli uomini di Xavi. Con tutta la delusione del caso. La partita delle 21 tra i catalani e il Bayern ha, quindi, ben pochi significati, se non la possibilità per i bavaresi di conquistare il primo posto matematico nel girone C. Finisce con uno psicodramma tutto a strisce rosse e blu, perché a vincere sono gli ospiti con il risultato di 0-2. Di conseguenza, tutto si è deciso con una giornata d’anticipo nel girone: Bayern primo con 15 punti, Inter seconda a 10, poi Barcellona a 4 e Viktoria Plzen fanalino di coda a zero punti.

INTER-VIKTORIA PLZEN 4-0 – L’Inter approccia la partita in maniera frenetica, poi si rassicura nella sua tela di gioco e sblocca il match con un gol di testa di Mkhitaryan dopo una bella discesa di Bastoni culminata in un assist al bacio sul secondo palo. Pochi minuti dopo, arriva il raddoppio di Dzeko, al 42esimo. Stavolta è Barella a far partire l’azione, poi ci pensa Dimarco a domare un pallone difficile e a servire un assist perfetto per il bosniaco che a porta vuota non sbaglia.

A fine primo tempo, l’Inter ha un piede e mezzo agli ottavi, ma nella ripresa non cambia l’approccio alla partita. Il gol che chiude i giochi arriva al 66esimo e a realizzarlo è ancora Dzeko, stavolta su assist di Lautaro Martinez. C’è tempo anche per la ciliegina sulla torta: Lukaku rivede il campo dopo il lungo infortunio muscolare e dopo pochi minuti fa capire quant’è stata pesante la sua assenza. Il belga scambia con Correa e tutto solo davanti a Stanek non sbaglia con il mancino. Il re è tornato e anche la migliore Inter che elimina il Barcellona e supera una fase a gironi infernale.

BARCELLONA-BAYERN MONACO 0-3 – I blaugrana per l’orgoglio, il Bayern per il primo posto: il match del Camp Nou vede fronteggiarsi sentimenti e mentalità diametralmente opposti e in campo si vede. Al decimo minuto, i tedeschi sono già in vantaggio: ci pensa Mané, su assist di Gnabry, a firmare uno 0-1 che fa capire già tanto su come andranno le cose. Il Barcellona prova a reagire con le folate dei suoi singoli, ma al 31esimo arriva anche lo 0-2. Choupo-Moting attacca la profondità e batte ter Stegen per il raddoppio e una punizione pesante per i ragazzi di Xavi. I catalani provano ad avere un moto d’orgoglio, soprattutto con Dembele e Lewandowski, ma il gol non arriva, anzi viene anche annullato lo 0-3 al Bayern, che arriva comunque all’ultimo soffio con Pavard. Una sconfitta con cui si chiude una Champions League sportivamente drammatica per il Barcellona, mentre i bavaresi volano al primo posto a punteggio pieno, dritti agli ottavi di finale.

 

*GRUPPO D – Girone in cui tutto può succedere e quindi tutto è rimandato all’ultima giornata ma non per il Tottenham di Antonio Conte incontrerà il Marsiglia di Igor Tudor, e l’Eintracht Francoforte se la vedrà contro lo Sporting. La classifica ora è così: comandano gli inglesi, inseguono i portoghesi, poi ci sono a pari punti tedeschi e francesi, ma sono racchiusi in appena due punti.

EINTRACHT FRANCOFORTE-MARSIGLIA 2-1 – Bastano tre minuti a Kamada per firmare il gol del vantaggio contro il Marsiglia, la gara però è viva e Guendouzi, al 22esimo, pareggia i conti, appena cinque minuti prima che Kolo Muani segni la rete del raddoppio e anche quella definitiva.

TOTTENHAM-SPORTING 1-1 – Soffrono non poco gli Spurs davanti al pubblico e, infatti, è Edwards, dello Sporting (chiaro) a sbloccare il risultato al 23esimo e a condannarli alla sofferenza (e a inseguire) per tutta la partita. A ribaltarla non riescono, perché il Var annulla il gol di Kane sul finale per fuorigioco, e non basta la prima rete di Bentancur in Champions League.

La Juventus saluta la Champions League, il Milan riaccende le speranze

Nella giornata di ieri, dicevamo, la pesantissima sconfitta della Juventus di Massimiliano Allegri per 4-3 contro il Benfica che significa soltanto salutare la Champions League con un turno di anticipo. Il Milan, invece, tiene vive le speranze con un poker rifilato alla Dinamo Zagabria, e anche in trasferta.

*GRUPPO E – Il Chelsea si rialza con esperienza da un inizio di girone non troppo entusiasmante e, infatti, grazie alla vittoria in Austria contro il Salisburgo, ora terzo a un punto dal Milan, è già tranquillo di essere agli ottavi di finale. Le altre, compresa da Dinamo Zagabria, dovranno giocarsela fino alla fine.

SALISBURGO-CHELSEA 1-2 – I londinesi di Graham Potter hanno un pareggio a Stamford Bridge contro gli austriaci che grida vendetta, ma soprattutto vogliono ancora dire la loro nella coppa dalle grandi orecchie, e quindi al 23esimo Kovacic mette subito le cose in chiaro. Al 48esimo, Adamu crede di strappare un altro punto agli inglesi, ma non fa i conti con Havertz che ha altri piani e riporta il Chelsea in vantaggio e anche agli ottavi di finale.

DINAMO ZAGABRIA-MILAN 0-4 – Nel primo tempo ci pensa Gabbia a rendere le cose più facili al Milan di Stefano Pioli, il secondo tempo, però, salgono in cattedra anche i fuoriclasse Leao e Giroud a dimostrare che i rossoneri ci tengono tanto alla Champions League e a non finire nel dimenticatoio. Il 4-0 definitivo, poi, è un errore dei croati che si fanno autogol con Ljubicic. C’è ancora da pedalare, però, perché le due sconfitte con i Blues pesano non poco.

 

*GRUPPO F – È stato tutto così semplice per i campioni in carica di Carlo Ancelotti che già dalla quarta giornata si sono potuti permettere di lasciare punti alle altre, e quindi a inseguire a un punto il Real Madrid c’è il Lipsia, con gli ucraini dello Shakhtar Donetsk che, invece, si giocheranno il tutto per tutto proprio contro i tedeschi all’ultima giornata. Al Celtic, sì, non è rimasta che la gloria.

LIPSIA-REAL MADRID 3-2 – Non riesce la rimonta ai Blancos (stranamente) e quindi, dato che sono tranquilli, in cinque minuti subiscono i gol di Gvardiol e Nkunku prima che Vinicius Junior ci provi. E invece no perché all’81esimo Werner segna per i tedeschi e a nulla serve il rigore di Rodrygo quasi allo scadere. Intanto, comunque, erano già dentro (e ci mancherebbe).

CELTIC-SHAKHTAR DONETSK 1-1 – Gli scozzesi accarezzano per quasi mezz’ora l’idea di conquistare la prima vittoria in Champions League grazie al gol di Giakoumakis al 34esimo del primo tempo, poi però Mudryk al 58esimo pareggia i conti e, niente, quel +3 non arriva.

 

*GRUPPO G – In Italia, il pareggio a reti bianche tra Manchester City e Borussia Dortmund si chiamerebbe “biscotto”. In realtà, però, la situazione era così tranquilla che nessuna delle due ha spinto davvero sull’acceleratore, cosa che invece ha fatto il Siviglia contro il Copenhagen: ora ci sarà da tremare per le squadre di Europa League, perché la regina sta tornando.

SIVIGLIA-COPENHAGEN 3-0 – Nel primo tempo non succede praticamente nulla, è la seconda frazione che si anima a Siviglia: prima En Nesyry su assist del Papu Gomez, poi Isco e Montiel a sigillare il fatto che gli spagnoli non vogliono perdersi l’occasione di rivincere l’Europa League, appunto. E viene anche espulso Khocholava agli ospiti.

BORUSSIA DORTMUND-MANCHESTER CITY 0-0 – Haaland decide di essere magnanimo e di non punire la sua ex squadra – lo aveva comunque già fatto all’andata a Manchester – e il punteggio rimane lo stesso per tutta la partita, questo anche perché Mahrez sbaglia un rigore. Biscotto lo abbiamo già detto?

 

*GRUPPO H – I giochi dell’ultimo gruppo sono praticamente quasi fatti: a passare alla fase a eliminazione diretta saranno sicuramente il Psg e il Benfica, mentre per la Juventus e il Maccabi Haifa si vedrà all’ultimo soffio se sarà almeno una retrocessione nell’Europa che conta meno o un totale oblio dalle notti magiche europee.

BENFICA-JUVENTUS 4-3 – Inizia con il freno a mano tirato la partita dei bianconeri, che dovrebbero attaccare, vero, ma che in realtà si chiudono in difesa. L’assedio dei portoghesi, però, è toppo efficace e infatti al 17esimo è Antonio Silva a sbloccare il risultato, passano quattro minuti e pareggia Kean (in una situazione in cui il gol viene assegnato prima a Vlahovic), sette minuti ancora è il Benfica passa di nuovo in vantaggio con Joao Mario su rigore. Ma negli spogliatoi i padroni di casa ci vanno sul 3-1 grazie al gol di Rafa Silva che al 50esimo pensa di mettere fine al match. Cambia il passivo, in effetti, perché c’è un motto di orgoglio per la Juventus, soprattutto grazie al giovanissimo Iling Junior, che regala un assist a Milik e propizia anche la rete di McKennie, ma è troppo tardi. Anche per le speranze.

PSG-MACCABI HAIFA 7-2 – Chi ha Messi, Mbappé e Neymar parte già con tre gol e infatti sono proprio loro, i tre attaccanti, ad animare la prima mezz’ora al Parco dei Principi. Seck prova a rispondere e lo fa anche due volte, ma ripetiamo, chi ha quei tre parte per forza avanti. La Pulce, per esempio, ne segna due, esattamente come il francese, il brasiliano fa un assist per un autogol di Goldberg e firma il cartellino anche il giovane Soler: goleada, con quei tre.

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