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Come sono andate le partite della 14esima giornata di Serie A

La 14esima giornata di Serie A è ormai consegnata alla storia di questo campionato e ha riservato anche qualche sorpresa importante per la vetta della classifica. Il Napoli continua la sua striscia di vittorie, come la Juventus che porta a casa altri tre punti tiratissimi. L’Inter si rialza con sei gol, fermi sul pari Milan e Roma.

Federico Dimarco – Nanopress.it

Il Mondiale è sempre più vicino e la necessità di punti è forte sia per chi ambisce alla vetta della classifica, sia per chi è nelle retrovie e vuole respirare dalla zona più fredda, quella che porta in Serie B. L’Inter ha un grande acuto dopo la sconfitta contro la Juventus, che a sua volta non sbaglia a Verona. La sorpresa di giornata è la Cremonese che ferma il Milan, che viene raggiunta dalla Lazio al secondo posto dietro un inarrivabile e inarrestabile Napoli.

Serie A, il Napoli vince ancora. Frena il Milan con la Cremonese

NAPOLI-EMPOLI 2-0 – La 14esima giornata si apre con la squadra che sta impressionando tutta l’Europa e anche Jurgen Klopp. Il Napoli capolista non vuole smettere di sognare, ma l’Empoli non è affatto avversario che può essere sottovalutato. E infatti mette i bastoni tra le ruote a Luciano Spalletti e ai suoi ragazzi, riuscendo a non subire gol per più di un tempo. Poi l’evento tanto discusso e che cambia la partita: un contatto su Osimhen induce l’arbitro a fischiare il rigore. Dal dischetto Lozano non sbaglia al 69esimo, firmando il vantaggio partenopeo. Nel finale di gara, ci pensa Zielinski a raddoppiare per tre punti pesantissimi per gli azzurri, sempre più primi in solitaria.

SPEZIA-UDINESE 1-1 – I friulani non sanno più vincere. La squadra di Andrea Sottil che tanto aveva stupito a inizio campionato viene fermata anche dallo Spezia dell’ex Luca Gotti. Succede tutto nel primo tempo all’Alberto Picco, ad andare in vantaggio con Success sono gli ospiti, il gol, però, viene annullato dal Var per fuorigioco. I padroni di casa prendono coraggio e al 33esimo Reca sblocca il risultato su assist di Ampadu. Il risultato cambia poco dopo, esattamente dieci minuti più tardi quando è Lovric, su assist del nigeriano, a trafiggere Zoet, oggi tra i pali al posto di Dragowski. La partita finisce così, con qualche altra chance non concretizzata dai liguri e anche due calci di rigore reclamati ma non concessi dal direttore di gara.

CREMONESE-MILAN 0-0 – Un Milan pago dalle soddisfazioni in Champions, si trova a inseguire il Napoli in campionato, con la chiara intenzione di difendere il titolo di campione d’Italia. Di fronte, però, c’è una Cremonese che non può essere sottovalutata, per il gioco espresso e le qualità dimostrate. E infatti i lombardi vendono cara la pelle e costringono il Milan a faticare per sbloccare il risultato, anche per le assenze di Giroud e Leao, inizialmente lasciato in panchina. Il portoghese entra al 60esimo, ma dopo un primo tempo sullo 0-0 la musica non cambia nella ripresa. Neanche l’ingresso di De Ketelaere dà la scossa attesa, anzi il belga continua il suo periodo di involuzione. Nonostante le occasioni create, il risultato non cambia e permette ai padroni di casa di muovere la classifica. Brutto e inatteso stop, invece, per il Milan che vede allontanarsi il Napoli in vetta alla graduatoria di Serie A.

LECCE-ATALANTA 2-1 – L’Atalanta non può perdere il passo delle prime in classifica e, dopo aver visto la vittoria del Napoli, vuole confermarsi una delle principali antagoniste dei partenopei. Il Lecce, però, ha bisogno assoluto di punti per la corsa salvezza e nelle ultime giornate ha visto salire il livello del suo gioco. Al 28esimo la partita si sblocca: Baschirotto di testa gonfia la rete e fa impazzire il Via del Mare. Passano solo due minuti e la bestia nera dell’Atalanta torna a colpire: Di Francesco porta di due lunghezze avanti i pugliesi. I bergamaschi non restano a guardare e hanno una reazione rabbiosa che sfocia nel gol di Zapata, finalmente tornato titolare dopo il lungo infortunio, al 40esimo. Il secondo tempo non passa mai per il Lecce che difende strenuamente il risultato e, con qualche momento di tensione nel finale, trova tre punti pesantissimi per la zona salvezza.

SASSUOLO-ROMA 1-1 – I giallorossi arrivano dal pesante ko nel derby contro la Lazio, una sconfitta che ha lasciato l’amaro in bocca e tante critiche per il gioco espresso e gli errori commessi. Il Sassuolo non sta attraversando un grande momento di forma, dato che è reduce da 4 sconfitte nelle ultime 5 partite. La partita è la fiera dell’agonismo, ma al gol vanno più vicini i padroni di casa con Frattesi. Per lunghi tratti l’equilibrio resiste, nonostante qualche grande occasione per Shomurodov e Zalewski. Poi Mourinho fa entrare Abraham e la partita cambia: all’80esimo il bomber inglese sfrutta una grande triangolazione sulla destra e il cross di Mancini, poi anticipa di testa e firma un gran gol per lo 0-1. Il momento brutto sembra alle spalle, ma non è esattamente così: Karsdorp, protagonista di un vero e proprio caso firmato Mourinho nel postpartita, si perde Laurienté che crossa per Pinamonti. E anche questo bomber si sblocca: 1-1 e palla al centro. Il risultato non cambia più per la frustrazione del tecnico portoghese che ora è al settimo posto in classifica.

FIORENTINA-SALERNITANA 2-1 – Nella serata di Serie A, il primo gol è quello di Bonaventura che sblocca il risultato di Firenze al 15esimo con un gol nell’angolino basso a finalizzare un’ottima azione corale dei Viola di Vincenzo Italiano. Si va negli spogliatoi così, poi è Davide Nicola con le sue sostituzione a cambiare l’inerzia del match, dopo undici minuti dal suo ingresso in campo al posto di Bonazzoli, Dia trova la rete del pareggio sfruttando al massimo un assist di Piatek. A cambio vincente, però, risponde un altro cambio vincente: dopo appena quattro minuti dall’entrata in campo al 77esimo, ci pensa infatti Jovic a ristabilire il risultato e far guadagnare tre punti pesantissimi ai padroni di casa, che superano gli ospiti in classifica e inanellano la terza vittoria di fila. Crisi passata?

INTER-BOLOGNA 6-1 – La sconfitta contro la Juventus non è una di quelle che si possono dimenticare in fretta per i nerazzurri. E Inzaghi, finito di nuovo nel mirino della critica, si attende una risposta feroce per dimostrare che l’Inter c’è ancora per i primi posti in classifica. Contro il Bologna, l’inizio è ugualmente thrilling per i nerazzurri. A sbloccare la partita è Lykogiannis letteralmente con il fondoschiena, deviando un tiro sporco di Orsolini. L’Inter non si fa abbattere dalla sfortuna e continua a dominare la partita. Il pareggio arriva con un meraviglioso tiro al volo di Dzeko che con grande grinta richiama la squadra a centrocampo, desideroso di rimonta. Rimonta che si concretizza già nel primo tempo. Dimarco, infatti, al 36esimo, realizza su punizione il 2-1 che ribalta il risultato tra le polemiche per il fallo fischiato a Lautaro Martinez. Sarà proprio il Toro pochi minuti dopo a firmare il 3-1 con cui si va a riposo. Nella ripresa, continua la festa nerazzurra e l’agonia degli emiliani. Già al 48esimo Dimarco realizza il poker con il suo mancino educatissimo, poi Calhanoglu su rigore e Gosens a dodici dalla fine concludono il primo set. Sì, l’Inter torna a ruggire con un 6-1 rotondissimo.

TORINO-SAMPDORIA 2-0 – A giudicare delle statistiche, la partita tra i granata di Ivan Juric e i blucerchiati di Dejan Stankovic è stato molto equilibrata, anzi si potrebbe dire che di occasioni per andare in rete ne ha avuto più la Sampdoria. Eppure no, perché il tabellino finale dimostra il contrario: prima Radonjic su assist di Vlasic, poi lo stesso croato su assist di Vojvoda condannano l’ex Lazio e Inter a un inferno, quello della zona retrocessione, che non finirà prima del 2022.

Moise Kean – Nanopress.it

HELLAS VERONA-JUVENTUS 0-1 – Di corto muso, come piace a Massimiliano Allegri. La Juventus vince la sua quinta (sporca) partita di fila ed è terza in classifica, a dieci punti dai rivali del Napoli. Basta un gol di Kean al 61esimo ai bianconeri per superare un Verona che vuole vendere cara la pelle, anche da fanalino di coda. E infatti all’84esimo gli viene anche assegnato un rigore per un fallo di Bonucci che poi, però, il Var toglie. Al 90esimo viene anche espulso Alex Sandro, entrato poco più di dieci minuti prima. Ma i giochi sono fatti, e nulla cambi per i gialloblù, sempre più ultimi.

LAZIO-MONZA 1-0 – Il primo gol in Serie A non si scorda mai, e così sarà anche per Luka Romero. L’attaccante argentino si è fatto un regalo speciale per i suoi 18 anni, che arriveranno solo la prossima settimana, già inserito dal Guardian tra i giovani più promettenti al mondo. Di ribattuta, un po’ di fortuna, regala anche alla Lazio tre punti e il secondo posto. Sul finale torna in campo anche Immobile.

La classifica di Serie A: la Lazio raggiunge il Milan al secondo posto, poi viene la Juventus

NAPOLI 38

LAZIO, MILAN 30

JUVENTUS 28

INTER, ATALANTA 27

ROMA 26

UDINESE 24

TORINO 20

FIORENTINA 19

SALERNITANA 17

SASSUOLO, BOLOGNA 16

EMPOLI 14

MONZA 13

LECCE 12

SPEZIA 10

CREMONESE 7

SAMPDORIA 6

HELLAS VERONA 5

Mariacristina Ponti

Nata nel lontano 1992, nel giorno più bello per nascere, a Cagliari. Dopo la maturità scientifica, volo a Padova e poi a Roma per studiare lettere. Nella Capitale poi rimango anche per il master in giornalismo. Tra stage a profusione, sempre nelle redazioni sportive, anche se il vero amore è sempre stato la politica, ho ancora da ritirare un tesserino da professionista.

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