Inter e Milan a punteggio pieno in testa alla classifica, vince anche la Juve ma cade il Napoli: la Lazio espugna il Maradona.
Cade il Napoli in casa, contro una grandissima Lazio. Male invece la Roma, che si arrende al Milan all’Olimpico. Ai rossoneri rispondono i nerazzurri, che strapazzano la Fiorentina e si portano a punteggio pieno in testa alla classifica a braccetto con i cugini. Bene la Juventus che batte un Empoli in grande difficoltà. L’Atalanta si gode la doppietta di Scamacca, il Sassuolo invece ritrova Berardi. Male l’Udinese in casa col Frosinone, il Torino di Juric invece trova il matchpoint dal cilindro di Radonjic allo scadere. Il Lecce continua a sognare e si porta a quota 7 punti battendo la Salernitana.
La terza giornata di Serie A: Milanesi in testa a punteggio pieno
La 3a giornata di Serie A si conclude con le due Milanesi in testa da sole in classifica. C’è già aria di derby pesante e decisivo dalle parti del Meazza, con Inter e Milan che superano agevolmente le due prove importanti contro Fiorentina e Roma. Il Milan si impone nell’anticipo del venerdì con autorevolezza e col dominio del gioco, l’Inter nel segno di Lautaro, Thuram e Calhanoglu incanta e cala il poker contro una viola troppo sbadata in difesa e forse con la testa ancora al preliminare di Conference League.
Il Sassuolo batte invece un buon Verona nell’altra gara del venerdì grazie a una doppietta del ritrovato Berardi e al gol di Pinamonti, mentre sabato vincono Bologna, Atalanta e Lazio che a sorpresa in casa dei Campioni d’Italia guadagna i primi 3 punti del suo campionato. Sarri riesce ad ingabbiare Rudi Garcia nel suo stadio, e domina contro il Napoli dando scena a una bellissima gara. La Lazio batte un colpo dopo il brutto inizio di stagione.
Le gare del venerdì e del sabato: il Milan vola, la Lazio incanta al Maradona
SASSUOLO-VERONA 3-1. Torna il capitano e il Sassuolo torna a vincere. I neroverdi praticamente non pervenuti contro Atalanta e Napoli ritrovano grazie anche a Domenico Berardi gol, brillantezza e gioco. La vittoria sul Verona non è banale, considerando anche il periodo di forma dei veneti che nelle prime due avevano conquistato ben 6 punti contro Empoli e Roma. La gara inizia bene per gli emiliani, che vanno in vantaggio con Pinamonti all’11’. La gara si mette in discesa ma la reazione del Verona arriva. Il pareggio è firmato ancora Ngogne, il quale di sinistro crossa un pallone tagliente in area e la traiettoria finisce per beffare il portiere Consigli. Ma dopo cinque minuti i padroni di casa rimettono la testa avanti, con Berardi, che trova una doppietta e ritrova anche i tifosi, forse infastiditi dalle voci di mercato.
ROMA-MILAN 1-2. Il Milan continua la sua striscia di vittorie in Serie A, sbancando l’Olimpico di Roma con un’altra prestazione vincente e convincente (per citare Arrigo Sacchi). Proprio come la scorsa settimana contro il Torino, tra giallorossi e rossoneri non c’è stata di fatto partita. Diversa la qualità, diversa la forma fisica, diversa anche la testa: considerando che i capitolini arrivavano da 1 punto su 6 nelle prime due e che il diavolo invece aveva fatto nelle prime due giornate il pieno di autostima. La gara inizia con il dominio territoriale per gli uomini di Pioli, che mettono in campo la loro nuova uscita palla. Un’impostazione con terzini stretti che complica i piani di una Roma spenta nel pressing. Della morbidezza in fase difensiva dei padroni di casa ne approfitta subito Loftus-Cheek, che imbucato da Giroud si presenta in area di rigore al minuto 8. L’inglese viene steso da Rui Patricio, che gli pianta i tacchetti sullo stinco. Revisione al Var brevissima e calcio di rigore, il terzo per il Milan su tre gare. Dal dischetto Olivier Giroud non trema, e porta in vantaggio subito gli ospiti. La partita si mette bene per i rossoneri, che si fanno ancora pericolosi con delle belle giocate di squadra e individuali. La Roma rimane a guardare e fatica a sporcare i guantoni di Maignan. Il secondo tempo si apre con la meravigliosa rete di Rafael Leão, che di rovesciata mette in porta un cross di Calabria. E’ il punto esclamativo sul match, dominato dal Milan, che dopo aver sfiorato il terzo gol si vede espulso per somma di ammonizioni (severa) Tomori. Nemmeno in 10 però i rossoneri mollano, anche se la Roma trova il gol dell’1-2 solo al 92′. Lukaku entrato al minuto 70 non riesce a suonare la carica. Troppo confusi e individuali gli attacchi dei giallorossi, che escono meritatamente sconfitto dalla partita.
BOLOGNA-CAGLIARI 2-1. Vince il Bologna contro un Cagliari ancora spaesato, confermando la sua fase di crescita dopo la sconfitta all’esordio contro il Milan e il bel pari di Torino. Una squadra che ha perso vecchie certezze ma che dal mercato sta avendo buone risposte. La gara inizia però con il vantaggio dei sardi, che trovano lo 0-1 con il migliore in campo, Luvumbo. All’angolano classe 2002 risponde però nella ripresa Zirkee, al minuto 59′, da lì gli emiliani cominciano a guadagnare campo. Al minuto 75 la possibile svolta, con un calcio di rigore assegnato al Bologna. Ma il penalty è sprecato da Orsolini che spara sulla traversa. Il sorpasso arriva dopo un paio di attacchi del Cagliari, che va vicino al vantaggio, grazie a una giocata di Kristiansen, il quale in acrobazia calcia verso la porta di Radunovic. Il portiere del Cagliari non trattiene e sulla respinta si avventa Fabbian, che mette dentro il definitivo 2-1.
UDINESE-FROSINONE 0-0. Unico 0-0 della giornata in Friuli tra Udinese e Frosinone, con i laziali che sembrano più avanti rispetto ai bianconeri non solo per la bella gara vinta contro l’Atalanta, e nonostante debbano fare ancora il pieno di esperienze importanti. Una squadra che del gioco sta facendo la sua filosofia, anche grazie a Di Francesco che con coraggio ha deciso di ripartire da Frosinone. E’ il Frosinone ad andare più vicino alla vittoria, soprattutto per una serie di pericolosi attacchi nel primo tempo. Qualche occasione arriva anche per un non lucido e freddo Thauvin. C’è tempo anche per un rigore assegnato al Frosinone, poi annullato da un fuorigioco, e di un’autorete di Romagnoli poi annullata perché la palla che aveva messo in mezzo Thauvin era in realtà uscita dal campo. L’occasione più grande del match ce l’ha Harroui, che però davanti a Silvestri non riesce a mettere dentro. La gara finisce 0-0, l’Udinese che ha raccolto appena il secondo punto dopo il pareggio con la Salernitana, dovrà adesso rimboccarsi le maniche e cercare un’identità, delle idee, dopo addi importanti – in primis quello di Beto – e un avvio di campionato a questo punto piuttosto deludente.
ATALANTA-MONZA 3-0. L’Atalanta dimostra di aver assorbito scossoni e rinnovamenti, dopo la vittoria convincente contro il Monza di sabato. La partita la sblocca Ederson, che su corner riceve una palla sporca da De Keteleare trova la deviazione vincente in un momento – l’unico – anche abbastanza positivo del Monza, ma le risposte migliori sono arrivate da Scamacca. Il nuovo attaccante dell’Atalanta finalmente si sblocca mettendo a segno una bella doppietta e presentandosi davanti ai suoi nuovi tifosi con grande entusiasmo. L’ex Sassuolo prima di testa su assist di Ruggeri firma il 2-0 al 42′, poi anche il gol da fuori area, di sinistro, alla sua maniera al 69′. Match chiuso 3-0 e prova che genera ottimismo dalle parti di Bergamo.
NAPOLI-LAZIO 1-2. La più bella partita probabilmente della giornata, quella del Maradona. Il Napoli cade, sì, ma trova una grande prestazione della Lazio. Certo, qualcosa in più dai campioni d’Italia ci si poteva aspettare, ma Sarri ha ingabbiato Rudi Garcia con una grande prova tattica e tecnica, con due linee da quattro a bloccare le avanzata partenopee e con un centrocampo folto, fatto di scambi veloci, con Luis Alberto a inventare e incantare e con le ali pronte a ripartire e a pungere. I primi due gol della partita arrivano nel giro 2 minuti. Apre le danze il migliore in campo, Luis Alberto, che su assist di Felipe Anderson al 30′ gela il Maradona con un colpo di tacco meraviglioso che beffa Meret. Ma la risposta del Napoli arriva al 32′, con un tiro (innocuo, ma diventato letale) di Zielinsky deviato da un incolpevole Romangoli che si infila beffardamente alle spalle di Provedel. Da quel momento più Lazio che Napoli, con i romani che prima trovano il 2-1 con una grande azione di Luis Alberto in velocità e un “assist” di velo di Luis Alberto con Kamada – al suo primo gol italiano – e che poi rischiano di vincere con un punteggio ancora più largo. Sono due le reti annullate ai biancocelesti che finisco alla fine per spaventare il Napoli. La gara si chiude sul 2-1, una partita fatta di grande intensità, di grande qualità, che ha ridato al campionato dopo un avvio horror anche la Lazio.
Le gare della domenica: l’Inter strapazza la Fiorentina, vincono Juventus, Lecce e Torino
In campo domenica sia Inter che Juventus. I nerazzurri dominano in casa con la Fiorentina, mentre la Juventus trova un’altra prestazione importante in trasferta dopo il passo falso della scorsa giornata. Il Toro vince grazie a una magia di Radonjic nel finale, mentre il Lecce continua a sognare.
INTER-FIORENTINA 4-0. Dominio nerazzurro a San Siro. La gara più difficile rispetto alle prime due di campionato, per gli uomini di Inzaghi, viene condotta in porto dall’Inter con grande pragmatismo e carattere. La Fiorentina, dal canto suo, continua questo inizio di stagione altalenante, dopo ottime prestazioni e attimi di black out. Diversi quelli dei viola nella serata di Milano di ieri, come il gol del vantaggio di Thuram, nato da un flipper impazzito nella difesa fiorentina, o il 2-0 di Lautaro, nato invece da un contropiede per la Fiorentina 5 vs 4, ribaltato dall’Inter. La gara viene giocata alla grande dai nerazzurri, che poi chiudono i conti con un penalty realizzato da Calhanoglu e ancora Lautaro Martinez, che piazza la sua doppietta e cala il poker, in attesa del derby dopo la sosta che sa già di scontro al vertice tra le due milanesi entrambe prime a punteggio pieno.
TORINO-GENOA 1-0. Il Torino vince grazie a un lampo del suo numero 10. E’ la gara di Radonjic, che al minuto 94 si inventa un gol incredibile. Il serbo riceve da Ilic e punta Hefti, entra in area e mette sotto l’incrocio una vera perla, che vale 3 punti molto pesanti per Juric che deve ancora trovare la quadra e lavorare sull’inserimento di un grande acquisto come Duvan Zapata.
EMPOLI-JUVENTUS 0-2. Bella vittoria della Juventus a Empoli, con i toscani escono dalla gara veramente malconci. L’Empoli è in ritardo, pochi i momenti di proposta di calcio, anche dalle prestazioni dello scorso anno. La Juventus invece sblocca la partita, gestisce e chiude, con buona attitudine e anche con della qualità. La vecchia signora va avanti con una confusionaria azione di corner che trova alla fine in Danilo il più reattivo. Il brasiliano esce dalla carambola impazzita con un tiro che vale l’1-0. Bellissimo, in contropiede da ultimo minuto anche se la gara era ancora all’81’, il 2-0 di Chiesa invece. Il giovane esterno ex viola è lanciato da Milik con un gran filtrante in posizione regolare partendo da prima della metà campo addirittura. Chiesa ha il tempo di saltare Berisha, uscito completamente fuori tempo, cadere a terra dopo aver perso l’equilibrio, rialzarsi trovare il pallone e mettere dentro a porta vuota. Nel mezzo anche un calcio di rigore sbagliato da Vlahovic, che alla fine sarà ininfluente per il risultato finale. Nel complesso una vittoria significativa per la Juve dopo la brutta prestazione casalinga contro il Bologna della scorsa settimana.
LECCE-SALERNITANA 2-0. Vince il Lecce contro una buona Salernitana. La rosa più giovane del campionato, è la vera sorpresa del campionato. Sono 7 i punti dei salentini, che fa il pieno di complimenti per queste prime 3 giornate di Serie A. La partita la sblocca Krstovic, al minuto 6, e la chiude Strefezza al 96′ su calcio di rigore per fallo di mano, dopo una gara combattuta e che la Salernitana probabilmente avrebbe anche meritato di pareggiare. Ottimo avvio degli uomini di D’Aversa che meriterebbero anche il doppio vantaggio nel primo tempo. Al 73′ era arrivata la reazione dei campani con il palo di Cabral, il quale all’86’ spreca una pallagol ancora più clamorosa per pareggiare.