Il primo turno infrasettimanale del Campionato regala qualche sorpresa. Torna a vincere la Juventus, cade invece l’Inter in casa col Sassuolo. Bene il Milan a Cagliari con un attacco inedito, conferme per Atalanta e Lazio. Serata da incubo per la Roma a Genova: 4 gol da un grifone scatenato.
Vince il Milan a Cagliari facendosi sotto nuovamente per il primo posto. I rossoneri agganciano l’Inter, fermata in casa dal Sassuolo. A San Siro brilla ancora Domenico Berardi, che dopo la Juve punge anche i nerazzurri. Torino sconfitta dalla Lazio a Roma, torna finalmente alla vittoria il Napoli, anche se il clima in casa dei Campioni d’Italia non sembra essere ancora disteso. Vince martedì la Juventus, una partita tirata contro il Lecce, mentre frena la Fiorentina in casa del Frosinone. Bene l’Atalanta contro il Verona, serata da incubo per la Roma a Genova. Mourinho ne prende 4 e rimane a quota 5 in classifica.
La 6a giornata di Serie A
Una gara il martedì, quella di Torino, sei il mercoledì tra le 18:30 e le 20:45 e tre il giovedì. Si divide così la sesta giornata di Serie A, che accoglie il suo primo turno infrasettimanale. Il tour de force, soprattutto per le sette squadre che giocano le coppe europee è iniziato, e da questo segmento di stagione probabilmente si delineeranno i primissimi verdetti. Tra chi deve recuperare, come le romane, chi vuole fuggire, come le milanesi, chi invece deve dare continuità e allontanare ombre come i bianconeri.
All’Allianz Stadium la partita del martedì finisce 1-0 in favore della Juventus padrone di casa, contro un buon Lecce (sorpresa di questo primo mese di campionato) ma troppo sterile in fase offensiva. La Vecchia Signora rialza la testa dopo la disfatta di Reggio Emilia. Cade invece in casa l’Inter, che sbatte contro un Sassuolo ammazza grandi. I neroverdi dopo la Juve fanno fuori anche la capolista, che perde la prima gara di questa stagione. Il Milan invece fa 5 su 6, e si porta a quota 15 insieme ai cugini approfittando dello scivolone di San Siro. Il Napoli prova a scacciare il nervosismo con le quattro reti rifilate all’Udinese, vincono anche Lazio e Atalanta che vede la zona Champions. Scatenato il grifone contro una Roma in totale confusione. Il Genoa ne fa 4 ai giallorossi, con una grande prestazione di Retegui e Gudmundsson: che impatto di Messias dalla panchina.
Juventus-Lecce 1-0. Vittoria per Allegri dopo la brutta caduta di Sassuolo. La Juventus trova i tre punti con il risultato preferito del suo allenatore, in una gara che ha tutto il sapore dello scorso anno. Fischi per tutto il primo tempo da parte dei sostenitori di casa, ad ogni retro passaggio dei propri giocatori: partita bloccata, zero occasioni, possesso sterile, poche idee, nessun colpo. Un spettacolo che infastidisce gli spettatori sugli spalti che al termine del primo tempo si lasciano andare a fischi indirizzati (non i primi degli ultimi anni) ai propri giocatori. Il secondo tempo inizia ancora peggio per la Juve, messa sotto da un Lecce organizzato sia con la palla che in fase difensiva. I salentini però, nonostante le ottime trame, non arrivano mai sotto porta con la giusta cattiveria. La gara si sblocca con un lampo; un calcio d’angolo crea qualche scompiglio alla retroguardia leccese che rinvia – Rugani tocca la palla con la mano sul corner ma l’azione non viene punita perché precedente APP secondo protocollo Var -, poi si torna in area e dopo cross e ribattute alla fine è Milik a trovare la zampata giusta sul filo del fuorigioco su assist di testa di un fino a quel momento inesistente Rabiot. La partita scivola fino al 90esimo senza particolari emozioni. La Juventus in vantaggio non crea una singola occasione per il 2-0, così come il Lecce non ne crea per il pari. Allegri prova a scacciare i fischi con la ritrovata vittoria e con dei punti pesanti, ma questi alti e bassi all’interno del match ricordano in maniera preoccupante la Juve della scorsa stagione.
Cagliari-Milan 1-3. Vince in rimonta il Milan a Cagliari, approdato in Sardegna con un 11 diverso dal solito, qualche cambio in attacco, ma altrettanto efficace. Una gara divertente quella del Sant’Elia, con i padroni di casa che erano passati in vantaggio sugli sviluppi di una rimessa laterale con un gran sinistro sotto la traversa di Luvumbo – il migliore in campo -. I rossoneri riescono a pareggiare con Okafor – prima rete con la nuova maglia – e poi a portarsi anche in vantaggio prima della fine del primo tempo grazie al tocco di Tomori su assist di un ottimo Reijnders. Il secondo tempo è ben giocato ancora dai sardi, che però subiscono la terza rete su un bel gol da fuori area di Ruben Loftus-Cheek. La partita si chiude sul 3-1 in favore del Milan che vede di nuovo la testa della classifica e si porta a pari punti dell’Inter. Male il Cagliari, che scivola in fonda alla classifica complice anche la vittoria in serata dell’Empoli.
Empoli-Salernitana 1-0. Prima vittoria, primo clean sheet e primo gol per l’Empoli. I toscani portano a casa i tre punti per la prima volta in questo campionato dopo un avvio veramente da dimenticare. Segnali si erano già visti in casa con l’Inter, ma stavolta gli azzurri riescono a tenere la porta blindata contro una Salernitana che invece pare avere fatto il percorso inverso. I campani forti di un buon avvio, stanno invece perdendo qualche certezza lungo il percorso. Il vantaggio arriva al 33” dopo una transizione offensiva guidata da Baldanzi, che prima manda in area Cancellieri, poi sull’assist di ritorno dell’ex viola si fa trovare pronto in area e infila Ochoa di punta. Solamente una straordinaria prestazione del portiere granata evita il doppio vantaggio dei padroni di casa, che sprecano tante occasioni. La Salernitana si sveglia troppo tardi, con un pericolosissimo tiro di Cabral che va a infrangersi sul palo. Vittoria meritata dell’Empoli, che trova finalmente la prima vittoria in campionato.
Verona-Atalanta 0-1. Dominio nerazzurro a Verona. Dea che continua a convincere e mette a segno la sua terza vittoria di fila in tutte le competizioni. L’Atalanta crea tante occasioni nel primo tempo, a fronte di un Hellas completamente assente. I bergamaschi passano in vantaggio su una bella azione corale, conclusa da Koopmeiners su assist di De Roon. L’asse olandese porta allo 0-1 che deciderà la gara, ma in mezzo ci sono tantissime altre chance di andare a rete per gli ospiti. Unico tiro verso lo specchio del Verona quello di Terracciano al 17”, poi sono i nerazzurri a mancare il 2-0 con una transizione che libera Pasalic davanti la porta. Il croato per millimetri manca l’appuntamento con la palla, a porta spalancata. C’è tempo anche per una clamorosa occasione sfumata per De Ketelaere; l’ex Milan di testa, a porta vuota, manda inspiegabilmente sopra la traversa. Prima vittoria esterna per l’Atalanta, meritata, di questo campionato e zona Champions sempre più vicina.
Inter-Sassuolo 1-2. Cade in casa la capolista. È il primo scivolone per l’Inter di questa stagione, arrivato per mano di un grandissimo Sassuolo. I neroverdi, che sul prato di San Siro si esaltano (E’ lo stadio con più vittorie per il Sassuolo oltre al Mapei) mettono a segno un’altra vittoria autorevole dopo quella di qualche giorno fa contro la Juventus. Inter che era passata in vantaggio con Dumfries, andato in rete con un bel sinistro rasoterra. Il secondo tempo però è stato quello del ribaltone, con il Sassuolo guidato dal suo capitano Domenico Berardi. Il numero 10 prima imbuca l’assist per l’1-1 di Bajrami (non bene Sommer) poi si mette in proprio. L’1-2 è un capolavoro, un gol di sinistro a giro da oltre 20 metri che stavolta lascia poche chance all’estremo difensore nerazzurro. Gol capolavoro e match winner per Berardi, che affossa l’Inter. Simone Inzaghi non riesce con i suoi cambi a dare nuova linfa alla sua squadra, che non crea particolari pericoli verso la porta di Consigli. Un secondo tempo portato avanti in maniera esemplare dal Sassuolo vale la prima sconfitta in campionato per i nerazzurri, che adesso vedono Milan e Juve avvicinarsi e insidiare la testa della classifica.
Lazio-Torino 2-0. Torna a vincere la Lazio, davanti ai suoi tifosi. Una vittoria importante a conferma delle ultime buon prestazioni, che avevano però portato pochi punti dalle parti di Formello. Succede tutto nel secondo tempo; a decidere sono prima Vecino e poi Zaccagni, che in 20 minuti chiudono il match in favore dei padroni di casa. L’ex Inter va in rete dopo un grande scambio tra Lazzari e Felipe Anderson. Zaccagni, servito ancora dal brasiliano, mette dentro invece al 75” la rete del doppio vantaggio dopo una bella percussione solitaria in area di rigore. C’è tempo anche per una revisione Var per possibile rigore per il Torino al minuto 92, ma l’arbitro dopo la revisione decide per non concedere il penalty agli ospiti.
Napoli-Udinese 4-1. Il Napoli ritrova la vittoria, nel segno di Osimhen e Kvaratskhelia. I due campioni che erano mancati nelle ultime tre uscite di campionato tornano al gol e gli azzurri ritrovano la vittoria contro una Udinese in grande difficoltà. Ad aprire le marcature è su calcio di rigore Piotr Zielinski, a cui viene lasciato il compito di battere un penalty pesante dal punto di vista psicologico (visto cosa è scaturito dall’errore di Osimhen contro il Bologna). Il polacco però è più freddo del compagno e porta i suoi avanti. Al 39’’ tocca al nigeriano rifarsi. Il numero 9 mette dentro il 2-0, ma praticamente non esulta. Al momento della sostituzione poi, tende solo la mano verso Garcia, e l’ascia di guerra non sembra essere stata definitivamente messa da parte tra i due nonostante le belle parole del ct nei suoi confronti. Il malcontento non sembra essere passato all’attaccante campione d’Italia in carica, chi invece gioisce è l’altro gioiello, Kvaratskhelia. Il georgiano è nervosissimo prima della rete, complici i due legni colti nel primo tempo accompagnati da una frustratissima reazione. Ma l’mvp 2023 riesce finalmente a segnare e a fare esplodere tutta la sua gioia. Da segnalare un grandissimo gol di Samardzic, che porta a spasso tutta la difesa prima di entrare in area e mettere a segno l’1-3, ma a chiudere ancora i conti ci pensa Simeone, appena entrato. Il cholito mette a segno il definitivo 4-1 e il Napoli torna alla vittoria. Le tensioni però, non sembrano avere abbandonato del tutto gli uomini di Garcia.
Le partite del giovedì: pari a Frosinone e Monza, ko della Roma a Genova
La giornata di giovedì si apre con la gara di Frosinone delle 18:30 e del Monza contro il Bologna. I viola frenano contro Di Francesco, facendosi raggiungere a metà secondo tempo dopo il vantaggio di Nico Gonzalez. Pareggio a reti bianche tra Monza e Bologna, mentre la Roma cade malissimo sul campo del Genova, prendendone 4 dal grifone.
Frosinone-Fiorentina 1-1. La fiorentina spreca a Frosinone e non va oltre il pari. Continua il buon cammino degli uomini di Eusebio Di Francesco in campionato, che si portano a 9 punti, mentre la viola non riesce a raggiungere la zona Champions. Eppure i toscani si erano portati ancora avanti, come a Udine, al minuto 19 con Nico Gonzalez. Il trascinatore di Italiano però come tutti i compagni, e come avvenuto in Friuli, si spegne nella seconda frazione a favore del ritorno dei padroni di casa in partita. E’ Soule a pareggiare al 70’’; la sua rete vale il definitivo 1-1. Il Frosinone si renderà nella parte finale di gara anche molto pericoloso con delle ripartenze, ma la gara si conclude con un pareggio giusto per quanto visto in campo.
Monza–Bologna 0-0. Gara a reti bianche, l’unica della giornata, tra Monza e Bologna. Le due compagini danno vita a una gara seppur senza gol veramente combattuta, ed equilibrata. Ritmi intensi nel possesso palla, ma sia Monza che Bologna si dimostrano molto compatte in fase difensiva, chiudendo tutti gli spazzi e rendendo nulli gli attacchi. A Dany Mota viene annullato un gol al 15esimo per fuorigioco, dopo revisione VAR, poi Skorupski si supera su Colombo, così come Di Gregorio nega la gioia del gol ad Orsolini. Nel secondo tempo le squadre si studiano ma il Monza si rende più pericoloso in un paio di occasioni. Il Bologna si chiude e prova a ripartire in contropiede, ma la gara si chiude senza emozioni eccezion fatta per l’espulsione di Saelemaekers arrivata al 90′ minuto per doppio giallo.
Genoa–Roma 4-1. Partita molto combattuta anche quella tra Genoa e Roma. I padroni di casa trovano subito il vantaggio su un’uscita palla inguardabile dei giallorossi, che pasticciano e lasciano campo al recupero palla alta del grifone. Poi è Gudmundsson a trovare la rete dell’1-0. A mettere le cose a posto ci pensa pochi minuti dopo Cristante, uno dei più in forma dei suoi, che al minuto 22 mette dentro su inserimento di testa un bel cross di Spinazzola. La Roma dopo il pari si abbassa non riuscendo a creare occasioni concrete per il sorpasso, ed è ancora il Genoa a mettere la testa davanti. Una triangolazione splendida tra Gudmundsson che va via in mezzo a due e serve Thorsby il quale di prima mette la palla in area per Retegui. L’ex Boca stoppa e in volée buca Rui Patricio. La Roma nel secondo tempo si riversa nella metà campo avversaria, trovando il gol di Lukaku su assist di Dybala, ma in posizione di fuorigioco al minuto 56. L’argentino ha un’altra grande occasione al 70”, ma non riesce a trovare la porta di pallonetto dopo una serie di rimpalli in area. Ci pensa però Thorsby a spegnere i sogni di rimonta dei giallorossi con un colpo di testa sotto porta sugli sviluppi di un calcio d’angolo, su assist di Dragusin. Il centrocampista firma il 3-1, ma piove sul bagnato. Mourinho da spazio alla sua artiglieria, facendo entrare El Shaarawy, Azmoun e Aouar, per il Genoa entra all’80” Junior Messias. l’ex Milan semina il panico con una serie di belle giocate, poi trova la rete del 4-1.
La classifica aggiornata dopo i risultati della sesta giornata:
Inter 15
Milan 15
Juventus 13
Atalanta 12
Napoli 11
Lecce 11
Fiorentina 11
Sassuolo 9
Frosinone 9
Torino 8
Lazio 7
Genoa 7
Verona 7
Bologna 7
Monza 6
Roma 5
Salernitana 3
Udinese 3
Empoli 3
Cagliari 2