Nella terza giornata di Champions League, vincono Napoli, Inter e Juventus e perde solo il Milan. Goleade per il Manchester City, il Marsiglia e il Bayern Monaco.
Ora gli uomini di Massimiliano Allegri possono respirare, mentre i campioni d’Italia rischiano di retrocedere in Europa League. Mancano, però, troppe partite per tracciare un bilancio.
Gioie e dolori per le italiane in Champions League. La Juventus spazza via la crisi e anche contro il Maccabi Haifa riesce a conquistare i tre punti, fondamentali per il raggiungimento degli ottavi di finale. A metà del percorso, invece, a Stamford Bridge contro il Chelsea cade il Milan di Stefano Pioli, la cui qualificazione ora non è più così scontata.
*GRUPPO E – Un copione ancora tutto da scrivere quello del girone del Milan. Le quattro squadre, infatti, sono tutte ammassate in tre punti, ed è il Salisburgo a guidare tutti, mentre i rossoneri guardano le spalle assieme al Chelsea, a pari punti sì, ma con il primo scontro diretto a favore. Chiude i giochi la Dinamo Zagabria, con una sola vittoria a tenere vive le speranze.
SALISBURGO-DINAMO ZAGABRIA 1-0 – Basta il rigore trasformato da Okafor agli austriaci per piegare una Dinamo Zagabria che si distingue più per i cartellini gialli rimediati che per altro.
CHELSEA-MILAN 3-0 – Profondo (rosso)nero per i campioni d’Italia a Londra. Fofana, l’ex Aubameyang e James ci mettono poco più di un’ora ad archiviare i giochi e riaffacciarsi in avanti in classifica. Non c’è da perdersi d’animo, però, fra una settimana ci si vedrà a San Siro, e nulla è scontato.
*GRUPPO F – Il Real Madrid del nostro Carletto, anche noto come l’allenatore dei record, è a punteggio pieno con sette gol fatti e solo uno subito, quello dello Shakhtar Donetsk che insegue a quattro punti. Per gli ucraini sarà una sfida fino all’ultimo con il Lipsia, che è indietro di una sola lunghezza. Il Celtic, a un punto, si accontenta della gloria (al momento).
LIPSIA-CELTIC 3-1 – I tedeschi del Lipsia riescono a conquistare i primi tre punti in Champions nel pre-serata della Red Bull Arena, in una gara che ha visto anche due interventi del Var per fuorigioco. Il primo è al 18esimo, quando viene annullato il primo gol di Nkunku, che nove minuti dopo ci riprova e trova più fortuna. In mezzo (e alla ripresa), Jota pareggia i conti, ma poi è Andre Silva a mettere le cose in chiaro con una doppietta, non prima della rete cancellata a Szoboszlai.
REAL MADRID-SHAKHTAR DONETSK 2-1 – I campioni in carica di Ancelotti iniziano la partita in discesa con Rodrygo e Vinicius Junior che fin da subito fanno pesare le 14 coppe dalle grandi orecchie conquistate. Gli ucraini, ci hanno abituato in guerra, non mollano mai e dopo aver accorciato le distanze con Zubkov nel primo tempo, provano per tutta la seconda frazione a pareggiare i conti. Tentativo fallito, vero, ma conta anche solo crederci.
*GRUPPO G – Il Manchester City e il Borussia Dortmund, in pratica, devono solo decidere l’ordine di arrivo, chi prima e chi seconda – al momento sono gli uomini di Bep Guardiola a essere avanti perché hanno vinto lo scontro diretto -, per Copenhagen e Siviglia, invece, non restano che le briciole, tipo un terzo posto che vuol dire retrocessione in Europa League, musica per le orecchie degli spagnoli, in effetti.
MANCHESTER CITY-COPENHAGEN 5-0 – Ci prova pure Grabara a tenere il suo Copenhagen a galla, ma con un Haaland così in forma non bastano neanche i miracoli. Al primo tempo, la pratica per i Citizen è già chiusa grazie alla doppietta del norvegese (che esce per rendere un po’ meno squilibrato il tutto) e l’autogol di Khocholava. Alla ripresa, Mahrez cala il poker su rigore, mentre il quinto spetta ad Alvarez.
SIVIGLIA-BORUSSIA DORTMUND 1-4 – Anche i tedeschi vanno a riposo con un rotondissimo 3-0 che non lascia scampo agli andalusi di Julen Lopetequi. Apre i giochi Guerreiro, poi è il turno di Bellingham e a concludere c’è Adeyemi. En Nesyri riapre i giochi alla ripresa, ma è solo una rondine che non fa primavera, perché ci pensa Brandt a rimettere le cose in chiaro a Siviglia.
*GRUPPO H – Paris Saint-Germain e Benfica, loro malgrado, continuano a viaggiare a braccetto nel girone in cui la Juventus prova a mettere la freccia sugli israeliani (e ci riesce). Francesi e portoghesi guidano, quindi, a sette punti, gli italiani inseguono a tre e il Maccabi Haifa rimane a secco.
JUVENTUS-MACCABI HAIFA 3-1 – I bianconeri sono tornati, e in grande spolvero. Dopo una prima fase un po’ a fari spenti, Di Maria sforna tre assist: due per Rabiot e uno per Vlahovic e fa guadagnare i primi importantissimi e pesantissimi punti alla Juventus nel girone. Certo, un piccolo brivido lo prova la squadra di Allegri al gol di David, ancora di più i tifosi che iniziano a contestarla, ma c’è il Fideo a salvare tutti.
BENFICA-PSG 1-1 – Una gara a senso unico quella di Lisbona, eppure il risultato non lo direbbe. Quasi nell’unico tentativo dei padroni di casa di avvicinarsi alla porta di Donnarumma, una deviazione di Danilo pareggia i conti dopo il gol in apertura del solito ed eterno Messi.
La giornata di ieri, che è in parte vi abbiamo già raccontato con le partite del Napoli e dell’Inter, ha avuto inizio con la gara del Bayern Monaco contro il Viktoria Plzen e del Marsiglia contro lo Sporting club de Portugal. Ma vediamole insieme nel dettaglio.
*GRUPPO A – Gli azzurri di Luciano Spalletti guidano la classifica con nove punti, 13 gol fatti e solo due subiti, staccati di tre lunghezze ci sono, invece, i vicecampioni d’Europa di Jurgen Kloop, che hanno fatto e preso cinque reti. L’Ajax, dal canto suo, è a quota tre punti, mentre i Rangers, che non hanno messo a segno neanche un gol, sono il fanalino di coda a quota zero punti. La prossima giornata potrebbe essere quella decisiva per capire le sorti del girone: il Napoli ha le chiavi in mano del suo destino mentre il Liverpool, oltre a dover vincere a Glasgow, deve tifare per i partenopei.
AJAX-NAPOLI 1-6 – Il gol al nono minuto del primo tempo di Kudus avrebbe spezzato i sogni di chiunque, ma non quelli del gruppo del tecnico toscano che nove minuti dopo pareggiano con Raspadori, al 33esimo si portano in vantaggio con Di Lorenzo e calano il tris con Zielinski prima del duplice fischio dell’arbitro. Non è sufficiente, però, perché alla ripresa ci pensa di nuovo l’attaccante azzurro a imbucare il pallone in rete per poi trasformarsi anche in assistman per Kvaratskhelia. Piove sul bagnato per l’Ajax, che rimane in dieci per l’espulsione di Tadic, e subisce anche il gol del definitivo 1-6 da Simeone.
LIVERPOOL-RANGERS 2-0 – Una gara tutto sommato non troppo complicata per i Reds, che sbloccano subito il risultato con una punizione stupenda di Alexander-Arnold al settimo minuto. Poi è Darwin Nunez a salire in cattedra: l’uruguaiano ci prova per tutti i primi 45 minuti a cercare il raddoppio, ma fallisce grazie a un ottimo McGregor che neutralizza ogni pericolo. Il portiere degli scozzesi, però, non può nulla contro Salah dal dischetto alla ripresa. Il rigore trasformato dall’egiziano fa calare anche il sipario sulla sfida di Anfield.
*GRUPPO B – Il girone di Diego Pablo “El Cholo” Simeone e del suo Atletico Madrid è quello delle sorprese. Con nove punti e zero reti subite in tre partite, il Club Brugge guarda le altre squadre – Porto, Bayer Leverkusen e gli spagnoli -, appaiate a tre punti, dall’alto in basso. I belgi, con un piede agli ottavi, potrebbero inguaiare i Colchoneros già la prossima settimana, ma tutto dipenderà dagli scontri diretti.
CLUB BRUGGE-ATLETICO MADRID 2-0 – Con un possesso palla (di poco) migliore, quasi il triplo dei tiri, quasi tutti fuori, la squadra dell’ex Lazio e Inter, ammonito a inizio gara, non riesce a rialzarsi dopo la trasferta in Germania e, anche in casa del Bruges, subisce i gol di Sowah e Jutgla che la spediscono in purgatorio.
PORTO-BAYER LEVERKUSEN 2-0 – Primi tre punti in Champions per Sergio Conceiçao in una gara che è tutto meno che semplice. Sono gli ospiti, infatti, a passare per primi in vantaggio con Hudson-Ocoi, ma il gol viene annullato dopo l’intervento del Var, stesso copione della rete di Taremi, convinto (anche lui) di aver portato avanti il Porto. Poco prima dell’intervallo, Schick sbaglia un rigore ed è (quasi) l’inizio della fine per il Leverkusen. Nel secondo tempo, Zaidu e Galeno, infatti, possono finalmente esultare e far esultare i tifosi al Do Dragao, prima che, tra l’altro, Frimpong non venga espulso per somma di ammonizioni.
*GRUPPO C – Altro girone difficile, specie per il Viktoria Plzen, costretta al ruolo di fanalino di coda, e a zero punti, dal Bayern Monaco, primissimo a nove punti, l’Inter che insegue a sei e il Barcellona – che alla prossima partita avrà il sangue negli occhi – a tre. Tutto è ancora in bilico, insomma, tranne per i bavaresi.
BAYERN MONACO-VIKTORIA PLZEN 5-0 – Nella gara delle 18:45 dell’Allianz Arena di Monaco, per i padroni di casa è tutto semplicissimo. Apre i giochi Sane al settimo minuto, replica Gnabry al 13esimo, otto minuti dopo poi è il turno di Mane, che poi fa anche l’assist per la doppietta del 26enne tedesco. Al 59esimo, poi, c’è gloria anche per Choupo-Moting, che mette anche la parola fine a una partita mai iniziata per i cechi.
INTER-BARCELLONA 1-0 – Tra le tantissime polemiche dei blaugrana nel finale, a spuntarla sono gli uomini di Simone Inzaghi con il gol di Calhanoglu nel recupero del primo tempo.
*GRUPPO D – Equilibro (quasi) assoluto nel girone del Tottenham di Antonio Conte, in cui nessuna squadra è a punteggio pieno. Aprono i portoghesi dello Sporting a sei punti, seguono gli Spurs e il Francoforte e chiude il Marsiglia di Igor Tudor a una lunghezza di distanza dalle altre due. Insomma, di strada da fare ce n’è ancora, e tanta.
MARSIGLIA-SPORTING 4-1 – Il tardo pomeriggio della coppa dalle grandi orecchie è contrassegnata dalle goleade. Come in Germania, anche in Francia vengono segnati cinque gol: quattro li portano in dote Sanchez, Harir Balerdi e Chancel Mbemba per il Marsiglia, quello della bandiera, che in realtà apre le marcature al primo minuto, è di Trincao. Ma per lo Sporting pesa un’espulsione di Adan al 23esimo, quando il risultato ancora non è compromesso.
FRANCOFORTE-TOTTENHAM 0-0 – L’equilibrio del girone si vede anche nella gara tra i vincitori dell’Europa League e i londinesi e, infatti, con più o meno gli stessi tirati tentati, alcuni finiti fuori, altri fermati, ma pochi in porta, tra Francoforte e Tottenham finisce a reti bianche, e con poche emozioni.
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