Con Brasile-Serbia, stravinta dagli uomini di Adenor Leonardo Bacchi o, più semplicemente, Tite, si è conclusa la prima giornata dei Mondiali in Qatar, che ha restituito qualche sorpresa e anche tanti sbadigli. Sono state quattro, infatti, le gare che sono finite senza gol, mentre l’Argentina, una delle candidate alla vittoria della coppa del mondo, ha perso contro l’Arabia Saudita, e la Germania contro il Giappone.
Bene la Spagna di Luis Enrique, e anche l’Inghilterra di Gareth Southgate e i campioni in carica della Francia. Il Belgio, la Svizzera e il Portogallo, invece, vincono soffrendo. I padroni di casa, che erano in ritiro da luglio, hanno già un piede fuori dalla fase a eliminazione diretta avendo perso contro la squadra più abbordabile del girone, l’Ecuador. Quali saranno, invece, le prossime sfide che attendono le Nazionali alla coppa del mondo in Qatar?
Come sono andate le partite della prima giornata dei Mondiali
La prima, intera, giornata dei Mondiali in Qatar si è contraddistinta più per le polemiche che per il gioco. Lo sport si è irrimediabilmente intrecciato alla politica, ma non è per questo che le partite (molte, ma non tutte) hanno regalato più sbadigli che altro. Vediamo comunque insieme com’è la situazione delle varie Nazionali, anche di quelle favorite alla vittoria del titolo che, però, hanno perso il match d’esordio.
*GIRONE A – Tutto secondo le aspettative nel primo gruppo della coppa del mondo in base alle sfide incrociate. L’Olanda di Louis Van Gaal è prima, esattamente come l’Ecuador, e tutte e due a punteggio pieno (ovviamente). A inseguire ci sono i padroni di casa e il Senegal. Gli equilibri cambieranno già da domani, e si potrà anche iniziare a capire chi potrà andare avanti e chi no.
QATAR-ECUADOR 0-2 – Sono bastati tre minuti all’Ecuador per mettere a tacere le voci che dicevano che i qatarini li avessero pagati per prendere la partita d’esordio dei Mondiali, peccato che poi ci abbia messo lo zampino il Var e Daniele Orsato, il nostro arbitro, ha dovuto annullare la rete di Valencia, il vero eroe della serata. Perché è stato sempre lui, prima al 16esimo, poi ancora al 31esimo per chiudere definitivamente i conti e farci rendere conto che i soldi contano ben poco quando non c’è un minimo di cultura calcistica.
OLANDA-SENEGAL 2-0 – In una delle tante gare durate un’infinità di tempo, l’Olanda ci mette 84 minuti e passa a sbloccare il risultato contro il Senegal. A Gakpo a segnare la rete dell’1-0 ed è poi Klaasen al 99esimo (sì, avete letto bene) a chiudere i conti e a far dormire sonni più tranquilli a Van Gaal.
*GIRONE B – Il gruppo B vede l’Inghilterra di Gareth Southgate comandare su tutte le altre, mentre gli “alleati” di Stati Uniti e Galles sono fermi a un punto. Saranno loro, probabilmente, a contendersi l’ultimo posto in palio, e dipenderà dalla differenza reti. L’Iran ha poche speranze, ma non è detto l’ultima parola, e comunque il suo torneo l’ha vinto nel momento in cui i giocatori sono scesi in campo e, in protesta contro il regime, hanno deciso di non contare l’inno nazionale.
INGHILTERRA-IRAN 6-2 – È senza dubbio questa la partita che ha iniziato a scaldare la ventiduesima edizione della coppa del mondo. Al di là di quello che è successo prima del fischio iniziale dell’arbitro, anche con le polemiche per la fascia da capitano che avrebbe dovuto indossare Harry Kane, gli inglesi scendono a valanga sull’Iran. Il primo tempo si conclude con un rotondo 3-0 grazie ai gol di Bellingham, Saka e Sterling. Nella ripresa, il poker arriva sempre dall’antieroe – per gli inglesi – di Wembley, ma ci mette del suo anche Taremi. È una rete che non fa primavera, però, perché poi gli uomini di Southgate segnano anche con Rashford e Grealish prima del rigore, trasformato ancora dall’attaccante del Porto, quasi a tempo scaduto.
USA-GALLES 1-1 – Weah, che non gioca per la Liberia come il padre, e neanche per l’Italia nonostante ci sia nato, tiene vive le speranze degli Stati Uniti per almeno un’ora di portare a casa tre punti pesanti. Ci pensa, però, Bale, che adesso gioca proprio nel campionato del Nord America, l’Mls, su rigore per spegnerle. E finisce anche così, con il primo pareggio del torneo, ma a cui ne seguiranno tanti altri.
*GIRONE C – La vera sorpresa, in ogni caso, la si può vedere nel terzo girone dei Mondiali. Perché no, non state leggendo la classifica al contrario, c’è veramente prima l’Arabia Saudita e l’ultima è, sì, l’Argentina di Lionel Messi, una delle candidate alla vittoria finale. Polonia e Messico, invece, stanno in mezzo perché si sono divise la posta in palio nello scontro diretto.
ARGENTINA-ARABIA SAUDITA 1-2 – Quella che doveva essere una semplice formalità secondo i pronostici per l’Albiceleste si è trasformata in un incubo per la squadra di Lionel Scaloni, passata in vantaggio al decimo minuto grazie al rigore del suo giocatore migliore, Messi ovviamente. Lautaro Martinez, l’attaccante dell’Inter, raddoppia al 29esimo, ma la rete è fuorigioco e viene annullata, lo stesso copione si ripresenta sei minuti dopo, sempre con il Toro protagonista. La punizione è dietro l’angolo, anzi dopo la ripresa, perché al 48esimo Al Shehri pareggia e al 53esimo Al Dawsari ribalta il match che, nonostante l’assedio, rimane con un risultato un po’ bugiardo, sicuramente beffardo per l’Argentina, una delle candidate alla vittoria finale (ancora?).
POLONIA-MESSICO 0-0 – È l’eterna lotta tra calcio europeo e sudamericano quella che alimenta questa partita. La qualità non manca da nessuna delle due parti, ma il ritmo si alza solo a tratti e la sensazione complessiva è che manchi il cinismo necessario. Anche a uno come Lewandowski, che si fa ipnotizzare da un’immortale Ochoa, eroe vero. Lozano e Zielinski pungono molto meno che nel Napoli e alla fine prevale la voglia di non perdere.
*GIRONE D – I campioni del mondo della Francia, a differenza dell’Albiceleste, non sbagliano la prima e guardano tutti dall’alto in basso nel quarto gruppo del torneo. Un punto a testa (ancora) per Tunisia e Danimarca, mentre l’Australia – che un po’ si era illusa – potrà solo macinare gol d’ora in avanti.
DANIMARCA-TUNISIA 0-0 – La partita ha tanti significati, ma soprattutto il grande ritorno di Christian Eriksen sulla scena internazionale dopo quanto successo agli Europei. Ne esce una partita scialba, in cui gli africani riescono a imporre brio e fisicità sfiorando anche il colpaccio. Ci si aspettava di più, invece, dagli uomini di Hjulmand, parsi fin troppo compassati e poco concreti. Ma il tempo per riscattarsi c’è ancora.
FRANCIA-AUSTRALIA 4-1 – Il gol di Goodwin al nono minuto potrebbe far rivivere l’incubo degli argentini anche ai campioni in carico, ma no, loro sono troppo più forti. Con gli “italiani” Rabiot, su assist di Theo Hernandez (entrato da qualche minuto al posto del fratello), poi il raddoppio dell’eterno Giroud, i galletti di Didier Deschamps vanno negli spogliatoi in vantaggio, e nel secondo tempo non fanno che ribadire che non ce n’è per nessuno. Nel tabellino dei marcatori, tra l’altro, ci finisce anche Mbappé e poi il milanista fa anche una doppietta.
*GIRONE E – Con un rotondissimo (e più che tennistico) 7-0, la Spagna di Luis Enrique è la regina indiscussa del girone E che, a sorpresa, vede la Germania di Hans-Dieter Flick inseguire, anche i suoi carnefici del Giappone, a tre punti come le Furie Rosse. Male, ovviamente, la Costa Rica che ha già un piede fuori dal Mondiale mediorientale.
GIAPPONE-GERMANIA 2-1 – Mani davanti alla bocca prima della gara, mani nei capelli quando è finita. Una Germania sprecona cade contro il Giappone dopo essere passata in vantaggio grazie al rigore trasformato da Gundogan e il gol non convalidato a Havertz. In pratica, come è successo, a Messi & Co. anche loro vengono recuperati e poi ribalti. Gli eroi nipponici sono Doan e Asano, e nessuno dei due ricorda Holly e Benji, che strano.
SPAGNA-COSTA RICA 7-0 – Forse è la partita più bella, finora, vista nei nuovissimi stadi rinfrescati del Qatar. Con una precisione matematica, la Spagna va negli spogliatoi sul 3-0 con le reti all’11esimo di Olmo, al 21esimo di Asensio e al 31esimo di Ferran Torres dal dischetto. Tornati in campo, le Furie non si spengono, anzi, smettono solo di essere precisi nel segnare un gol ogni dieci minuti. Al 54esimo, firma il raddoppio l’attaccante del Barcellona, al 74esimo mette la sua firma Gavi, al 90esimo Soler e al 92esimo finisce sul tabellino anche Alvaro Morata. Un po’ tutti, insomma, beffano Keylor Navas, il portiere del Paris Saint-Germain.
*GIRONE F – L’unica squadra a punteggio pieno (e anche ad aver fatto un gol) del sesto gruppo della competizione Fifa è il Belgio. La Croazia dei vicecampioni del mondo, infatti, ha pareggiato contro il Marocco senza segnare neanche un gol, e il Canada vien da sé non ha neanche un punto. Il girone, in ogni caso, è assolutamente aperto.
BELGIO-CANADA 1-0 – Ci si aspettava tanto dal Belgio e in molti ipotizzavano una vittoria larga per i diavoli rossi. E, invece, arriva ma sofferta, probabilmente anche immeritata. Nel primo tempo, il Canada spinge parecchio e soprattutto dal lato Mancini, quello di Davis, sicuramente la stella del team americano. Squadra che ha anche l’occasione di sbloccare la partita su rigore, ma Courtois para e inizia a mettere in serie miracoli. Alla fine neanche subisce gol. A quel punto, basta il gol di Batshuayi al Belgio per trovare tre punti pesantissimi per l’economia del girone, in attesa che torni Lukaku. Ma anche il gioco dovrà crescere e anche De Bruyne, votato MVP della serata, ma ammettendo candidamente di non meritarlo.
CROAZIA-MAROCCO 0-0 – I vicecampioni del mondo devono dimostrare di poter dare filo da torcere anche in quest’edizione, ma di fronte c’è un Marocco tutto aggressività e velocità: Hakimi ne è simbolo e dimostrazione. Non l’unica, perché i giocatori pericolosi ci sono e il centrocampo regge contro quello croato e un Modric particolarmente falloso. L’attacco di Dalic, invece, non punge e le iniziative personali sono ben poche: tocca alzare il livello e non sottovalutare nessuno per confermarsi nell’Olimpo.
*GIRONE G – Il girone è pieno di insidie e guai a sottovalutarlo, anche perché Svizzera e Serbia non scherzano – e noi italiani ne sappiamo qualcosa – ma occhio anche a un Camerun agguerrito. La prima giornata spacca subito la situazione, con Brasile e Svizzera che volano in testa alla classifica con tre punti, le altre due restano a zero. E con due storie bellissime, quella di Embolo e Richarlison: chiamateli pure trascinatori.
SVIZZERA-CAMERUN 1-0 – Qualcuno stamattina li avrà anche gufati i nostri castigatori, ma con scarsi risultati. Il ritmo alterna, ma raramente tocca picchi di alto livello. Una stasi che lascia pensare all’ennesimo 0-0, eppure una freccia nell’acqua arriva ed è quella di Embolo. Ci aveva già provato nel primo tempo, poi al 48esimo Shaqiri si mette in proprio e serve all’attaccante un cioccolatino solo da scartare per l’1-0. Embolo non sbaglia, ma non esulta, perché la sua famiglia proviene proprio dal Camerun. Il cuore contro la maglia, le origini contro il presente. C’è tutto in un gol che vale i tre punti e un pezzo di storia.
BRASILE-SERBIA 2-0 – I verdeoro di Tite sono attesi quasi come fossero il main event del Mondiale e non tradiscono le attese all’ora di cena. Nel primo tempo una buona Serbia regge il colpo, sfruttando la grande fisicità che spicca subito tra gli uomini di Stojkovic. Nella ripresa, però, la musica cambia e parte un vero e proprio dominio della Seleçao. Intanto, dopo un lungo assedio, Richarlison – che era rimasto un po’ nell’ombra nei primi 45 minuti – firma il vantaggio al 62esimo dopo un’azione di Vinicius. Passano undici minuti e arriva la meraviglia: frustata di mezzo esterno dell’attaccante del Real Madrid e ancora Richarlison si esibisce in una sorta di rovesciata potente e perfetta, quasi da cartone animato, che si insacca in rete. Il Brasile, poi, nasconde più volte la palla alla Serbia e si avvicina in almeno tre occasioni al 3-0. Alla fine non arriva, ma l’ansia sì, quella per l’infortunio a Neymar. Si spera non sia niente di grave.
*GIRONE H – Il Portogallo regala un brivido ai suoi tifosi, ma riesce comunque a portare a casa (si fa per dire) i tre punti nell’ultimo gruppo dei Mondiali, lasciando invece il Ghana a bocca asciutta. Uruguay e Corea del Sud si prendono un punto a testa, e sono entrambe scontente.
URUGUAY-COREA DEL SUD 0-0 – È la ‘last dance’ di Messi, Ronaldo, Lewandowski e tanti altri, ma per la Celeste molto di più. Perché perdere tutti insieme gente come Suarez, Cavani, Godin e Caceres vuol dire farla finita con un ciclo storico. Questa condizione mista tra nostalgia e gioia accompagna Valverde e compagni, ma in campo la differenza non la fa proprio l’attacco. Nunez spreca, Suarez e Cavani non pungono. Se la contendono proprio il centrocampista del Real Madrid e Heung-Min Son che tenta di trascinare i suoi. Stava per vincere Valverde, ma si è dovuto fermare al palo. Altra partita a reti bianche ed è già record.
PORTOGALLO-GHANA 3-2 – È una partita divertente con un protagonista assoluto, uno che a quella parte c’è abituato fin troppo: Cristiano Ronaldo. Tutti l’aspettavano, lui già durante l’inno si commuove, poi in campo dà tutto. Ma la partita di sblocca solo al 65esimo, proprio con uno suo calcio di rigore, che lo fa entrare nella storia. Poi, però, emerge tutta l’energia del Ghana. E la scaltrezza, quella che porta Ayew a segnare il pareggio, a proposito di immortali. Poi entra Leao e le carte si sparigliano, ma prima di lui Joao Felix rimedia al brutto errore che ha lanciato l’1-1, firmando il nuovo vantaggio. Il milanista, ora sì, la chiude, prima del 3-2 e dei brividi finali. Vani, vince il Portogallo.
Quali saranno gli incontri della seconda giornata dei Mondiali in Qatar
Domani riprendono subito i giochi con la seconda giornata. I primi a scendere in campo saranno Iran e Galles del gruppo B alle 11, poi sarà il turno del Qatar contro il Senegal e sarà una sorta di gara da dentro o fuori per i padroni di casa (così anche per gli africani, però). Alle 17, Olanda ed Ecuador, invece, si giocheranno il primo posto nel girone A. La giornata di domani, infine, si concluderà con la sfida tra Inghilterra e Stati Uniti che potrebbero sancire anche il passaggio del turno con un turno di anticipo per gli uomini di Southgate.
Sabato mattina apriranno i giochi Tunisia e Australia del gruppo D, anche in questo caso, ma al contrario, una sconfitta potrebbe compromettere del tutto il cammino degli australiani. Alle 14, poi sarà la volta di Polonia e Arabia Saudita, con Robert Lewandowski che dovrà stare attento ai giustizieri dell‘Argentina che, per riprendersi dalla batosta, sfideranno alle 20 il Messico. In mezzo, poi, ci sarà la partita della Francia contro la Danimarca.
E arriviamo quindi a domenica. Alle 11, saranno Giappone e Costa Rica ad aprire le danze, dopo di che, per pranzo, ci si potrà fare compagnia con Belgio-Marocco. La Croazia proverà a conquistare la prima vittoria contro il Canada alle 17 e alle 20, per cena, ci si potrà gustare una sfida tutta europea, e forse la più interessante di questa fase interlocutoria, tra Spagna e Germania. L’obiettivo dei tedeschi è non sbagliare, ovviamente, ma intanto pure loro hanno già vinto il Mondiale andando contro le decisioni della Fifa e di Gianni Infantino.
La seconda giornata, infine, si chiuderà (magari con qualche certezza ed emozione in più) lunedì con le sfide tra Camerun e Serbia delle 11, quella tra Corea del Sud e Ghana delle 14, (ancora) delle 17 tra Brasile e Svizzera e tra Portogallo e Uruguay alle 20. Tutte le partite saranno visibili in esclusiva sulla Rai, come sempre.