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Come sopravvivere a un terremoto: tutte le regole da seguire

Quelle tragiche volte in cui accadono, la prima domanda che ci percorre la mente è sempre la stessa: come sopravvivere a un terremoto? Nell’antichità si chiamavano terrae motus, ovvero ‘movimento della terra’. Successivamente, in riferimento alla dea romana della Terra, Tellus, furono chiamati scosse telluriche. Ma ovviamente oggi, comunemente sono chiamati terremoti. Al di là dell’origine del nome che identifica questo terribile, quanto affascinante evento naturale, cosa bisogna fare per sopravvivere? Quali sono i comportamenti salvavita? Scopriamo qualche dettaglio in più sui terremoti e poi concentriamoci su ciò che realmente può metterci in salvo.

Cos’è un terremoto?

In geofisica, i terremoti sono delle vibrazioni della crosta terrestre, che possono avere movimento ondulatorio o sussultorio, provocate dallo spostamento improvviso e imprevedibile di una massa rocciosa nel sottosuolo.

I terremoti si dividono principalmente in tre categorie:

Terremoti TETTONICI: sono i più frequenti e di maggior intensità;

Terremoti VULCANICI: di minor intensità, precedono e accompagnano le eruzioni vulcaniche;

Terremoti DI CROLLO: sono i meno frequenti e si manifestano principalmente sui terreni carsici. Sono provocati dal crollo di parti sotterranee.

Ogni anno vengono registrati migliaia di microsismi, ma tutti sono egualmente imprevedibili.

Cosa provoca un terremoto?

La causa principale dei terremoti rimane lo scontro tra blocchi di crosta terrestre, chiamate placche tettoniche. Le zolle sono in continuo movimento e il loro ‘toccarsi’ provoca un accumulo di energia; quando questa raggiunge un punto critico si genera una frattura improvvisa, che a sua volta scatena una serie di onde sismiche che vengono percepite sino in superficie.

Cosa fare quando si è colti da un terremoto?

Ora che abbiamo compreso in linea generale cos’è un terremoto, cerchiamo di capire cosa è importante fare per sopravvivere, se ci si trova in un’area colpita.

IN AUTO: cercate di fermarvi il prima possibile, ovviamente tenendo presente la vostra incolumità e quella degli altri presenti in strada. Evitate di sostare sotto agli edifici, agli alberi, ai cavalcavia e soprattutto ai cavi elettrici. Durante un terremoto, tutto può improvvisamente crollare e qualcosa potrebbe travolgervi. Rimanete dunque fermi e seduti in auto, fino a che tutto non sarà finito. In questo modo la macchina vi proteggerà da eventuali detriti o frammenti di varia natura.

IN GARAGE: se vi trovate in un garage, cercate di uscire il prima possibile dall’auto e accucciatevi vicino al mezzo. Se vi trovate in un grande parcheggio, evitate di tentare subito la fuga, perché solitamente dopo il terremoto principale, si verificano le cosiddette scosse di assestamento, che potenzialmente potrebbero mettere a rischio la vostra esistenza. Possono durare una decina di secondi e solitamente fanno crollare quegli edifici danneggiati dalla scossa madre.

IN UN EDIFICIO: la prima cosa da fare è accucciarsi a terra per evitare di cadere; poi è fondamentale cercare di coprirsi, riparandosi sotto una scrivania, sotto un tavolo, o sotto il vano di una porta. E’ fondamentale inoltre proteggere testa e collo. Evitate di avvicinarvi a zone dove c’è del vetro, come finestre o vetrate, che potrebbe frantumarsi da un momento all’altro. Allontanatevi anche dalle librerie che potrebbe crollare.

Nella maggior parte dei casi, la posizione migliore da assumere è quella a goccia, ovvero piegandosi su se stessi con le mani sulle ginocchia. In questa posizione, potrete evitare brusche cadute e soprattutto potrete continuare a muovervi.

Se vi trovate in un posto in cui non ci sono punti di riparo, allora accostatevi a un muro interno, coprendo sempre testa e collo con le braccia e le mani. 

ALL’ESTERNO: cercate un punto che sia sicuro, pertanto evitate di avvicinarvi agli edifici, anche di ultima costruzione, ai lampioni sulle strade, e a qualunque cosa possa crollare. Cercate se possibile un posto in alto, di modo da evitare di essere sommersi dalle macerie. Dimenticatevi assolutamente dei ponti, nonostante possano sembrare sicuri, non lo sono affatto! Anche i più solidi possono crollare. Anche all’aperto, aspetta prima di muovervi. Dopo la prima scossa, come detto in precedenza, ci sono sempre le scosse di assestamento.

Cos’è il Triangolo della Vita?

Oltre alle strategie di cui abbiamo parlato sinora, esiste la teoria che sfrutta il cosiddetto ‘Triangolo della vita’. Molti sostengono che per avere maggiori possibilità di sopravvivenza, è importante spostarsi nei pressi di un grosso mobile: secondo questa teoria, durante una scossa sismica, quando un edificio crolla, i soffitti che si frantumano sugli oggetti lasciano uno spazio vuoto, una sorta di limbo nelle immediate vicinanze. Ed è proprio lì che voi dovrete esservi posizionati. Più è grande e robusto l’oggetto e meno si schiaccerà, pertanto meno si schiaccerà, maggiore sarà il vuoto che lascerà intorno e maggiori saranno le possibilità di sopravvivenza per la persona che vi si sarà rifugiata.

Tuttavia, questa strategia presuppone che il pericolo maggiore durante un terremoto sia costituito dal crollo della costruzione, in realtà nei paesi sviluppati il pericolo principale è la caduta di oggetti.

Beatrice Elerdini

Beatrice Elerdini è stata una collaboratrice di Nanopress dal 2014 al 2019, occupandosi di cronaca e attualità. Degli stessi argomenti ha scritto su Pourfemme dal 2018 al 2019.

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