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Come sta Immobile e quanto potrebbe rimanere fermo

Mentre sono ancora da chiarire le dinamiche dell’incidente in cui è rimasto coinvolto Ciro Immobile, attaccante della Lazio, di cui è anche capitano, e della Nazionale italiana di calcio, e le sue due bambine, la società biancoceleste ha diramato un comunicato in cui ha spiegato le condizioni del numero 17 che “ha riportato un trauma distorsivo della colonna vertebrale e la frattura composta dell’XI costola destra”.

Ciro Immobile, capitano e bomber della Lazio – Nanopress.it

Per oggi, hanno spiegato ancora dalla Lazio, Immobile rimarrà sotto osservazione al Gemelli di Roma nonostante stia bene, mentre difficilmente riuscirà a tornare in campo prima della partita contro il Sassuolo, saltando quindi sia il match di sabato alle 18 contro il Torino, sia quello di domenica 30 aprile contro l’Inter a Milano che è uno scontro diretto per la zona Champions League.

Trauma distorsivo alla colonna vertebrale e frattura scomposta dell’11esima costola: il report della Lazio sulle condizioni di Immobile

Malgrado la Lazio continui a regalare calcio in giro per l’Italia (per l’Europa no, considerato che, al momento, è l’unica squadra proveniente dalla Serie A che è stata eliminate dalle competizioni Uefa), e viaggi in solitaria al secondo posto (al netto, ovviamente, della penalizzazione di 15 punti afflitta alla Juventus), non è proprio l’anno di Ciro Immobile, il capitano e bomber della squadra allenata da Maurizio Sarri.

L’attaccante di Torre Annunziata, che più volte si è fermato in stagione per dei problemi muscolari, e con non ha garantito al tecnico toscano i gol e le presenze degli scorsi campionati, infatti, stamattina è rimasto coinvolto in un incidente con un tram della linea 19 all’altezza di piazza Cinque Giornate, a Roma.

Il tram della linea 19 contro cui si è scontrato in macchina con la sua macchina Ciro Immobile – Nanopress.it

Con la dinamica dei fatti ancora da chiarire – dalle prime parole del bomber biancoceleste e della Nazionale pare che l’autista del mezzo Atac non abbia rispettato il semaforo rosso, mentre il conducente ha detto che era Immobile a viaggiare a una velocità sostenuta -, ci sono da contare i danni alle persone e ai mezzi.

La macchina, un suv della Range Rover, del numero 17 della Lazio è stata distrutta, il tram è uscito dai binari ed è stato danneggiato nella parte anteriore, proprio nel punto in cui è avvenuto l’impatto. Per quanto riguarda, invece, le condizioni dei presenti: le due figlie dell’attaccante, che erano con lui sull’automobile, sono state trasportate in codice rosso la più grande, Michela, al Gemelli, mentre la piccola, Giorgia, al Bambino Gesù, e di loro non si hanno notizie al momento, il conducente del mezzo è stato mandato all’Umberto I, e ha ricevuto una prognosi di sette giorni, altre sette persone, che invece erano sul tram, sono state trasportate al Santo Spirito e alcuni al Gemelli per accertamenti, così pure come lo stesso Immobile.

La polizia che accerta le dinamiche dell’incidente in cui è rimasto coinvolto Immobile con dietro la macchina del calciatore della Lazio – Nanopress.it

Da quanto è emersa dai controlli, riportati dalla società di Claudio Lotito in un comunicato ufficiale, il capitano della squadra di Sarri “ha riportato un trauma distorsivo della colonna vertebrale e la frattura composta dell’XI costola destra“. “Le condizioni sono al momento buone hanno continuato nella nota i biancocelesti -. Il calciatore rimane in osservazione presso il reparto di medicina di urgenza diretto dal professor Francesco Franceschi del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS in Roma“.


Sicuramente la notizia è piovuta come un fulmine a ciel sereno per la Lazio e le sue ambizioni in questa stagione, ma prima ancora per le condizioni di un attaccante che è capitano e simbolo del club, nonostante quest’anno, a titolo personale, non sia andato benissimo per il bomber di Torre Annunziata. Una volta appurato che Immobile sta relativamente bene, infatti, il pensiero di molti tifosi e addetti ai lavori si è concentrato sul lato sportivo e cercando di rispondere alla fatidica domanda: quando potrà tornare in campo il miglior marcatore della storia della Lazio?

La risposta, anche a diverse ore dall’accaduto, non è affatto semplice. Solitamente per una frattura composta di una costola si impone un periodo di riposo forzato di almeno un mese prima di dare il via libera all’attività agonistica, ma, in questo caso, secondo quanto filtra, potrebbe bastare anche un breve periodo di 7-10 giorni, dopo il quale il calciatore potrebbe tornare a lavorare sul campo e a prepararsi per il concitato finale di stagione che attende la Lazio.

La sensazione è che sicuramente Immobile dovrà saltare gli impegni contro Torino e Inter, ma che potrebbe tornare a disposizione già il 3 maggio contro il Sassuolo. Tutto dipenderà dai controlli del caso e da come evolverà la situazione clinica del calciatore, in ogni caso, per cui la prudenza resta sicuramente al primo posto. Il centravanti, però, spingerà certamente per tornare il prima possibile e l’ottimismo sta iniziando a campeggiare in casa Lazio.

Di certo, questo brutto spavento si aggiunge a una stagione decisamente complicata per il bomber biancocelesti. Immobile ha dovuto saltare diverse partite quest’anno a causa dei quattro infortuni muscolari patiti e che l’hanno tenuto lontano dai campi per ben sette match di campionato, tra cui anche i due derby vinti contro la Roma. I gol nella massima serie italiana sono ‘solo’ dieci, molti meno rispetto a quanto l’idolo dei fantallenatori ci aveva abituato in carriera. Il rigore realizzato contro lo Spezia, inoltre, è arrivato dopo oltre due mesi di astinenza dal gol, e non è poco.

L’incidente avuto su Immobile ha dominato anche il chiacchiericcio dei social fin dalla mattinata di oggi dove il nome del calciatore è finito subito in tendenza, divenendo argomento di punta per tutto il giorno. In molti hanno subito fatto sentire la loro solidarietà all’attaccante ex Torino e Juventus per un pronto ritorno in campo.

Altri purtroppo non hanno perso l’occasione per travestirsi da detective comodamente seduti dal divano cercando di capire, tramite la loro unica presunzione, di chi siano le colpe, quali fossero le esatte dimensioni del SUV di Immobile, addirittura chiedendo un esame tossicologico per un papà che aveva a bordo le sue bimbe. Comunque siano andati i fatti e quale fosse la velocità della macchina o del tram, non possiamo far altro se non condannare un atteggiamento di questo tipo, in cui le persone note, i personaggi pubblici o chi semplicemente ce l’ha fatta viene tacciato come carnefice e mai come vittima.

Una caccia al mostro che assume proporzioni ancora peggiori se c’è di mezzo il tifo calcistico nelle sue più becere conformazioni e deformazioni. La speranza è che la macchina del supporto e della solidarietà sia sempre quella a prevalere in eventi di questo tipo e ancora di più per un calciatore che, pur essendo tra i migliori attaccanti della storia della Serie A per numeri, si è beccato valanghe di critiche ingiuste sui denti per le sue prestazioni nella Nazionale italiana e non solo. Il capro espiatorio per eccellenza è Ciro Immobile, ma stavolta si tratta di un fango che l’uomo, il professionista e il padre non si meritano, concedetecelo.

La Lazio è costretta di nuovo a fare a meno di Immobile: cosa cambia per Sarri

La Lazio pensava di godersi il weekend in ciabatte e cioccolata calda dopo la bella prestazione contro lo Spezia e una qualificazione in Champions ormai sempre più vicina e, invece, la festa è stata rovinata dagli eventi di questa mattina. Sicuramente l’incidente di Immobile e il suo conseguente stop forzato non sono affatto delle belle notizie per Sarri, proprio quando aveva recuperato il suo capitano e l’unico centravanti di ruolo della squadra anche in zona gol.

Almeno contro Torino e Inter, quindi, il tecnico ex Chelsea dovrà fare a meno di lui e tornerà a schierare quella che, in questa stagione, è stata la composizione d’attacco che ha reso di più, cioè con Felipe Anderson in posizione centrale e Pedro pronto a prendersi il posto da titolare sulla destra con Mattia Zaccagni stabilmente a sinistra. Certamente i lampi del bomber di Torre Annunziata mancheranno, come sono mancati a lungo quest’anno, ma nel breve periodo gli altri giocatori in rosa potrebbero tranquillamente sopperire all’assenza del capitano e senza un grosso peggioramento del gioco o delle reti realizzate.

Ciro Immobile in campo con Mattia Zaccagni e Felipe Anderson – Nanopress.it

Il problema diventa molto più vivo, invece, se si prendono in considerazione le opportunità che Sarri ha a partita in corso o quando vorrà dare il cambio ai tre titolari lì davanti. Le alternative, infatti, sono costituite unicamente da giovani come Luka Romero o Matteo Cancellieri, ancora poco maturi per un finale di stagione così concitato in cui l’esperienza di uno come Immobile potrebbe essere comunque un fattore fondamentale. L’allenatore avrebbe preferito sicuramente avere qualche arma in più dalla panchina, come ha detto per altri motivi anche in alcune delle sue recenti interviste, ma così non è e dovrà arrangiarsi con quel che ha.

Inoltre, la squadra avrà un copione in meno da poter recitare al centro dell’attacco. Con Felipe Anderson come uomo di raccordo, gli esterni sono la vera arma improprio che Sarri può utilizzare e avanzare, ma in alcune partite, soprattutto quando si gioca contro avversari molto chiusi in fase difensiva, è bene anche avere un calciatore capace di occupare il centro dell’area e vincere i duelli con gli avversari, sfruttando anche i cross che arrivano dai lati. Quest’aspetto potrebbe essere compensato con i continui inserimenti di Sergej Milinkovic-Savic, bravo anche a fare da sponda per i compagni con la sua fisicità e il suo tempo di testa.

A dirla tutta, è proprio in questa maniera che la Lazio ha sfornato le migliori prestazioni, mantenendo anche la solidità difensiva dei giorni migliori e che non è, di certo, frutto del caso, ma del costante lavoro sul campo che Sarri ha fatto con i suoi ragazzi. In questa versione, i biancocelesti somigliano molto al primo Napoli del tecnico toscano, una delle squadre più belle che la Serie A abbia conosciuto nell’ultimo decennio e con Felipe Anderson che ora sta facendo il lavoro che era di Dries Mertens.

Certo, una mano arriva anche dal calendario, dato che, mentre gli altri saranno impegnati a scrivere la storia nelle coppe europee e con la Coppa Italia ancora di mezzo, che comunque costringerà Inter e Juventus a giocare praticamente ogni tre giorni da qui a maggio. Poi tornerà anche Immobile a disposizione. Insomma, la situazione per la Lazio non è disperata per diversi motivi e alla fine Sarri potrà compensare l’assenza del suo centravanti per altri 15-20 giorni. I biancocelesti possono guardare con fiducia alla qualificazione alla prossima Champions League, visto il vantaggio accumulato rispetto al quinto posto e lo stato di forma di Inter e Milan che proprio non riescono a trovare continuità in Serie A.

Ciro può permettersi di recuperare al meglio e senza fretta per tornare a disposizione al massimo della condizione e spingere i suoi al ritorno nella massima competizione europea  a fine stagione, ma per il livello di gioco espresso dai suoi compagni nelle ultime uscite e in generale in questa stagione, può anche dormire sonni tranquilli e poi tornare a graffiare negli ultimi venti metri.

Mariacristina Ponti

Nata nel lontano 1992, nel giorno più bello per nascere, a Cagliari. Dopo la maturità scientifica, volo a Padova e poi a Roma per studiare lettere. Nella Capitale poi rimango anche per il master in giornalismo. Tra stage a profusione, sempre nelle redazioni sportive, anche se il vero amore è sempre stato la politica, ho ancora da ritirare un tesserino da professionista.

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