Il calciomercato ha aperto i battenti e con lui tutta quella serie di rumors, trattative e intrighi che ci piacciono pure e ci accompagnano in questo periodo di campo convulso con più impegni in calendario di quanti calciatori e tifosi siano mai stati abituati a viverne. Puntualmente, però, a ogni sessione – e la scorsa estate non ha fatto eccezione – è tornato a spuntare il nome di Sergej Milinkovic-Savic. Parliamo di un centrocampista totale e che negli anni in Italia ha mostrato qualità e continuità rari nel nostro panorama calcistico. Il vero tormentone, però, è il possibile trasferimento alla Juventus. Facciamo il punto sulla questione e, in generale, sul calciomercato bianconero per la sessione di gennaio e per il prossimo futuro.
Ci risiamo! Anche se il calciomercato non dorme mai e questo è un dato di fatto, gennaio è arrivato dopo un Mondiale che comunque – a essere onesti – ha regalato un bel po’ di emozioni e un gran pezzo di storia da mettere nel cassetto e una Serie A che ha ripreso a spargere gioia, frustrazione ed emozioni sicuramente. Poi dipende dai colori che si tifano e dai punti vi sta. Comunque la sessione invernale è di sicuro quella più povera, appunto di riparazione, e di colpi che potrebbero smuovere del tutto del cose non se ne aspettano. Anche se il recente passato indica come calciatori del livello di Dusan Vlahovic o Christian Eriksen abbiano cambiato maglia proprio a gennaio. Per Milinkovic-Savic dovrebbe essere per forza di cose diverso e anche per il calciomercato della Juventus. Sì, perché di spendere e spandere non è proprio periodo e i bianconeri dovranno fare di necessità virtù per riuscire a migliorare la propria squadra senza un esborso troppo alto. Eppure del centrocampista serbo se ne parla e tanto ancora una volta per il club torinese, attualmente secondo in classifica e alle porte del big match contro il Napoli.
Non è più tempo di attese, di speranze, di ragionamenti, perché il campo ora urla le sue sentenze e fa parlare i fatti. Si gioca ogni tre giorni in Serie A e questo significa non avere neppure il tempo per metabolizzare le delusioni o le vittorie, solamente correre verso il traguardo successivo e sperare di centrare l’obiettivo. Purtroppo, neanche la stanchezza applica i suoi saldi invernali e si fa sentire su molti campioni. Su chi ha giocato il Mondiale – sicuramente – ma anche su chi ha dovuto effettuare una nuova preparazione fisica con il proprio club per arrivare pronto alla ripresa.
Insomma, di casi diversi – positivi e negativi – in questi giorni ne stiamo vedendo tanti. E, purtroppo per i tifosi della Lazio, i biancocelesti sono tra quelli che hanno patito più di tutti la sosta forzata per lasciare spazio al Mondiale in Qatar. Il 2023 è partito decisamente con il freno a mano tirato per gli uomini di Maurizio Sarri: due partite – sulla carta abbordabili – come quelle contro Lecce ed Empoli hanno portato in dote solo un punto. Veramente poco per rinnovare le ambizioni di Champions League e tenere il passo delle pretendenti a un posto europeo. E anche delle battute d’arresto inaspettate, proprio ora che l’infermeria è tornata a svuotarsi.
Come se non bastasse, l’epicentro della squadra, probabilmente anche il suo fulcro tecnico e il suo motore immobile ha iniziato – e non a caso – a incepparsi. È presto, prematuro gridare al caso e chi lo sta facendo è un po’ imprudente, ma il Milinkovic-Savic che ha iniziato il 2023 ha ben poco della sua versione migliore. Il serbo ha giocato sedici partite in questa stagione in Serie A, mettendo a segno tre gol e sette assist e con prestazioni di altissima qualità e sostanza. Un vero e proprio riferimento per Sarri che da lui, in molti casi, fa partire l’azione e gli ha affidato di fatti le chiavi del suo centrocampo, ma anche della rifinitura offensiva.
Qualcosa in quella macchina perfetto del gioco e della tattica, però, sembra esserci inceppata e nel solo dal punto di vista difensivo, che è quella che più salta all’occhio. Al ritorno dal Mondiale, il centrocampista è parso più svogliato, sicuramente è meno evidente il suo strapotere tecnico e fisico nell’azione e anche il suo contributo in fase realizzativa. Milinkovic-Savic sembra ricaduto in quel loop che lo porta spesso a estraniarsi un po’ dal gioco e che porta lo spettatore a considerarlo non in partita o a non dare tutto in campo. Poi, però, c’è anche un risvolto della medaglia, quello relativo il calciomercato.
Alcuni dei principali quotidiani italiani oggi hanno nuovamente accostato il serbo alla Juventus. Rumors che vanno avanti da anni e che si sono intensificati la scorsa estate: tanto rumore per nulla, è proprio il caso di dirlo, visto che alla fine è rimasto alla Lazio e pure volentieri. Nelle ultime ore, quelle voci sono tornate a farsi insistenti. “Tuttosport”, ad esempio, ne parla come il grande sogno per il centrocampo bianconero, con tutte le specifiche del caso. In realtà, è fondamentale sottolineare come due partite nel calcio non siano necessariamente la prova, anzi. Le prestazioni in discesa di Milinkovic-Savic potrebbero essere dettate da un calo evidente di condizione dopo le fatiche degli ultimi mesi, non per forza da volontà differenti dal biancoceleste sul calciomercato. Anche perché lui comunque nell’ambiente Lazio ci sta e ci sta decisamente bene, anche per tutte quelle dinamiche extra-campo che rendono Roma una città quasi ideale per lui e in cui si trova alla perfezione.
Detto ciò, non possono essere messe da parte le dinamiche squisitamente di calciomercato. Il serbo è da sette anni alla Lazio, in cui ha di fatto ha costruito la sua carriera, si è conquistato la titolarità con la sua Nazionale ed è riuscito a conquistare gli interessi dei maggiori club internazionali, oltre a una valutazione astronomica. È vero, però, che il suo contratto scadrà a giugno del 2024 e un accordo per il rinnovo pare decisamente difficile da raggiungere, tanto che ora anche Claudio Lotito si sta rassegnando a perderlo. O forse è attratto dai benefici economici di una sua cessione. In passato, ha sempre sparato alto per il suo gioiello, passando da 70 milioni di valutazione per il suo cartellino a 100 e anche qualcosa di più. Cifre astronomiche, appunto, e che difficilmente la Juventus potrebbe soddisfare. A 28 anni, che compirà a breve, il calciatore potrebbe essere comunque attratto dall’approdo in uno dei maggiori club europei. Sognerebbe il Real Madrid, probabilmente anche il Bayern Monaco, ma le opzioni più credibili sono comunque quelle che lo porterebbero in Premier League, dove il Manchester United, ad esempio, lo segue da anni. E lì le possibilità di spesa sono decisamente maggiori rispetto a quelle dei club italiani.
Insomma, per ricapitolare un po’ la questione, è vero che in estate la Lazio potrebbe davvero cedere uno dei suoi calciatori più rappresentativi, ma a prezzi comunque elevati e che la Vecchia Signora attualmente, a meno di nuovi e improbabili sacrifici in ottica bilancio, non potrebbe pagare. Sempre “Tuttosport”, nella mattinata di oggi, ha paventato l’inserimento nella trattativa del terzino Luca Pellegrini, di proprietà proprio della Juventus e attualmente in prestito all’estero. È vero che il calciatore piace a Sarri e che il tecnico ha bisogno di un terzino di piede mancino e che possa veramente garantire prospettive e spinta costante, ma pensare che possa essere il lasciare passare per Milinkovic-Savic o che da lì si possa lanciare uno scambio è quantomeno prematuro. Ricordiamoci, infatti, che Lotito è quello del “pagare moneta, vedere cammello” e che preferisce molto di più incassare cash da reinvestire quando e come gli pare, piuttosto che scambiare i suoi pezzi da novanta. La sensazione è che, al massimo, si continuerà a trattare Pellegrini da solo piuttosto che farlo diventare uno sconto per il poderoso centrocampista serbo. E in più c’è da risolvere, in parallelo, la grana relativa il rinnovo di Rabiot.
E poi, è impossibile non citare tutte le ricadute che potrebbe avere l’inchiesta Prisma anche su questa vicenda. Nei prossimi mesi, la Juventus, comunque vada a finire, vivrà una rivoluzione che già nelle prossime settimane avrà il via con l’insediamento del nuovo cda. Grossi investimenti, però, non sono assolutamente in programma, anche perché i bianconeri, alla fine di tutto, potrebbero dover fare i conti con multe salate, penalizzazioni o anche sanzioni da parte dell’Uefa. C’è poco da fare, bisognerà muoversi senza far rumore e con tutta l’oculatezza del caso, a costo di perderci qualcosa sotto il profilo sportivo e nella qualità complessiva della rosa.
Per tutte queste ragioni, a meno di capovolgimenti di fronte folli e non all’ordine del giorno, è veramente difficile pensare che la Vecchia Signora possa sferrare l’affondo decisivo per Milinkovic-Savic e che Lotito possa davvero cederlo a una concorrente con cui non ha neanche dei rapporti idilliaci. Piuttosto, la via della cessione potrebbe concretizzarsi in estate e all’estero per guadagnare comunque un lauto bottino da un calciatore che negli ultimi anni è riuscito a trascinare la Lazio. E con tante grazie.
Eppure, sui social e sui giornali la febbre da Sergej alla Juve non è ancora svanita, per nulla. Sono in tanti oggi che, agli ennesimi rumors sulla trattativa, si sono fiondati su Twitter dicendo la loro sulla questione e parlando in toni entusiastici – o in alcuni casi increduli e pessimistici – del possibile affare.
Altri ancora, e sono i tifosi della Lazio, vivono questi rumors sempre con una certa rabbia, perché sono considerate comunque voci che destabilizzano l’ambiente in un momento decisivo per la stagione dei biancocelesti. Comunque vada a finire, resta comunque qualcosa di troppo grosso per il destino delle due squadre e la Juventus – almeno per gennaio – potrebbe essere orientata a rinforzare altri ruoli. A giugno, invece, potrebbe fare i conti con il possibile addio di Rabiot, ma ora ci arriviamo nei dettagli.
In tutto ciò, quindi, tra fumo e arrosto, il campo deve andare avanti e ci presenta quello che, a conti fatti, potrebbe essere il bivio decisivo per l’intero campionato di Serie A. Napoli e Juventus si affrontano in quella che pare la sfida scudetto. Se i partenopei dovessero superare da vincitori anche il big match contro i bianconeri, allora spegnerebbero qualsiasi entusiasmo da rimonta della Vecchia Signora. Se, invece, dovesse avere la meglio la squadra di Allegri, allora sarebbe la nona vittoria consecutiva e le prime otto sono arrivate senza prendere neanche un gol. È vero, il gioco latita a ogni livello che non sia quello difensivo, ma crederci sarebbe impossibile, anche perché il tecnico livornese ci ha abituato ai pregi e ai difetti della sua gestione, nel bene e nel male.
Inevitabilmente, il finale del match del Maradona aprirebbe la strada anche a nuove dinamiche sul calciomercato. Nel caso in cui, la Juventus dovesse vincere in Campania, allora la società potrebbe attivarsi per regalare almeno un colpo di qualità all’ex allenatore di Milan e Cagliari. Colpo con cui potrebbe alimentare la corsa scudetto. Il focus è, in particolare, sugli esterni di difesa. Juan Cuadrado potrebbe presto concludere la sua avventura a Torino e comunque è ai box per infortuni, così come Mattia De Sciglio e non torneranno a breve. È lì la carenza principale individuata da Allegri anche nel periodo in cui le cose andavano decisamente peggio. Serve spinta, qualità e probabilmente gioventù, che tanto poi la fase difensiva la si impara e Allegri è un maestro a insegnarla.
In tal senso, il profilo ideale pare quello di Ivan Fresneda del Valladolid. Ha 18 anni e in Spagna ne parlano come uno dei talenti emergenti della fascia destra con ampi margini di miglioramento. C’è da fare i conti con la concorrenza dell’Inter e soprattutto del Newcastle, anche con un prezzo in ascesa. Soluzioni più credibili sono quelle che portano a Joakim Maehle e Rick Karsdorp. Il romanista è da mesi ai ferri corti con José Mourinho e potrebbe partire per una cifra tra gli 8 e i 10 milioni di euro, forse anche qualcosa in meno. Anche il laterale dell’Atalanta potrebbe arrivare a Torino per un esborso non eccessivo. Infine, c’è in cantiere anche una soluzione ancora più economica: Andrea Cambiaso, che è già di proprietà dei bianconeri, ma difficilmente potrebbe essere un acquisto decisivo nella lotta scudetto.
In tutto ciò, c’è anche da considerare che nel cuore della difesa qualcosa potrebbe essere fatto, soprattutto in prospettiva. Se Daniele Rugani dovesse partire, la società potrebbe decidere di investire su Jakub Kiwior. E di investimento si tratta, dato che parliamo di uno dei migliori talenti nel suo ruolo, seguito anche dal Milan e dalle big estere. Operazioni decisamente più fattibili e decisamente anche intelligenti, perché i tormentoni di calciomercato non finiscono mai, ma a volte neppure si concretizzano. E questo potrebbe essere il caso di Milinkovic-Savic e della Juventus.
E poi c’è anche da considerare la questione relativa il futuro di Rabiot, come vi anticipavamo già in precedenza. Il contratto del centrocampista francese è in scadenza al termine dell’anno con tutto ciò che significa. Spesso è stato criticato e duramente dai tifosi durante la sua esperienza alla Juventus, ora però, proprio a pochi mesi dal termine dell’accordo con i bianconeri, sembra aver trovato la sua dimensione perfetta in Italia e in Serie A.
I meriti sono sicuramente delle qualità tecniche del calciatore che non possono essere messe in dubbio. Però, c’è dietro tanto lavoro anche da parte di Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese ha sempre protetto l’ex PSG dalle critiche che arrivavano dall’esterno, esaltando e stimolando le caratteristiche del mediano, spronandolo anche di più a farsi vedere in zona gol. Quest’anno i risultati si stanno vedendo tutti, tanto che il vicecampione del mondo è ormai considerato un perno del centrocampo dalle parti di Torino.
Sembra un peccato, o un incrocio beffardo del destino, che proprio ora le strade con la Juventus debbano dividersi. La trattativa per il rinnovo del contratto, però, si preannuncia particolarmente difficile. La mamma e agente Veronique ha delle pretese particolarmente alte per il figlio: una cifra che si avvicina ai 10 milioni l’anno più i bonus alla firma. Non sarà facile strappare la firma a certe condizioni e soprattutto non sarà semplice per la dirigenza trattenere un calciatore essenziale per il centrocampo. Un tentativo, però, sarà fatto prima dell’addio definitivo.
In questo, secondo “Tuttosport”, Allegri potrebbe giocare un ruolo fondamentale e potrebbe essere lui uno sponsor decisivo per convincere il calciatore a venirsi incontro e firmare. Continuare il suo percorso a Torino, proprio ora che sta decollando, potrebbe essere la scelta migliore da un punto di vista tecnico. Poi c’è l’altra campana, quella che vede Rabiot nel pieno della sua carriera, ma neanche con così tanti anni davanti, e il calciatore non ha mai nascosto di voler sbarcare in Premier League prima o poi. Lì – ed è lo stesso discorso di Milinkovic-Savic – si è molto più propensi a garantire certe cifre ai nuovi acquisti e, quindi, il levriero potrebbe trovare terreno fertile per l’avventura che l’ha sempre stuzzicato.
In molti, inoltre, intrecciano l’eventuale addio del francese all’arrivo del serbo ora alla Lazio. Non è esattamente così, anche perché la Juventus potenzialmente ha tanti altri calciatori in uscita, molto più che Rabiot, nei pensieri dell’allenatore. Si pensi a Weston McKennie, Arthur che potrebbe fare ritorno dopo la brutta esperienza a Liverpool, e anche a Manuel Locatelli che potrebbe partire nel caso di un’offerta molto importante dall’estero. E non è all’orizzonte. Insomma, un rinnovo non inibirebbe il colpo dalla Lazio, anche se in rosa c’è ancora un Paul Pogba da rivedere all’opera con la maglia bianconera. Un sogno che, però, non è affatto detto che si realizzi, ma il fumo potrebbe anche non dissiparsi attorno al destino di Milinkovic-Savic.
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