Facebook Messenger non è più soltanto uno strumento di messaggistica istantanea. Nel corso del tempo il social di Zuckerberg ha lasciato intendere che su di esso punta molto, sia dal punto di vista dell’uso strettamente personale che se ne fa sia dal punto di vista business.
È proprio sotto quest’ultimo punto di vista che Facebook, di recente, ha annunciato le novità più rilevanti. Fra queste la ghiotta possibilità che su Facebook Messenger si possa vendere direttamente e che lo si possa impiegare come destinazione delle Facebook Ads. Oltre a queste caratteristiche strettamente business, su Facebook Messenger si potranno anche aggiungere schermate di benvenuto per i bot e le pagine mentre gli utenti avranno, tra le altre, la possibilità di condividere i bot con gli utenti amici.
Acquisti su Facebook Messenger: come funzionano
La possibilità di poter vendere attraverso Messenger è al momento a disposizione soltanto negli Stati Uniti – versione beta, non ufficiale – ma a quanto pare presto potrebbe essere estesa ad altre parti del mondo. In cosa consiste questa novità così interessante? In concreto gli utenti potranno effettuare pagamenti attraverso Facebook Messenger, acquistando direttamente tramite di esso e senza dover uscire e rivolgersi ad una piattaforma terza. Se a questo si unisce la possibilità, per le aziende, di creare bot che guidino l’utente nelle varie fasi del suo acquisto, si comprende quanto potente, in teoria, possa diventare tale strumento. Oltre alla vendita diretta, su Facebook Messenger sarà possibile indirizzare Ads agli utenti, attraverso la creazione di uno specifico bot.
Sicurezza dei pagamenti su Facebook Messenger
Dal punto di vista della sicurezza – visto che sono in ballo dati sensibili assai importanti per gli utenti – Facebook assicurerebbe metodi di criptazione e di controllo dagli standard elevati. E se tutto dovesse funzionare per il meglio, le aziende avrebbero a disposizione uno strumento davvero molto interessante ed efficace dal punto di vista di nuove opportunità di business.
