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Comitato di valutazione dei docenti: con la Buona Scuola gli studenti giudicano i prof


Con la riforma della scuola voluta dal premier Renzi e dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini verrà introdotta anche la possibilità, da parte degli alunni delle scuole secondarie superiori, di giudicare i professori. Una delle novità introdotte dalla riforma e che ha ricevuto parecchie critiche consiste nella formazione del comitato di valutazione. Quest’ultimo sarà composto dal dirigente scolastico, da 3 insegnanti interni, da 2 genitori (nelle scuole superiori uno studente e un genitore) e da un componente esterno inviato dal Miur.

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La funzione del comitato di valutazione è quella di giudicare il merito degli insegnanti. Il Miur, infatti, ha messo a disposizione per gli istituti scolastici un fondo di circa 25.000 euro per ogni scuola, da destinare a quegli insegnanti che avranno dimostrato di essere meritevoli di un maggiore contributo economico. Il comitato stabilirà i criteri per ripartire questi “premi economici”, giudicando sulla qualità dell’attività didattica.

Una possibilità per gli studenti

Gli studenti non vedono l’ora di poter esplicare questa funzione che è stata loro concessa. Nelle loro intenzioni ci sarà l’opportunità di avere una parte diretta nel premiare tutti quegli insegnanti che sono in grado di trasmettere la voglia di studiare, che sanno maggiormente venire incontro alle esigenze dei ragazzi. La novità è assoluta, perché per la prima volta saranno gli studenti stessi a poter incidere sulla possibilità dei professori di poter ricevere un premio per il riconoscimento dell’attività svolta.

Le polemiche

Il comitato di valutazione per l’assegnazione dei premi economici è stato oggetto di molte polemiche, perché per molti insegnanti si tratterebbe soltanto di una forma di “elemosina”. Diversi docenti hanno fatto notare che bisognerebbe puntare sull’incremento degli stipendi degli insegnanti italiani, che sono tra i più bassi d’Europa. Inoltre è stata giudicata come molto “pericolosa” la mossa di far entrare all’interno del comitato genitori e studenti. Questi ultimi sono veramente in grado di dare dei giudizi oggettivi sui docenti?

Di norma nelle pubbliche amministrazioni i premi vengono dati “a pioggia”, per non scontentare nessuno. All’estero esistono molte forme per la distribuzione dei premi, come, ad esempio, i test di verifica. In questo sistema previsto dalla riforma chi non merita il premio non avrà nessun demerito, perché la conseguenza sarà soltanto quella di non ottenere uno scatto in più nel proprio stipendio.

Giorgio Rini

Giorgio Rini è stato collaboratore di Nanopress dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di politica, cronaca e spettacoli.

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