Bancarotta è questo il reato contestato all’ex sindaco di Como, Stefano Bruni arrestato questa mattina dalla Guardia di Finanza. Primo Cittadino del comune lombardo per ben due mandati e fino al 2012, Stefano Bruni era alla guida di Como con Forza Italia e successivamente con il Pdl. Dall’inchiesta, coordinata dal pm di Donata Costa, sono partite altra quattro ordinanze di custodia cautelare, che riguardano tra gli altri il patron del Lecco Calcio, Daniele Bizzozzero.
Al centro dell’inchiesta, iniziata nel 2014, l’Aipa la società di Pesaro incaricata da oltre 800 comuni sparsi in tutta Italia di riscuotere i tributi locali.
Nel mirino degli inquirenti sono finiti anche l’olandese Johannus Demers, presunto faccendiere che vive a Lugano e Francesco Pierangeli che faceva da intermediario finanziario. Agli arresti è finito anche Luigi Virgilio, presidente del Cda di Aipa fino al 2015. Il tutto è partito dall’arresto del patron della società, Daniele Santucci, avvenuto nel 2014 e che riguarda il fallimento di Aipa. Ad entrare nell’inchiesta un’altra società di Pesaro, la Mazal global solution – subentrata ad Aipa – che attraverso titoli obbligazionari fantasma avrebbe ottenuto l’autorizzazione ministeriale per esercitare la riscossione dei tributi. A fare da intermediario per la cessione dei titoli, in base alle indagini, sarebbe stato proprio l’ex sindaco di Como, sul suo conto, la Guardia di Finanza avrebbe scovato 170mila euro versati da Mazal come parcella per la mediazione prestata nell’affare.
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