È una domanda che sempre ci siamo posti: ma i compiti delle vacanze vanno dati oppure no? Sono diverse le scuole di pensiero, e c’è chi li approva e chi no. Una scuola in provincia di Catanzaro ha detto la sua in materia “compiti vacanze di Natale”.
Una circolare scolastica che ha, in oggetto, proprio la materia del cosa assegnare o no per il periodo di relax ai ragazzi.
Compiti per le vacanze: si o no?
I ragazzi e i giovani vedono i 15 giorni e più delle vacanze natalizie come un momento di svago, di gioco e anche per dimenticare, per qualche tempo, la scuola e lo studio. Per i loro insegnanti, invece, è diverso: dietro l’angolo c’è la preoccupazione che, al ritorno dalle vacanze, i ragazzi abbiano dimenticato tutto ciò che loro stessi hanno insegnato durante questi primi tre mesi di scuola.
Ma è sempre così? Ecco perché, per evitare altre lacune, si parte con l’assegnazione dei compiti per le vacanze di Natale. Ma tutte le scuole si uniformano? Tutti i dirigenti scolastici sono d’accordo? A quanto pare no.
Ed ecco che, da un Istituto Comprensivo di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, la scelta è andata a favore degli studenti che, per quest’anno, saranno salvi dai compiti delle vacanze. La circolare, indirizzata a tutti i docenti e datata 21 dicembre, chiede agli stessi insegnanti di “garantire il diritto al riposo ed al tempo libero”, in modo che i ragazzi stessi possano dedicarsi alle attività ricreative e ai giochi che più si adattano alla loro età.
La circolare ha, anche, dalla sua parte, la Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che la dirigente scolastica dell’Istituto “Manzoni – Augruso” ha voluto citare nel documento stesso.
All’interno del documento diffuso, è possibile, anche, leggere che “porre un freno a questa pratica, in linea generale, si rende necessario” (per “pratica” sono intesi, proprio, i compiti delle vacanze che vengono assegnati). Inoltre, i docenti, come descritto dalla circolare, sono anche invitati a rispettare una serie di raccomandazioni in elenco dettagliato. La preside, però, afferma che queste raccomandazioni “non sono vincolanti”.
La preside di una scuola dice “NO”
“Non si assegnano compiti nel fine settimana e durante i periodi di vacanza o sospensione delle lezioni” – è descritto nella circolare. Stando a quanto afferma la preside, è opportuno dare delle regole allo studio domestico che viene imposto agli studenti italiani, a partire dai primi anni di scuola.
Ciò perché agli stessi ragazzi deve anche essere permesso di avere del tempo per attività ricreative che a loro piacciono, per stare e ritrovarsi con le famiglie, senza avere il peso dei compiti sulle spalle.
La gioia dei ragazzi dell’istituto è palpabile, ma c’è anche un’ulteriore precisazione che perviene dalla circolare. Gli insegnanti non possono assegnare, per le vacanze, argomenti che non hanno spiegato ancora in classe e che, in caso di assenza di un alunno, sarà cura del docente nuovamente rispiegarlo nel caso qualcosa non fosse chiaro.
Ancora una volta, e come ogni anno, siano essi i periodi di vacanza di Natale, Pasqua o delle vacanze estive, l’argomento “compiti” torna sempre ad esser banco ed oggetto di discussione fra insegnanti, presidi, genitori ed alunni.