Cercate una nuova macchina e avete trovato un’auto usata in Germania che sia molto conveniente? E’ vero, in Germania il mercato dell’usato può rivelarsi molto economico, ma prima di partire a testa bassa è importante valutare i pro e i contro e capire quali sono le procedure a cui si va incontro.
Al giorno d’oggi su internet è diventato più facile trovare il mezzo che fa al caso vostro e sono tanti i siti web dove è possibile trovare l’usato dei sogni. Ma dopo l’acquisto del mezzo con tutte le cautele da osservare sulla verifica delle sue condizioni e sulle forme di pagamento, sorgono tutte le problematiche legate all’aspetto burocratico per portare l’auto in Italia. In questo articolo vediamo quali sono le procedure burocratiche e quali sono i costi per portare una macchina usata dalla Germania in Italia.
Prima di tutto ci sono due situazioni da analizzare, escludendo quella in cui il concessionario si occupa dell’aspetto burocratico al posto nostro: cosa bisogna fare per immatricolare un’auto in provenienza dalla Germania e quali documenti servono per circolare liberamente in Italia con il veicolo.
Documenti
L’auto può essere definita usata se il suo contachilometri segna oltre 6.000 km ed è venduta almeno sei mesi dopo la prima immatricolazione. Il futuro possessore dovrà immatricolarla e iscriverla al Pra. Per prima cosa, bisogna verificare la documentazione tecnica presso la Motorizzazione civile. Chi cercherebbe un’alternativa, potrebbe rivolgersi allo Sportello Telematico dell’automobilista, soluzione che prevede tuttavia costi aggiuntivi. Per gli amanti del fai-da-te, occorrerà immatricolare l’auto usata presso la Motorizzazione civile, dopo di che si avranno a disposizione 60 giorni dal rilascio della carta di circolazione per iscrivere il veicolo al Pra.
Questi sono i documenti richiesti: documento di identità dell’acquirente e quello di acquisto del mezzo. E’ possibile che venga richiesta una traduzione dell’atto. Occorrerà anche una dichiarazione sostitutiva che accerta la residenza e in seguito si dovrà compilare il modello NP2C, qualora sia l’acquirente che iscriverà l’auto al Pra, mentre bisognerà utilizzare il modello NP2D se viene redatto all’atto di vendita e dovrà contenere la firma del venditore con l’autentificazione di un notaio.
Costi
Dopo aver comprato la vostra auto usata in Germania, dovrete sostenere alcuni costi (i primi sono relativi al rilascio delle targhe italiane e all’IPT) che possono variare. I costi fissi invece sono i seguenti:
Diritti Aci: 27 euro
Imposta bollo per iscrizione al Pra: 31 euro
Imposta bollo per il Dipartimento Trasporti Terrestri: 32 euro
Diritti per il DTT: 9 euro
Sono da aggiungere ovviamente i costi che riguardano i singoli versamenti. Ricordiamo inoltre che se vi rivolgete ad un’agenzia o allo Sportello Telematico dell’automobilista, vanno applicate le tariffe di commissione.
Proprietari all’estero
Siete già proprietari di un’auto all’estero e volete portarla in Italia? Dovete prima di tutto accertarvi che la proprietà risulti sulla carta di circolazione straniera. In seguito dovrete effettuare una dichiarazione di proprietà con firma autentica di un notaio o dallo Sportello Telematico dell’automobilista, essere in possesso di una carta di circolazione estera e di una sua copia e presentare la domanda alla Motorizzazione civile tramite modello TT2119. Se la vostra auto è stata immatricolata prima del 31 maggio 2014, dovrete munirvi anche del documento di proprietà originale, il cosiddetto Fahrzeugbrief. Per le auto immatricolate dopo l’1 giugno 2014, basterà una copia dello stesso o dello Zulassungsbescheinigungteil II. Se l’auto è intestata ad una persona giuridica, il legale rappresentante dovrà essere in possesso anche di una dichiarazione sostitutiva attestante la sede.
L’ACQUISTO ON LINE: FARE ATTENZIONE
Facciamo un passo indietro parlando della fase di acquisto. Gli annunci on line possono facilitare molto la ricerca dell’auto preferita, tuttavia è opportuno fare molta attenzione. Innanzitutto la truffa è sempre in agguato, in Italia come in Germania e in tutto il resto del mondo, a questo link trovate alcuni esempi. L’automobile è poi un bene il cui valore è strettamente legato al suo stato di manutenzione. Quindi è fondamentale recarsi fisicamente a vedere l’auto prima di concludere l’acquisto, pagando solo dopo averla controllata.
Inoltre c’è la questione della garanzia: l’auto usata, se acquistata da un venditore professionale, gode di un anno di garanzia, come tutti gli altri beni, e le condizioni effettive del mezzo devono corrispondere a quelle indicate sul contratto di acquisto. Quindi c’è una minima protezione legale in caso di acquisto dal concessionario.
Ma se l’auto viene acquistata da un privato, questa garanzia non esiste, perché la legge europea non la prevede. Quindi ogni rischio è a carico dell’acquirente.
Infine, sui siti di annunci on line. I maggiori hanno sezioni dedicate alle auto provenienti dalla Germania: ebay, autoscout24, mobile.de sono i più noti. Però si deve sempre essere molto cauti.
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