Compro auto usate per esportazione: come funzionano e quali sono i rischi

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Negli ultimi anni si sono moltiplicati i servizi compro auto usate. Si tratta, per dirla in breve, del corrispettivo dei compro oro nel mercato delle auto usate. Chi vive in una grande città avrà sicuramente trovato almeno una volta sul proprio parabrezza un biglietto da visita di qualche servizio compro auto usate.
Questo settore del mercato permette agli automobilisti di guadagnare qualcosa dalla vendita di automobili vecchie e ormai poco appetibili, a volte anche dalla cessione di vetture incidentate e destinate alla rottamazione. Le auto in questione sono poi rivendute in mercati esteri, soprattutto negli ex paesi comunisti dell’Europa dell’est. Proviamo a guardare più da vicino il fenomeno dei compro auto usate per l’esportazione estera, il meccanismo di funzionamento e le criticità ad esso connesse.

Per chi ha un’automobile con qualche danno meccanico oppure molto in là con gli anni, o anche semplicemente con elevato chilometraggio, prendere in considerazione i compro auto usate come sistema per disfarsi del proprio veicolo guadagnandoci qualche soldo è una tentazione molto forte. Ma si tratta davvero di una transazione semplice e sicura? Sì, ma solo a patto di seguire le procedure alla lettera. Vediamo insieme quali.

Valutazione auto
La prima fase quando ci si mette in mano ad un compro auto usate per l’estero ha a che fare con la valutazione del veicolo. Come in tutti i settori, anche nel mondo dei compro auto usate ci sono furbi sempre in agguato che gettano discredito su una maggioranza di operatori onesti e corretti. Bisogna sempre diffidare di chi, soprattutto straniero, è disposto a pagare più del dovuto anche se il veicolo presenta carrozzeria incidentata o danni molto seri al motore: è lì che spesso si può annidare il furbo di turno. Il consiglio è di verificare tramite internet la valutazione standard della propria auto a prezzo di mercato, evitando di cadere in tranelli.
Se poi il compratore è onesto e il vostro veicolo è ridotto a un vero rottame, vi proporrà una cessione a titolo gratuito. Non ci guadagnerete nulla, ma almeno avrete risparmiato i soldi della demolizione e smetterete di pagare il bollo su un veicolo inutilizzabile.

Procedura burocratica
La procedura burocratica prevede che il venditore dell’auto si rechi il prima possibile presso un’agenzia convenzionata insieme al compratore portando la targa del veicolo per firmare le carte necessarie per la compravendita: libretto di circolazione, certificato di proprietà e fotocopia del documento di trasporto se il veicolo è ancora da re-immatricolare: un altro dei pericoli che si annidano nella cessione ai compro auto usate per l’estero è che questi compratori vadano in giro per la città con la macchina ancora registrata al precedente proprietario, che in caso di incidente passerebbe guai molto seri.
Come ovviare a questo rischio è presto detto: se il veicolo è guasto ed è impossibilitato a muoversi nessun problema, verrà ritirato gratuitamente presso il vostro domicilio e nessuno riuscirà ad andarci in giro per far danni. Se invece la vostra auto può muoversi, date appuntamento per la valutazione al compro auto usate direttamente davanti all’agenzia che si occupa del disbrigo pratiche, in modo tale che possiate consegnare la targa immediatamente così da essere sicuri di perdere ogni diritto e ogni onere relativo al veicolo.
Diffidate assolutamente di chi promette di prendere in carico la vostra vettura per poi rispedirvi i documenti soltanto in un secondo momento: la truffa è sempre dietro l’angolo. Alcuni rilasciano delle ricevute con su scritte formule del tipo “Io sottoscritto Tizio prendo in carico il veicolo con targa XXXXXX dal signor Caio”. Ebbene, a livello legale questi foglietti sono carta straccia e nella malaugurata ipotesi nella quale il signor Tizio dovesse investire un ciclista con la vostra auto prima che ne abbiate correttamente disconosciuto la proprietà, a passare i guai sareste voi.
Naturalmente bisogna prestare attenzione anche al pagamento quando si tratta con i compro auto usate per l’estero: prima di qualsiasi operazione di passaggio di proprietà bisogna avere la certezza di aver incassato quanto pattuito, prestando attenzione in particolare alle modalità di pagamento. Occhio soprattutto agli assegni circolari, il mezzo idoneo in caso di un raggiro: rifiutate in caso il compratore voglia portarlo di venerdì nel tardo pomeriggio, quando diventa praticamente impossibile accertarsi della copertura dell’assegno.

Demolizione per l’estero
L’ultima fase del compro auto usate per l’estero è quella della demolizione, dove la vostra vecchia automobile viene ‘radiata’, come si dice in gergo tecnico, ossia portata in un nuovo Paese dove viene reimmessa in circolazione dopo essere stata opportunamente sistemata. L’ultima fase prevede la consegna di un nuovo libretto per coloro che si sono rivolti al compro auto usate, e la procedura è completa.

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