Il pari a reti inviolate di questa mattina tra Lecce e Spezia manda la Cremonese in Serie B. I Grigiorossi tornano nella serie cadetta dopo un anno di A.
Lo 0-0 del Via del Mare tra Lecce e Spezia manda una Cremonese già con un piede in Serie B dopo la sconfitta contro il Bologna di ieri matematicamente nella serie cadetta. Retrocessione per i lombardi dopo appena un anno di A i lombardi. Adesso è corsa a tre per la salvezza. La Salernitana festeggia la permanenza in Serie A dopo la sconfitta del Verona contro l’Atalanta. Tutto si deciderà nelle ultime due giornate di campionato, con solo sei punti in palio. La Cremonese è la seconda squadra retrocessa dopo la Sampdoria. Dura era stata alla sconfitta di ieri la risposta del tecnico Ballardini, che a fine gara aveva parlato di una prova umiliante dei suoi: “Giusto andare in B“.
La vittoria dell’Atalanta sul Verona ha regalato la permanenza in Serie A matematica alla Salernitana, il pari senza reti del Via del Mare tra Lecce e Spezia invece ha mandato la Cremonese in Serie B.
Perdere sarebbe stato sinonimo di tracollo, vittoria probabilmente di uscita dalle sabbie mobili, ma ne i salentini ne i liguri sono riusciti a portare a casa i tre punti. Il risultato penalizza dunque la Cremonese, quinta squadra lombarda della nostra Serie A, che dopo un anno di massima competizione nazionale ritorna in Serie B.
Una sfida salvezza, quella tra Lecce e Spezia, dalle pochissime emozioni. I pugliesi infatti a 33 punti, rimangono a 3 lunghezze dalla terzultima Verona, mentre lo Spezia sale a 31, rimanendo ancora in vantaggio rispetto ai veneti. Le due compagini si sono accontentate, certamente, ma il pari serve senza dubbio più al Lecce, che adesso con una vittoria festeggerebbe un’insperata permanenza in Serie A. Una tensione, nella sfida delle 12:30 tra gli amici Marco Baroni e Leonardo Semplici di grande tensione, che termina con due soli tiri in porta e con i liguri che conducono il gioco. Proprio lo Spezia, che sfiora un vantaggio che sarebbe stato a quel punto clamoroso nel finale, adesso avrà il calendario più ostico, tra Torino in casa e Roma in trasferta. Il Lecce dovrà andare invece a Monza, poi chiuderà in casa contro il Bologna. Il Verona invece, terzultima a quota 30 punti, affronterà un Empoli matematicamente salvo, poi dovrà vedersela con il Milan al Meazza.
Incastri da ultime giornate, tra inferno e paradiso. Sono queste le partite e i punti più pesanti del campionato, con un posto per la serie cadetta ancora ad attendere una sola tra Verona, appunto, Lecce e Spezia. Le due ultime appena incontratesi hanno deciso di non farsi del male a vicenda, nel più classico degli zero a zero. Fuori dalla lotta Empoli a quota 39, Salernitana 38, mentre Cremonese e Sampdoria (le prime due matematicamente retrocesse) ed Empoli.
Una stagione complicata per la società di Giovanni Arvedi, che ieri ha subito un vero tracollo contro il Bologna in casa, perdendo addirittura per 1 rete a 5 contro gli emiliani. Già ieri in effetti si era parlato di retrocessione a un passo per i grigiorossi, che si sono dimostrati ancora non al livello della Serie A tecnicamente. Lo ha detto lo stesso allenatore dei grigiorossi, il quale a fine gara è intervenuto duramente dopo la batosta subita da Arnautovic e compagni.
Davide Ballarrdini parla di lezione di calcio subita dal Bologna, con una Cremonese “confusa in tutti i reparti” che ha meritato la sconfitta così come di andare in serie B. Quello che è mancato, secondo il tecnico specializzato in subentri e in salvezze in extremis, sarebbe stato l’atteggiamento giusto alla sua squadra.
Una manita che brucia, anche se visti i 24 punti della Cremonese, per salvarsi i grigiorossi avrebbero dovuto compiere una vera e propria impresa nelle ultime tre giornate, sperando in una combinazione di risultati piuttosto improbabili.
C’è in ogni caso grande rammarico, vista la speranza matematica fino a ieri ancora viva, per riuscire a salvarsi: “Se in partite di questo tipo non fai vedere qualcosa di più vuol dire che non sei all’altezza. Avevamo ancora qualche speranza e invece siamo stati passivi”. Un Davide Semplici che stavolta, come gli hanno fatto notare diversi giornalisti in conferenza stampa post-match, è rimasto più a lungo del solito infossato nella sua panchina, quasi rassegnato, durante gli attimi confusione iniziale della sua squadra: “Non siamo stati rabbiosi, con la palla facevamo caos. Nella fase difensiva non abbiamo mai dato fastidio all’avversario. C’è stato disappunto“.
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…
Il riscaldamento a pavimento è una delle soluzioni più moderne e apprezzate per il comfort…