Con l’attuale diminuzione del cromosoma Y rischiamo l’estinzione

Sembra proprio attraverso alcuni studi fatti ultimamente, che il cromosoma Y relativo al genere maschile stia svanendo lentamente. Senza di esso ovviamente il rischio di estinzione aumenta vertiginosamente e si è ora in cerca di un sostituto al gene maschile. Il cromosoma Y infatti, perde 5 geni ogni milione di anni e continuando in questa traiettoria di certo sparirà del tutto. In questo modo quindi perderemo il maschio e così, la nostra possibilità di riprodursi e quindi di esistere. Sembra però che ci sia una speranza.

cromosomi
cromosomi- Nanopress.it

L’essere umano così come la maggior parte dei mammiferi presenti sulla terra, presentano due tipi di cromosomi sessuali, che determinano il sesso del nuovo nato. Parliamo pertanto dei cromosomi X ed Y, ma sembra che quest’ultimo, che sta svanendo lentamente, siamo in pericolo.

Se così fosse la nostra esistenza sarebbe a rischio, in quanto senza l’essere maschio non è possibile riprodursi. A quanto pare però, a seguito di svariate ricerche ed analisi potrebbe esserci una speranza. Vediamo insieme cosa hanno scoperto i ricercatori.

I due tipi di cromosomi

La maggior parte dei mammiferi presenta due tipi di cromosomi sessuali, X ed Y. Se si nasce con la combinazione XX, il nuovo nato sarà una femmina, mentre se si avrà la combinazione XY si nasce maschi.  Sembra però che il cromosoma Y, essendo più piccolo rispetto a quello X, stia svanendo lentamente. 

cromosoma y
cromosoma y – Nanopress.it

A quanto pare questo cromosoma sta subendo un processo di degenerazione, perdendo così 5 geni per ogni milione di anni. Secondo i ricercatori un tempo i due geni erano uguali, ma adesso la situazione totalmente diversa. A seguito di un semplice calcolo matematico si è arrivati alla possibilità che in 11 milioni di anni il cromosoma Y potrebbe sparire del tutto.

in questo modo svanirebbe anche il formarsi del Gene SRY, che a quanto pare attiva il percorso genetico che si trova alla base della nascita di un maschio. Il tutto viene comunque avviato dal gene SOX9. Per rendere tutto molto più semplice basta dire che stiamo andando incontro all’estinzione, perché per poterci riprodurre è necessario avere un maschio e una femmina.

Pertanto, se il destino scritto del Gene Y non cambierà, non potremmo più riproduci e andremo così verso un estinzione certa.

Rischiamo l’estinzione?

La risposta non è così semplice. Ci sono stati altri casi in natura dove alcuni animali hanno perduto il cromosoma Y. Stiamo parlando del caso specifico delle arvicole talpa,  che si trovano in Europa orientale. Questa specie infatti durante la sua evoluzione ha perso il cromosoma Y rischiando così l’estinzione. Questo però non è accaduto e la motivazione è affascinante.

Sembra infatti che il cromosoma Y sia mutato in un altro cromosoma e che invece il cromosoma X si sia mantenuto nel tempo. Per questo motivo si sono potuti riprodurre evitando così l’estinzione. Si sta infatti studiando se sia possibile attuare lo stesso modello anche per l’essere umano,  dato che i numeri parlano molto chiaro e la diminuzione del cromosoma Y è preoccupante.

Gli studi ssl cromosoma Y

È stato portato avanti nel tempo uno studio pubblicato su PNAS e coordinato con il professor Asato Kuroiwa. Il professore del dipartimento di biologia dell’università di Hokkaido, avrebbe infatti scoperto un importante elemento. Sembra infatti che ci sia una piccola differenza genetica tra maschi e femmine nel cromosoma 3.  

A quanto pare ha trovato un frammento solo nei soggetti maschi all’interno del proprio DNA. Secondo diversi studi è proprio questo l’elemento di svolta, in quanto permette alla specie di continuare ad esistere. Essendo  l’essere umano differente dagli altri animali, non sarà possibile riprodursi per partenogenesi (senza fecondazione da parte dell’uomo). 

Sembra pertanto ovvio che senza una mutazione del cromosoma y la nostra estinzione è destinata ad avvenire.  Purtroppo non è solo questo a preoccupare gli scienziati, infatti nell’ultimo decennio è stata registrata una pericolosa diminuzione degli spermatozoi. La situazione è quindi preoccupante ma solo il tempo e la ricerca potranno dare solide risposte a questa problematica.

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