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Polemica di dubbio gusto quella lanciata dall’AIART sulla presenza di Platinette e Conchita Wurst a Sanremo 2015. Secondo questa associazione di spettatori di matrice cattolica, i due artisti non sarebbero adatti a uno spettacolo come il Festival della Canzone Italiana, nato ‘come programma per tutta la famiglia‘ e per far ‘conoscere differenti generi musicali‘, ma che negli ultimi anni avrebbe invece dato troppo spazio alla ‘ideologia gender e al solito, stucchevole, gossip‘.
‘Anche quest’anno abbiamo ricevuto moltissime segnalazioni di protesta relative all’imminente Festival di Sanremo‘, recita una nota ufficiale a firma di Luca Borgomeo, presidente dell’AIART, ‘La decisione d’invitare tra gli ospiti la drag queen Conchita Wurst che riceverà un lauto compenso, si parla di 120.000 euro, dimostra per l’ennesima volta come la RAI, anziché investire sulla qualità delle canzoni in gara e su una struttura della trasmissione più agile, si ostini a sperperare denaro pubblico, proprio nei tempi in cui gli utenti vengono invitati a rinnovare il pagamento del canone, con ospiti di dubbia qualità‘. Ma forse il signor Borgomeo dimentica che Conchita Wurst non è soltanto una drag queen, ma è anche, anzi soprattutto, una cantante dalle notevoli doti vocali, già vincitrice dell’Eurovision Song Contest 2014…
Il duro comunicato dell’AIART continua spostando le sue attenzioni su Mauro Coruzzi in arte Platinette, in gara nella sezione Big in coppia con Grazia Di Michele: ‘Se a questo si aggiunge la presenza in gara di Mauro Coruzzi, conosciuto al pubblico come Platinette, che ha già dichiarato che una sera si presenterà vestito da uomo e una sera da donna, con ‘sorpresa finale’ nel caso del passaggio in finale, si ha l’impressione che l’azienda di Stato abbia dimenticato che il festival è nato come programma per tutta la famiglia: un tempo lontano, quando il festival faceva conoscere differenti generi musicali. Ora, purtroppo, soltanto l’ideologia gender e il solito, stucchevole, gossip!‘.
La RAI ha prontamente risposto alle accuse del Borgomeo precisando che il compenso di Conchita Wurst è di soli 12.000 euro e non di 120.000 come azzardato nella nota stampa dell’AIART. In ogni caso, a prescindere dalle cifre, la polemica ci sembra dell’AIART ci sembra del tutto pretestuosa oltre che anacronistica, anche perché la drag queen austriaca è solo una dei tantissimi ospiti di Sanremo 2015 (a quanto pare tutti rigorosamente etero, così i benpensanti possono godersi in santa pace il Festival) mentre Mauro Coruzzi/Platinette è da anni un personaggio popolarissimo della TV italiana senza che la sua presenza abbia mai infastidito qualcuno.
Chiudiamo ricordando che l’associazione spettatori AIART, acronimo di Associazione Italiana Ascoltatori Radio e Televisione, è una onlus fondata nel 1954 per iniziativa dell’Azione Cattolica, che ha come finalità primaria l’affermazione, nel campo della comunicazione, delle dignità e dei diritti delle persone, della famiglia e della gioventù.
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