Disponile ora il tanto atteso e allo stesso tempo temuto concorso per la magistratura. Attualmente le adesioni sono molto numerose, al contrario i posti disponibili sono solo 500. Gli aspiranti magistrati dovranno quindi rimboccarsi le maniche.
Oggi si è svolta la prima delle tre prove scritte che gli aspiranti magistrati dovranno affrontare per ottenere il titolo. Circa 6.524 le adesioni al concorso, al contrario i posti disponibili in tutta la penisola sono solo 500. Le tre prove si baseranno su tre caposaldi del diritto: diritto penale, diritto civile e diritto amministrativo.
Accedere alla magistratura è un obiettivo molto comune e ambito dagli studenti di giurisprudenza, i quali attendono il concorso per anni. Ovviamente accedere al titolo non è semplice ed è necessario al contrario essere in possesso di una serie di requisiti.
Tra questi è sicuramente necessario il titolo di laurea accompagnato o da un diploma SSPL, oppure da un dottorato di ricerca, dall’abilitazione per l’esercizio della professione forense o dalla conclusione con esito positivo di una stage presso gli uffici giudiziari.
L’esame è caratterizzato da tre prove scritte, consistenti in elaborati su tre diversi ambiti del diritto. Quello penale, quello amministrativo e quello civile. E poi vi è anche una prova orale, basata su un colloquio che comprenderà molti ambiti della giurisprudenza e anche una parte in cui si dovrà colloquiare in una lingua straniera a propria scelta come inglese, francese e spagnolo.
Secondo il regolamento del concorso per la magistratura, i candidati hanno a disposizione 5 ore per concludere la prova, a partire dalla dettatura della traccia. Fatta eccezione per le persone disabili, alle quali è stato concesso più tempo dal Consiglio Superiore della Magistratura.
Come in qualsiasi concorso pubblico è ovviamente vietato introdurre in aula qualsiasi tipo di borsa o zainetto, appunti, foglietti libri e cose del genere.
La ministra della giustizia Marta Cartabia, ha espresso delle considerazioni nei confronti dei nuovi aspiranti magistrati.
“La magistratura e il paese intero attendono la competenza, le fresche energie, l’entusiasmo e la passione dei più giovani”.
Così ha esordito Cartabia nel suo discorso. Ha poi continuano affermando che la giustizia è un elemento essenziale di ogni paese civile e che dunque i nuovi magistrati, in collaborazione con coloro che posseggono maggiore esperienza, svolgeranno un ruolo essenziale per il sistema italiano, contribuendo a modellare le nuove riforme che stanno caratterizzando la giustizia italiana in questo periodo.
Ha poi concluso augurando ad ogni futuro magistrato di riuscire ad incrementare, attraverso il proprio lavoro, la fiducia che ogni singolo cittadino deve nutrire per il sistema di giustizia italiano.
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