Al concorso per insegnanti bandito il 26 febbraio scorso hanno partecipato 165.578 che sperano di potersi aggiudicare uno dei 63.712 posti disponibili nelle scuole italiane. Al totale delle iscrizioni al Concorsone 2016 si aggiungono anche le domande di coloro che hanno presentato ricorso al Tribunale amministrativo. Sono infatti centinaia gli esclusi (tra dottori di ricerca, diplomati magistrali a indirizzo linguistico e neolaureati) che sono stati integrati dal Tar del Lazio con un provvedimento d’urgenza. Ricordiamo che i bandi di concorso, che si svolge su base regionale, sono tre: uno per i docenti della scuola d’infanzia e primaria, uno per la scuola secondaria di primo e secondo grado e un terzo per il sostegno.
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In testa alla classifica delle regioni che hanno presentato più domande ci sono la Campania (24.125), la Lombardia (22.630), la Sicilia (17.725) e il Lazio (16.191). L’85 per cento delle richieste arriva da donne, l’età media è di 38,6 anni.
La prova scrittaLa data della prova scritta (della durata di 150 minuti, con sei quesiti a risposta aperta e due chiuse in lingua straniera) verrà resa nota il 12 aprile sulla Gazzetta Ufficiale. Gli esami si svolgeranno, comunque, a partire dalla fine del mese di aprile. Gli aspiranti docenti che la supereranno potranno proseguire con l’orale.
”Continua l’impegno di questo governo per portare qualità, stabilità ed energie nuove nella scuola – ha commentato il ministro Stefania Giannini – L’alta adesione al concorso e la numerosa presenza di giovani dimostrano che siamo sulla strada giusta. Dopo anni di mancate risposte sul tema del precariato storico e di concorsi che si sono svolti a singhiozzo, stiamo cercando di riportare il Paese alla normalità: con la Buona scuola prevediamo bandi ogni tre anni e certezze sui tempi di selezione per l’ingresso nella scuola”.
I ricorsiIl concorsone scuola 2016 atteso tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate sarà caratterizzato da un ricorso collettivo annunciato da Codacons, dopo i migliaia di ricorsi (alcuni sindacati hanno parlato di almeno ventimila domande presentate al Tar) dei docenti non abilitati che dovranno aspettare il prossimo 21 aprile per veder discussa la loro posizione.
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