Nonostante il maltempo che si sta abbattendo sull’Italia in questi giorni, l’estate è oramai alle porte. Presto, dunque, le alte temperature inizieranno a farsi sentire, si spera. Coloro i quali dispongono di determinate tipologie di condizionatori, però, presto saranno obbligati a sostituirli: ecco perché cambia tutto.
La stagione invernale, quest’anno, sembra proprio non voler lasciare spazio all’estate, ma terminata l’ondata di instabilità che sta attualmente attraversando l’Italia, il sole e il caldo dovrebbero finalmente prevalere sul cielo nuvoloso e le basse temperature.
In fondo, come si suol dire, “dopo ogni tempesta esce sempre il sole.” Giornate trascorse in spiaggia, vacanze e lunghe chiacchierate all’aria aperta in compagnia degli amici sono solo alcune delle cose che caratterizzano la bella stagione. E tutto ciò è accompagnato da un’unica e inevitabile costante: il caldo.
Ebbene sì: non è di certo una novità che le alte temperature siano il tratto più distintivo dell’estate, ed è proprio questo che ci piace. Sopportarle, però, non è sempre così facile, ed è proprio per questo motivo che, a questo punto, entrano in gioco i condizionatori.
Oramai, quasi tutti ne posseggono uno nella propria dimora, così come sono sempre presenti anche nei luoghi di lavoro quali uffici, negozi e aziende. A tale riguardo, però, sembra che tutto stia per cambiare.
Nonostante le trattative siano ancora in corso, il Parlamento europeo ha già varato delle nuove linee guida per ciò che concerne l’emergenza ambientale che riguardano anche i climatizzatori: alcuni modelli, infatti, già a partire dal prossimo anno, potrebbero essere da sostituire. Ecco, a tal proposito, tutto quello che c’è da sapere.
Tutti noi siamo a conoscenza di quanto sia drastica, da alcuni anni a questa parte, la condizione climatica del nostro pianeta. Non possiamo permettere che la Terra si surriscaldi ulteriormente, motivo per il quale è necessario prendere alla svelta dei provvedimenti.
Il Parlamento europeo è a lavoro da molto tempo per cercare di trovare una soluzione al problema, ed è per questo che, lo scorso 30 marzo, la commissione ha dato il benestare a favore del cosiddetto “Green deal“, anche se le trattative, a riguardo, non sono ancora terminate. Il piano prevede, tra le altre cose, l’abolizione degli F-gas.
Fanno parte di questa categoria anche gli idrofluorocarburi, ovvero, come indica il nome stesso, gas composti da idrogeno, fluoro e carbonio in grado di impattare negativamente sulla temperatura del pianeta. L’inizio del processo di eliminazione di tale sostanza partirà già nel 2024. Ma che cosa c’entrano con tutto ciò i condizionatori?
Intervenire sulla propagazione degli F-gas, ovviamente, vuol dire eliminare o modificare tutto ciò per cui, ad oggi, vengono utilizzati, tra cui vi sono anche i sistemi di raffreddamento dell’aria.
Per questo, il Parlamento europeo ha deciso che a partire dal 2024 non sarà più concesso effettuare né assistenza né interventi di manutenzione sui modelli di condizionatori che fanno uso di tale sostanza. In questo modo, tutti coloro i quali ne posseggono, saranno presto obbligati a sostituirlo.
Il piano, dunque, è quello di utilizzare dei sistemi di raffreddamento che non comprendano la presenza di sostanze dannose per la temperatura della Terra, ma le associazioni italiane che si occupano di tale comparto hanno già espresso la loro preoccupazione.
Queste ultime, infatti, sostengono che la causa sia più che nobile, ma che le tempistiche siano troppo strette sia per trovare un’alternativa valida, ma più sostenibile, agli F-gas, sia per formare adeguatamente tutti i tecnici riguardo ai nuovi possibili sistemi.
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