In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani indetta dalle Nazioni Unite, il 27 giugno si terrà una Conferenza Onu in Portogallo per discutere dei disagi che affliggono l’ambiente marino.
La Giornata Mondiale degli Oceani cade annualmente l’8 di giugno, da quando essa fu ideata nel 1992 dal The Ocean Project e dal World Ocean Network. Quest’anno lo slogan scelto per la trentesima Conferenza Onu sugli Oceani sarà “Rivitalizzazione“, in quanto si discuterà dei danni che l’essere umano continua a recare alla vita marina, cercando una soluzione per migliorare l’approccio verso il nostro pianeta. Il congresso si svolgerà a Lisbona dal 27 giugno al 1 luglio.
Secondo i dati riportati dalle Nazioni Unite, sono circa 680 milioni le persone ad abitare le zone delle basse costiere, ed entro il 2050 dovrebbero arrivare addirittura al miliardo. Di conseguenza gli oceani accanto ai territori abitati tendono ad immagazzinare una notevole quantità di gas serra, il quale porta innumerevoli conseguenze negative al nostro pianeta.
Tra queste l’aumento della temperatura terrestre, lo scioglimento dei ghiacciai e con esso l’innalzamento dei mari.
E’ stato stabilito che l’80% dell’inquinamento che si deposita sui fondali marini, ha origine sulla terra ferma. L’Onu esorta un intervento urgente in difesa della fauna marina, con lo scopo di riuscire ad affrontare il drastico cambiamento climatico a cui stiamo assistendo con i nostri occhi.
Come se non bastasse negli ultimi decenni il calore degli oceani ha toccato livelli mai visti dagli anni ’60, influenzando dunque i sistemi meteorologici e causando un’intensità maggiore dei fenomeni atmosferici quali tempeste, uragani e violente precipitazioni.
Molte ricerche confermano che nel giro di circa trent’anni, la distesa d’acqua che ricopre il nostro pianeta sarà invasa dalla plastica, prendendo il posto dei pesci che ora abitano i mari. La produzione di celluloide è aumentata di venti volte dal 1964, raggiungendo un valore di 314.000 tonnellate negli ultimi anni.
Dal 24 al 26 giugno la medesima conferenza propone una piattaforma online dedicata ai ragazzi, chiamata “Gioventù e Innovazione“, la quale ha lo scopo di incentivare gli imprenditori e gli innovatori in erba a portare avanti i loro progetti.
Alla Conferenza Onu 2022 vediamo infatti spiccare in primo piano il ruolo dei giovani, fondamentale per portare avanti in maniera sostenibile la cosiddetta economia blu. Ad essi verrà offerta una formazione professionale ed un contatto diretto con mentori specifici, investitori e funzionari governativi.
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