Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha tenuto la sua prima conferenza stampa da quando si è insediato alla Casa Bianca. Ha parlato di Covid, effetti della pandemia e campagna vaccinale, ma anche di politica estera di cosa farà alla fine del sua mandato.
Il suo obiettivo era quello di riuscire a somministrare 100 milioni di dosi entro i primi 100 giorni del suo mandato: visto che l’obiettivo è stato raggiunto con 42 giorni di anticipo, ha annunciato che ora entro la medesima data, le dosi dovranno essere il doppio, 200 milioni. Numeri importanti che vogliono sottolineare la maggior forza degli USA anche in campo sanitario.
Prima la popolazione sarà immune e prima ripartirà la macchina economica, principale preoccupazione di tutti i paesi. Biden ha spiegato che le stime per il 2021 parlano di una crescita del 6%: un segnale positivo, ma c’è ancora moltissimo da fare, soprattutto per contrastare la disoccupazione nel paese.
Joe Biden e la politica estera
Il presidente Biden ha parlato durante la conferenza stampa anche di Afghanistan, Cina e Corea del Nord.
In merito al ritiro delle truppe americane in Medioriente entro il primo maggio ha spiegato che è molto difficile, ma l’intenzione è comunque quella di farlo entro breve: “Lasceremo l’Afghanistan, la domanda è quando, ma la mia intenzione è non stare ancora tanto. Non posso immaginare le nostre truppe lì ancora nel 2022“.
Per quanto riguarda la Cina, ha spiegato di conoscere Xi Jinping, una persona intelligente seppur non democratica, e con il quale ha avuto un dialogo diretto: l’intenzione è quella di non arrivare allo scontro ma di mantenere una concorrenza leale.
La Corea del Nord ha lanciato due missili verso il Giappone: nuove tensioni in arrivo? Biden ha dichiarato: “Ci stiamo consultando con alleati e partner: ci sarà una risposta se Pyongyang sceglierà un’escalation. Ma sono pronto anche a qualche forma di diplomazia, a condizione di una denuclearizzazione“.
Al lavoro per problemi migranti e armi
Joe Biden dunque ha fatto capire di essere propenso alla ricerca di equilibrio e dialogo con tutti i paesi “avversari” ma di essere pronto a reagire in caso di attacchi o scorrettezze.
Per quanto riguarda la questione immigrati, ha spiegato che chi è arrivato illegalmente è già stato espulso dagli Stati Uniti. Ha dichiarato: “sono stato eletto per risolvere problemi. L’immigrazione e il controllo delle armi da fuoco sono problemi di lungo termine che inizio ad affrontare“. Parole diametralmente opposte a quelle del suo predecessore, al quale non ha mancato di mandare una frecciatina: lui non volterà le spalle ai bambini migranti, nessuna amministrazione lo farebbe, eccetto quella Trump.
E il 2024?
Dopo una campagna elettorale agguerritissima, votazioni messe in dubbio, elezione nel bel mezzo di una pandemia e di una crisi globale non indifferente, Biden sarebbe pronto a ricandidarsi alle prossime elezioni del 2024?
Ebbene sì: insieme alla sua vice, Kamala Harris, si ricandiderà per un secondo mandato.