La riscossione del canone RAI con la bolletta dell’elettricità rimane confermato per l’anno 2023, a comunicarlo una nota del Ministero dell’Economia.
Da Luglio 2016 il canone RAI viene pagato nella bolletta dell’elettricità, l’Unione Europea aveva però chiesto al precedente governo di trovare una soluzione alternativa per la riscossione, soluzione che al momento non sembra esserci. Anzi il Ministero dell’Economia ha confermato con un comunicato che la riscossione del canone avverrà anche per il 2023 attraverso la bolletta dell’elettricità, non tutti ne sono contenti, sindacati RAI compresi.
Con la legge di stabilità 2016 sotto il Governo Renzi e con partenza dallo scorso Luglio 2016, il canone RAI è entrato a far parte delle bollette dell’elettricità, ciò vuol dire che veniva e viene riscosso attraverso questo mezzo.
Secondo quanto però è stato stabilito dall’Unione Europea non è possibile imporre agli italiani il canone RAI in bolletta, trattandosi di un onere improprio e completamente diverso da quelli previsti per i costi di energia. Quindi l’Ue ha chiesto all’Italia e in particolare al precedente governo di trovare una soluzione alternativa per la riscossione del canone.
Il canone RAI perciò non dovrebbe più essere pagato nelle bollette dell’elettricità ma un comunicato del Ministero dell’Economia smentisce le possibili voci su una modalità alternativa prevista nel 2023. Anzi conferma che anche tutto l’anno prossimo il canone RAI sarà presente direttamente nelle bollette della luce degli italiani.
Secondo quanto riportato nella nota, Agcm aveva richiesto che il pagamento fosse trasparente in bolletta e ben visibile agli utenti finali, un requisito che ad oggi sembra essere soddisfatto. Ciò sta a significare che al momento non c’è al vaglio nessuno studio alternativo per scindere i due pagamenti e trovare un metodo alternativo per la riscossione del canone.
A non essere contenti di questo risultato sono anche i sindacati RAI che chiedono l’intervento immediato del Governo con una lettera indirizzata direttamente a Giancarlo Giorgetti e firmata dalle più influenti sigle sindacali.
Secondo quanto si evince dalla lettera il precedente governo esecutivo aveva già determinato con una specifica delibera che la riscossione del canone in bolletta era da ritenersi tra gli oneri impropri e che quindi la sua permanenza sulla bolletta della luce non era possibile, e non doveva più essere consentita da gennaio 2023.
Secondo i sindacati RAI la decisione di riconfermare il canone RAI nella bolletta della luce anche per il prossimo 2023 porta ad una totale incertezza. Dal momento che tale decisione può portare ad un grande impatto sul futuro della RAI e in particolare sulle possibilità e le modalità di finanziamento del Servizio Pubblico Radiotelevisivo.
È stato perciò richiesto un incontro diretto proprio con Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze dell’Italia, per poter presentare ogni preoccupazione e per poter dimostrare la fondatezza di tali preoccupazioni nella speranza di avere un intervento immediato e garantire perciò la sostenibilità finanziaria alla RAI.
Riuscendo a perseguire le indicazioni dell’Unione Europea scindendo il canone RAI dalla bolletta dell’elettricità degli italiani.
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