Confindustria, Vincenzo Boccia: ‘La nostra economia è ripartita ma non è in ripresa’

Assemblea Confindustria

La nomina ufficiale del nuovo presidente di Confindustria, il salernitano Vincenzo Boccia, è arrivata ieri ma già le parole del neoeletto, fanno riflettere. “La nostra economia è senza dubbio ripartita ma non è in ripresa” ha scritto Boccia nella sua relazione all’assemblea. Il nuovo presidente lancia una sfida all’Italia: “L’ industria del futuro richiede dimensioni adeguate, per questo dobbiamo crescere. Piccolo non è bello in sé ma è solo una fase della vita dell’impresa. Si nasce piccoli per diventare grandi”.

Le parole di Vincenzo Boccia non sono incoraggianti: “È una risalita modesta, deludente, che non ci porterà in tempo brevi ai livelli pre-recessione. Le conseguenze della doppia caduta della domanda e delle attività produttive sono ancora molto profonde”. Nonostante tutto, il salernitano difende l’operato del Paese: “Se oggi la politica di bilancio in tutta Europa non è più restrittiva, lo si deve all’azione dei governi italiani, soprattutto quello in carica”.
“Con il debito non si costruisce una crescita duratura. Ma nemmeno vanno bene politiche di austerità che assomigliano a un accanimento terapeutico” aggiunge il nuovo presidente di Confindustria.
“Chiediamo di spostare il carico fiscale alleggerendo quello sul lavoro e sulle imprese e aumentando quello sulle cose” ha detto Boccia che spiega, “serve una politica di detassazione e decontribuzione strutturale. Le relazioni industriali devono contribuire in maniera decisiva alla crescita della ricchezza e del benessere delle imprese e delle persone. Devono diventare rapporti tra soggetti consapevoli che condividono gli obiettivi di sviluppo aziendale”.
Il presidente di Confindustria interviene anche sul referendum costituzionale: “Confindustria si batte sin dal 2010 per superare il bicameralismo perfetto e riformare il Titolo V della costituzione. Con soddisfazione, oggi, vediamo che questo traguardo è a portata di mano” e chiarisce: “La nostra posizione e le conseguenti azioni sul referendum verranno decise nel Consiglio generale convocato per il 23 giugno”.

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