La guerra in Ucraina, purtroppo, continua senza sosta, incessantemente. La Russia, dal suo fronte, inizia ad esaurire i suoi missili però le scorte in quel di Mosca consentono di attaccare ancora lo stato di Zelensky.
Da febbraio ad oggi, da quasi 10 mesi, l’Ucraina è presa di mira dai missili dei militari russi. Fonti certe hanno dichiarato che Mosca non ha ancora consumato le sue risorse, ancora disponibili per nuovi attacchi, ma la produzione inizia a scarseggiare.
La Russia e i missili in esaurimento
È proprio vero l’antico proverbio “a Natale si è tutti più buoni”; pare che la Russia abbia preso alla lettera questa frase dato che da fonti certe pare abbiano comunicato che in quel di Mosca nonostante non si siano consumato le risorse per nuovi scontri inizia però, a scarseggiare la produzione dei missili. Proprio durante il periodo delle festività natalizie.
Una notizia che fa ben sperare per la popolazione ucraina, sotto assedio e bombardata incessantemente dal 24 febbraio, data inizio del conflitto.
“la scorta di armi ad alta precisione nella Federazione Russa è già in fase di esaurimento. TUTTAVIA HANNO DECISO DI ANDARE FINO IN FONDO”.
Queste le parole di Kyrylo Budanov, capo della direzione dell’intelligence di Kiev scritte sul gruppo Telegram.
La produzione barcolla ma non molla
Secondo quanto affermato dal capo della direzione dell’intelligence, Kyrylo Budanov, i militari di Putin continuano ancora a bombardare i paesi dell’Ucraina nonostante la produzione missilistica inizi a scarseggiare; pare che la Russia continui ancora a costruirli però molto a rilento in proporzione all’uso che ne fanno.
Il New York Times, ha scritto che alcuni dei mezzi balistici utilizzati dalla Federazione Russa sono stati prodotti non prima del mese di ottobre, quindi piuttosto recenti.
Il fatto che la Russia abbia continuato a produrre missili guidati avanzati, pare dimostrare di aver trovato il modo di acquisire semiconduttori e materiale simile nonostante le sanzioni”
Questo quanto si legge nell’articolo del noto quotidiano americano aggiungendo che la Russia poteva essere già in possesso delle armature prima che il conflitto iniziasse. Nel frattempo, in un post condiviso su twitter dal giornalista Dan Sabbagh, sembrerebbe che Mosca avrebbe terminato le scorte da quasi tre settimane circa.
La Russia, pertanto, rimane in attesa di nuovi rifornimenti, per poter continuare a sparare incessantemente all’Ucraina. Un conflitto che sembra non avere fine e che le forze armate di Putin sembrano non voler gettare le proprie armi per nemmeno un secondo.