Il congedo parentale è un periodo che consente ai genitori di astenersi dal lavoro e di prendersi cura dei propri figli. Ecco come funziona e come richiederlo all’Inps.
Il congedo parentale è una misura a cui ricorrono i genitori che desiderano prendersi cura del proprio bambino nei primissimi anni di vita, in modo tale da soddisfare i bisogni relazionali e di affetto. Grazie al congedo parentale il padre o la madre possono assentarsi dal lavoro e possono provvedere alla cura della prole. Uno o entrambi i genitori possono contestualmente astenersi dal lavoro e fruire della misura concessa. Scopriamo in questa guida chi può richiedere il congedo parentale e come funziona.
Questo strumento è concesso a tutti i genitori lavoratori che abbiano figli di età inferiore ai dodici anni per un arco di tempo complessivo non eccedente ai 10 mesi, che possono essere elevati a 11 mesi, nel caso in cui un padre si astenga la posto di lavoro per un arco di tempo trimestrale.
Il congedo parentale spetta a tutti i lavoratori assunti con contratto di lavoro dipendente, inclusi i lavoratori ex Ipsema. Non spetta ai genitori che lavorano a domicilio, ai lavoratori domestici e agli autonomi titolari di Partita Iva.
Il Legislatore è intervenuto modificando la disciplina concernente il congedo parentale in modo tale da essere uno strumento flessibile e maggiormente versatile. Per questo, è possibile beneficiare del congedo parentale frazionandolo in mesi, giorni e in fasce orarie. È concessa la possibilità di procedere all’alternanza tra fruizione mensile e oraria, a seconda delle esigenze dei genitori lavoratori.
I genitori che abbiano adottato o abbiano ottenuto l’affidamento possono beneficiare del congedo parentale, che spetta a tutti coloro che abbiano figli entro i primi dodici anni dall’entrata del figlio nel nucleo familiare, indipendentemente dalla variabile anagrafica del piccolo e non oltre i 18 anni. In caso di adozione e di affidamento plurimi, il diritto alla misura spetta per ogni figlio, beneficiando delle stesse condizioni.
Fino al dodicesimo compleanno del figlio la misura spetta nella misura di trenta punti percentuali della busta paga del genitore per un arco di tempo massimo pari ad un trimestre per il padre o per la mamma e di nove mensilità per un genitore single. I periodi di congedo oggetto di indennizzo sono pari a nove mensilità, con il primo mese che viene retribuiti a 80 punti percentuali.
Successivamente la percentuale scende da 80 a 30 punti percentuali. La manovra di Bilancio ha sancito che la misura del congedo è incrementata a 80 punti percentuali della busta paga per una mensilità, a prescindere dal fatto che ad assentarsi dal lavoro siano entrambi i genitori o solo un genitore fino all’età dei sei anni del figlio.
Per richiedere il congedo parentale è necessario presentare l’istanza con un preavviso minimo pari a cinque giornate, ovvero due giornate nel caso di congedo fruito su base oraria. Diversi contratti collettivi sono interventi e hanno esteso il preavviso fino a quindici giorni prima dell’assenza dal lavoro. I lavoratori devono presentare l’istanza telematicamente all’INPS attraverso il servizio dedicato.
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