Un prete è stato ucciso in Congo, nella sua parrocchia, durante un assalto da parte di banditi armati. Padre Godefroid Pembele Mandon è stato freddato a colpi di arma da fuoco nella sua parrocchia di San Giuseppe Mukasa, a Kikwit.
Nella Repubblica Democratica del Congo si sono vissute scene da film western. Banditi armati hanno preso di mira e assaltato due parrocchie. In una di queste ha trovato la morte il sacerdote cattolico.
La notizia è stata diramata dall’agenzia Fides, legata alle Pontificie Opere Missionarie.
I malviventi fanno irruzione nel luogo sacro per derubare i fedeli ed è qui che il sacerdote viene preso di mira. Le motivazioni restano, al momento ignote, ed un po’ confusionarie le ricostruzioni dei fatti.
Difatti, però, dopo essere stato raggiunto da colpi di arma da fuoco, nella notte tra il 6 ed il 7 Agosto il parroco si accascia al suolo ed è prontamente trasferito all’ospedale Olive Lembe Kabila di Nsele, a Kinshasa capitale del Congo.
Inutili i tentativi di soccorso, evidentemente, le ferite d’arma da fuoco avevano raggiunto organi vitali ed infatti il parroco è morto domenica 7 agosto.
La cittadina teatro della tragedia si trova vicino la capitale, conta poco più di 400 mila abitanti ed è sede vescovile. E’ uno dei centri religiosi più importanti della Repubblica congolese.
Ad annunciare la sua dipartita è stato sua Eccellenza monsignor Timothée Bodika Mansiyai, vescovo proprio della cittadina di Kikwit. Attraverso un messaggio diramato dalla Chiesa che raccomanda l’anima “dell’illustre defunto” alle preghiere dei fedeli.
Chiede anche che sia fatta luce sull’accaduto, appellandosi alle autorità perché venga aperta una vera e propria inchiesta per consegnare i delinquenti alla giustizia.
Nel frattempo viene segnalato che unaltra parrocchia, la Saint Murumba, sempre nella stessa città e con le stesse modalità è stata assaltata dai banditi. In questa circostanza i malviventi hanno rapinato le donne lì presenti in attesa della messa.
La messa doveva tra l’altro essere celebrata da un nuovo sacerdote per cui erano molte le persone accorse per manifestare la loro accoglienza.
La Repubblica del Congo sta vivendo una situazione drammatica. Dal conflitto mai sopito nel Nord, alla carestia alimentare. Una crisi umanitaria dai contorni sempre più drammatici.
Ad inizio Agosto si sono registrati assalti di gruppi non organizzati agli avamposti dei caschi blu dell’Onu. Il bilancio è stato tragico con ben 15 persone rimaste uccise: 3 caschi blu e 12 manifestanti.
La situazione complessa del Congo fa sì che spesso gli autori di questi assalti restino impuniti non riuscendo ad identificarli.
La Chiesa, seppur in uno scenario così controverso e tutt’altro che pacifico, ha sempre predicato calma tentando di porre freno all’incedere delle violenze. Purtroppo oggi anch’essa è divenuta bersaglio di tali violenze.
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