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Orrore e raccapriccio. Le immagini dei conigli maltrattati negli allevamenti in Spagna stanno facendo in queste ore il giro del mondo, grazie alla denuncia shock degli attivisti di Animal Equality, che in un video mostrano le violenze subite: due anni trascorsi a compiere riprese in 70 allevamenti e 4 macelli di 14 regioni spagnole, dimostrano che il maltrattamento degli animali e i diritti degli esemplari della fauna, da sempre al centro degli interessi di questo gruppo ambientalista, sono questioni affrontate ancora con troppa leggerezza dai governi internazionali, e da chi è preposto al rispetto delle norme per la tutela degli animali negli allevamenti.
Le immagini sono francamente terribili: si vedono conigli agonizzanti, sbattuti a terra con violenza e poi gettati tra i rifiuti ancora vivi, anche cuccioli, perché considerati in eccesso rispetto alle necessità produttive, come fossero oggetti qualsiasi, inanimati, e non esseri viventi. Qualcuno potrebbe pensare che possa trattarsi di un caso isolato, ma gli attivisti smentiscono categoricamente purtroppo, e la riprova è nel lungo protrarsi dell’indagine, ben due anni: ‘In Spagna questo sarà uno scandalo in termini di maltrattamento animale e condizioni igienico-sanitarie. Il governo dovrà necessariamente rispondere a queste accuse in modo efficace, mentre il nostro team legale sta lavorando affinché le gravi violenze inflitte agli animali non rimangano impunite‘, ha dichiarato il Presidente di Animal Equality in Italia Matteo Cupi, spiegando oltretutto come alcuni di questi allevamenti avessero avuto riconoscimenti per la qualità del prodotto fornito. Di certo non l’avranno per la qualità umana con cui ‘lavorano il materiale’.
Gli abusi documentati nel video hanno creato una vera e propria sollevazione popolare, con tanto di testimonial eccellenti come l’attore spagnolo Pablo Puyol: Animal Equality lancia una mobilitazione anche in Italia, Paese tra i primi produttori di carne di coniglio in Europa, mentre a livello mondiale è la Cina a detenere il primato. Dal punto di vista del consumo, la carne di coniglio è al quarto posto, con circa 5 kg pro capite, per apprezzamento, e si stima la presenza di circa 2mila allevatori nel nostro Paese. Secondo gli attivisti anche in Italia potrebbero avvenire maltrattamenti simili: ‘Quello che vediamo in questa documentazione non accade solo in Spagna. Presenteremo una campagna internazionale per mostrare all’opinione pubblica gli abusi subiti dai conigli negli allevamenti sono frequenti. La sofferenza di questi animali riguarda molto da vicino anche l’Italia, che rappresenta il primo produttore di carne di coniglio in Europa, con il 54% della produzione del settore nell’intero continente‘. Da parte loro gli allevatori spagnoli si difendono sostenendo che l’investigazione non è rappresentativa dell’intero comparto. Solo poche mele marce insomma. Secondo Tomas Rodriguez, direttore della Intercun, principale organizzazione spagnola del settore, gli allevatori di conigli sono tanto preoccupati del benessere dei conigli da andare anche oltre ciò che prescrive la legge in materia. Certo guardando queste immagini sembra difficile crederlo.
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