Vediamo come funzionano i servizi di home delivery per il cibo. Quali sono i più famosi, cosa si può comprare, chi si occupa delle consegne a domicilio di cibo e come si paga. Molti ristoranti e take away si sono immediatamente attivati con il servizio di consegna a casa in seguito alle nuove misure che il consiglio dei Ministri ha messo a punto per arginare la diffusione del coronavirus (Covid-19) sull’intero territorio nazionale.
Il premier Conte, in questi giorni di emergenza dovuta alla diffusione del coronavirus, ha spiegato che non è necessario fare corse per acquistare il cibo nei supermercati, perché le scorte sono garantite. Chi è costretto a casa, però, potrebbe avere la necessità di fare acquisti o comprare cibi pronti con consegna a domicilio.
Vediamo allora come funzionano le consegne a domicilio, cosa si può comprare e quali sono le modalità di pagamento. L’attività di consegna a domicilio può proseguire a cura di chi la organizza. Può essere un singolo esercente (ad esempio un ristorante, una pizzeria, un agriturismo) o una ‘piattaforma’ che raccoglie tante insegne.
Cominciamo con l’elenco delle piattaforme più famose per acquistare cibo online, che sono: Deliveroo, Just Eat, Glovo, Uber Eats, Mymenu, Sgnam, Foodracers, Social Food.
Tramite le app o direttamente sul web si sceglie il ristorante, la pizzeria o la pasticceria da cui si vuole ordinare il cibo. Si procede all’ordinazione delle pietanze preferite, si compila un modulo con il proprio nome e indirizzo, si invia il tutto e si attende la consegna. In caso di ordinazione diretta presso il ristorante si può svolgere tutto via telefono.
Ci sono poi altri siti dove si possono comprare alimenti. Come Orti a Domicilio, per esempio, che mette a disposizione dei clienti frutta e verdura appena raccolta, che viene recapitata direttamente dal contadino più vicino. Il servizio è attivo a Roma, nelle provincie di Grosseto, Vasto e Mantova.
Gli agriturismi della Coldiretti chiusi per la campagna #iorestoacasa garantiscono, in alcune zone, le consegne a domicilio con iniziative di sostegno alle fasce più deboli della popolazione, come il servizio ‘Caro nonno ti cibo!’, rivolto agli anziani.
I rider, ossia i corrieri che portano il cibo a domicilio, devono sempre mantenere le regole che valgono per tutti e riguardano l’emergenza coronavirus. Devono quindi evitare contatti personali al momento della consegna. I cibi devono essere poggiati a un metro di distanza e consegnati senza toccare i clienti. I pagamenti avvengono tramite bancomat o carta contactless. L’uso di contanti, che di solito è accettato, è momentaneamente sospeso causa emergenza. Si consiglia quindi di verificare il metodo di pagamento al momento dell’ordine.
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