Una richiesta che sa di vera e propria “vendetta” nei confronti di tutti coloro che hanno operato nel corso della pandemia. Un emendamento che chiede l’azzeramento di tutti i componenti del Consiglio Superiore di Sanità, a partire dal suo presidente.
Se la proposta, contenuta del decreto “Milleproroghe” venisse confermata, affermerebbe il netto distacco dell’attuale Governo con la gestione della pandemia fatta dai suoi predecessori.
Consiglio Superiore di Sanità: un emendamento di “vendetta”
Un solo emendamento che potrebbe ribaltare completamente la situazione. Era chiaro, già da tempo, da quando le attuali forze di Governo a potere erano all’opposizione, che non erano in continuità con la gestione della pandemia così come è stata fatta. Per questo, una decisione drastica potrebbe esser presa.
Una proposta di modifica, presente nel decreto “Milleproroghe”, fatta da Fratelli d’Italia, fa una richiesta specifica, ovvero quella di azzerare l’intero Consiglio Superiore di Sanità, a partire proprio dal Presidente Locatelli.
Lo stesso partito di Governo ha segnalato questo emendamento come fra i prioritari da votare, in particolare nella commissione al Senato. In caso di sua netta approvazione, tutti i vertici del Consiglio Superiore di Sanità cadrebbero e uno dei più importanti organismi di consulta del Ministero della Salute dovrebbe esser ricostruito da zero, seguendo però, le indicazioni dell’attuale Governo che lo vorrebbe, poi, maggiorato di 10 unità, rispetto al numero di componenti che ci sono ora.
Una scelta di netta discontinuità rispetto alla gestione del Governo precedente circa la pandemia e tutte le sue conseguenze nel periodo successivo. Il Consiglio Superiore di Sanità è stato proprio quello che ha portato avanti le più importanti scelte durante gli anni della pandemia e della diffusione del Covid, ed è da ricordare che, più volte e a più riprese, la stessa Giorgia Meloni e il suo partito (quando erano all’opposizione) avevano criticato tale operato del CSS.
Azzerare gli attuali componenti
Ora, l’attuale Governo a guida Fratelli d’Italia, ha anche annunciato di voler creare ed istituire una commissione di inchiesta parlamentare per indagare e capire se proprio tutte le decisioni prese, anche dal Consiglio Superiore di Sanità, per la gestione e durante l’epoca della pandemia, siano state tutte utili e soprattutto necessarie.
Era stato l’ex Ministro della Salute, Roberto Speranza, nel 2022, a rinnovare proprio i componenti di tale Consiglio, con un mandato che sarebbe dovuto durare loro fino al 2025 (tre anni). ovviamente, se l’emendamento chiesto e voluto da Fratelli d’Italia dovesse essere approvato, ne consegue che gli attuali rappresentanti e membri del Consiglio verrebbero congedati e dimissionati nel giro di qualche settimana.
Accanto a questo emendamento di modifica dei membri del CSS, c’è una ulteriore richiesta che viene fatta dal partito di Governo: stabilire che il numero dei componenti di questo organo consultivo del Ministero della Salute, venga aumentato di dieci unità, rispetto ai 31 che sono quelli che attualmente lo compongono.
Si tratta di un allargamento che tenderebbe a rispondere alle nuove e cambiate esigenze del Ministero, dopo la riorganizzazione degli stessi dicasteri che il Governo attuale ha fatto a partire dallo scorso mese di novembre.