Da contadino con la pensione minima da 300 euro a milionario in un giorno. Non è la trama di un film ma la storia, vera, capitata a un 57enne di Vernio, in provincia di Prato. Andrea Vettori, dopo una vita passata tra sudore e fatica nei campi, si è ritrovato ricchissimo grazie all’eredità dello zio che gli ha lasciato una fortuna.
La sua vita è cambiata all’improvviso. Dopo anni e anni passati a bordo del suo Ape, si è presentato alla concessionaria di lusso per comprarsi la Ferrari. Il suo sogno, visto che Andrea Vettori è sempre stato appassionato di Formula 1 e motori. Ma non è stato semplice acquistare il bolide: quelli della concessionaria, quando lo hanno visto entrare, hanno pensato a uno scherzo e gli hanno riso in faccia. «Appena sono entrato mi hanno detto che avevo sbagliato indirizzo e che quella del bar era la porta accanto – racconta al Corriere – E quando gli ho detto che io ero lì, con tanto di assegni, per comprarmi il bolide, quei signori si sono messi a ridere. Allora ci sono tornato con il mio avvocato e un impiegato di banca. Quelli della Ferrari sono rimasti a bocca aperta e si sono trasformati. Scuse, inchini, salamelecchi. Mi hanno offerto Coca Cola, succhi di frutta e mi hanno detto che se voglio le posso comprare tutte le loro auto».
Così ora il contadino diventato milionario grazie all’eredità gira in Ferrari ma continua a lavorare sodo nei campi: «Resto un contadino e questo è il mio mondo», spiega. Anche se ora, dopo una vita da contadino e manovale, finalmente si può togliere qualche sfizio. Come andare a mangiare il pesce al ristorante o viaggiare.
La ricchezza improvvisa porta però anche delle rogne: «Mi sembra che l’eredità dello zio più che me stia cambiando la gente del paese. Tutti festosi, tutti a bussare alla mia porta e non solo per vedere la Ferrari…». Insomma, addio pace e intimità. Ma in fondo, con un milione di euro in tasca, chi se ne importa!