Ci sono degli elementi da riconoscere sul contatore per capire se qualcuno sta rubando la corrente. Ecco quali sono.
Il furto di energia elettrica è un reato molto diffuso in molte parti del mondo. Molte persone cercano di evitare di pagare le bollette, ma questo è un comportamento illegale che può avere conseguenze serie. C’è però una buona notizia: ci sono diversi segnali che possono indicare che qualcuno sta rubando la nostra corrente elettrica. Conoscerli ci permette di difenderci da eventuali furti, scopriamo quali sono.
Potrebbe accadere che qualcuno provi a rubarci la corrente attaccandosi abusivamente al nostro contatore. Per fortuna, ci sono degli elementi che possono farci capire se sta succedendo questo.
Un primo elemento da verificare è un aumento improvviso dei costi in bolletta e dei consumi. Con i tempi che corrono può capitare che il costo dell’energia salga, ma questi aumenti sono particolari perché improvvisi e non legati a nessuna causa plausibile.
Si può sospettare che qualcuno stia rubando la corrente se gli aumenti avvengono insieme a picchi di consumi, ma le nostre abitudini non sono cambiate, quindi non dipende da noi. Possiamo sospettare un furto anche se l’aumento dei prezzi non giustifica la cifra da pagare. Oppure, se il consumo risultato è molto superiore rispetto al nostro consumo medio.
Un altro segnale da prendere in considerazione è un contatore che scatta di continuo e senza motivo. Questo può accadere perché i contatori domestici di solito hanno un limite di 3 kW. Se viene superato, cosa che può accadere nel caso in cui qualcuno usi la nostra energia elettrica insieme a noi, il contatore scatta.
Dopo aver menzionato questi due elementi da considerare, è importante sapere che c’è un test vero e proprio da fare per capire se qualcuno si è allacciato abusivamente al nostro contatore.
Il test consiste nello spegnere ogni dispositivo ed elettrodomestico che usa l’elettricità, scollegandoli completamente dalla corrente e non lasciandoli neanche in stand-by. A quel punto, controlliamo il consumo che indica il contatore.
In queste condizioni dovrebbe essere pari a 0. Se così non è, o c’è un guasto per cui si disperde corrente, o qualcuno sta usando abusivamente la nostra fornitura di energia elettrica.
Cosa fare nel caso in cui scopriamo che qualcuno sta usando abusivamente la nostra corrente? Innanzitutto dobbiamo rivolgerci al servizio clienti del nostro fornitore di energia elettrica. Il fornitore dovrebbe a questo punto verificare con controlli. Dopodiché, una volta accertato il furto con i controlli del fornitore, ci si può rivolgere alle autorità competenti per denunciare l’illecito.
Allacciarsi al contatore di qualcun altro è un reato vero e proprio. In quanto tale, è perseguibile penalmente, perché viola la normativa sulla distribuzione dell’energia elettrica. Questo comportamento costituisce una forma di furto elettrico che può causare danni non solo al proprietario dell’abitazione, ma anche all’intera rete elettrica.
L’energia elettrica è un bene pubblico essenziale e il suo utilizzo deve essere regolamentato per garantire il corretto funzionamento del sistema. Pertanto, se si viene scoperti ad allacciarsi abusivamente al contatore di qualcun altro, si rischia di incorrere in sanzioni amministrative e penali, compresa la reclusione.
In particolare, la Cassazione ha stabilito che il furto di corrente elettrica è punito con una pena che va da 2 a 7 anni e una multa che arriva fino a 1.500 euro.
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