Dal V-Day, lo scorso 27 dicembre, a oggi, più di un milione di italiani ha ricevuto il vaccino contro Covid-19. Un traguardo importantissimo per l’Italia, che è anche il primo Paese per numero di vaccinazioni tra tutti gli stati membri dell’Unione Europea.
A dare la notizia, attraverso i suoi social network, il premier Giuseppe Conte. “Un milione di italiani ha ricevuto il vaccino anti #covid19. Un sentito ringraziamento ai cittadini e al nostro SSN per la risposta straordinaria. L’Italia è prima in Ue per numero di persone vaccinate. Un dato incoraggiante. Andiamo avanti così mantenendo sempre alta la guardia” ha scritto Conte su Twitter.
L’immunità di gregge non sarà raggiunta prima di 6-8 mesi
Inoltre, entro fine mese, o a inizio febbraio, inizierà la fase di vaccinazione degli over 80. Lo ha detto Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della salute, durante la conferenza stampa dell’Iss sul monitoraggio settimanale dall’epidemia da Coronavirus.
Sempre durante la conferenza stampa di oggi, venerdì 15 gennaio, Rezza ha detto: “Non potremo raggiungere l’immunità di gregge attraverso le vaccinazioni prima di 6-8 mesi. Il primo obiettivo è abbattere la pandemia, casi gravi e decessi e rendere gli ospedali Covid-free”.
A fronte di dati incoraggianti sui vaccini, però, è emerso dalla bozza del monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell’Iss un aumento complessivo del rischio di un epidemia non controllata in Italia. Attualmente, nel nostro Paese, l’indice Rt e pari 1,09 ed è in aumento da cinque settimane.
“L’Europa è sempre in piena pandemia e ciò vuol dire che dobbiamo stare sempre molto attenti e adottare tutte le misure nazionali ed europee per poterla controllare” ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss. “L’Italia è in una fase di ricrescita ma di crescita lieve e grazie alla misure non ci troviamo di fronte ad un’impennata della curva”.
Pfizer ha confermato il ritardo nella consegna dei vaccini
Tornando a parlare dei vaccini, Pfizer ha confermato che le consegne dei vaccini rallenteranno tra fine gennaio e inizio febbraio. Questo servirà per modificare il processo produttivo e per aumentare i ritmi nelle settimane successive.
Il gruppo ha detto: “Pfizer sta lavorando duramente per fornire più dosi di quanto inizialmente previsto con un nuovo obiettivo dichiarato di 2 miliardi di dosi nel 2021”.
La presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ha assicurato che la consegna delle dosi di vaccino sarà rispettata. “Non appena ho saputo del ritardo nella produzione di Pfizer, ho chiamato l’amministratore delegato, che mi ha rassicurato che tutte le dosi previste per l’UE saranno consegnate nel primo trimestre”.