Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rassegnato le sue dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Il Presidente della Repubblica si è riservato di decidere e ha invitato il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti“, si legge in una nota diramata pochi minuti fa dal Quirinale. Da domani inizieranno, dunque, le consultazioni per la formazione del nuovo governo, come ha annunciato il segretario generale del Quirinale Zampetti.
Prima di salire al Colle, il premier Conte ha partecipato, alle 9 di questa mattina, all’ultimo Consiglio dei ministri dell’esecutivo giallorosso, dove ha comunicato l’intenzione di rassegnare le dimissioni. “Ringrazio ogni singolo ministro, per ogni giorno di questi mesi insieme“, ha detto il presidente alla sua squadra di governo, seguito da un lungo applauso che ha chiuso il Consiglio dei ministri. A mezzogiorno, Conte si è recato puntuale al Colle, conclamando ufficialmente la crisi di governo. Le prossime tappe sono il Senato e la Camera per comunicare ai rispettivi presidenti, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, di aver rimesso il mandato al presidente della Repubblica.
Se qualcuno pensava che la crisi di Governo si sarebbe risolta con il voto in Senato si sbagliava. Dopo le dimissioni di Italia Viva e una fiducia definita a più riprese risicata, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rassegnato le dimissioni. Domani pomeriggio il presidente Mattarella, che si è riservato di decidere, avvierà le consultazioni con tutte le forze politiche. Da questo momento in avanti, tutti gli scenari sono possibili: c’è la possibilità che Conte riceva un reincarico per un “Conte-ter”, come auspicano Pd, M5s e Leu, ma non è esclusa la possibilità estrema di uno scioglimento delle camere.
“Una crisi di governo senza alcun senso“, ribadisce il ministro Luigi Di Maio. “E’ il momento della verità. In queste ore capiremo chi ama la nazione e chi pensa solo al proprio tornaconto“. E aggiunge: “Il Movimento 5 Stelle rimane il baricentro del Paese e insieme al presidente Conte offriremo il nostro contributo per la stabilità“.
Nelle stesse ore in cui il presidente del Consiglio era a colloquio con il Consiglio dei Ministri, i leader del centrodestra si sono riuniti per adottare una linea compatta nel fronteggiare la crisi di governo. “Basta pasticci, perdite di tempo, giochini di Palazzo e compravendita di senatori. Gli italiani hanno bisogno di ospedali, di scuole aperte e sicure, di un anno di pace fiscale per restituire respiro e speranza a famiglie e imprese“, ha ribadito Matteo Salvini. Secondo il leader leghista, però, “non è questo il governo che può accompagnare l’Italia fuori da questo disastro“.
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