Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è arrivato a sorpresa a Norcia, in visita privata alla nuova scuola superiore temporanea “De Gasperi- Battaglia“. Il premier ha visitato le aule e ha incontrato alcuni studenti.
Il 14 settembre, in concomitanza con il primo giorno del nuovo anno scolastico, si è festeggiato anche l’ingresso nel nuovo complesso. I ragazzi e gli insegnanti erano reduci da anni di lezioni nei container, dopo il terremoto del 2016, che aveva reso inagibile la loro scuola.
“Abbiamo lavorato per assicurare che questo anno scolastico possa svolgersi con didattica in presenza. Siamo consapevoli delle criticità e abbiamo lavorato tanto e continueremo a farlo per superarle mano a mano che si presenteranno“, ha detto Conte al termine della visita alla scuola.
“Abbiamo predisposto una serie di regole e precauzioni, di impegni finanziari – ha aggiunto – ma anche di dedizione personale e professionale di tantissimi, di tutti coloro che partecipano a questo sforzo collettivo“.
Il premier ha anche ricordato l’importanza della scuola come luogo da cui partire per la ricostruzione: “Sono d’accordo con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: la scuola non è un luogo per le polemiche, ma ha bisogno del sostegno di tutti.”
Lo scorso gennaio, professori, personale Ata e studenti, guidati dalla preside dell’Istituto De Gasperi- Battaglia, “Rosella Tonti, avevano protestato davanti a Palazzo Montecitorio. I motivi riguardavano il disagio per l’eccessiva lentezza dei lavori dopo il terremoto del 2016.
In quell’occasione, Conte si era impegnato per portare a termine il cantiere in pochi mesi, riscontrando l’apprezzamento di tutti per la serietà dimostrata. Il presidente del Consiglio si è occupato in prima persona del progetto e oggi la sorpresa. “Che bei banchi, che belle sedie… cosa state studiando?”. ”Filosofia…”, risponde la docente. “Una delle mie materie preferite – ha risposto Conte prima di terminare il proprio giro nella scuola – poi vengo a disquisire con voi”.
“È bello vedere che, anche a livello europeo, abbiano chiamato il grande piano di intervento per i Paesi più sofferenti ‘Next generation Eu‘, è un progetto per voi“, ha detto il premier. E ancora: “Tutti stanno mettendo a punto i piani. Il nostro è già in fase avanzata di studio e approfondimento ed è dedicato a voi. Se noi perderemo la sfida del Recovery Fund, voi avete il diritto di mandarci a casa“.
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