Forse anche tu sei un erede di uno dei possessori italiani dei conti dormienti in Svizzera che le banche elvetiche hanno pubblicato per provare a intercettare gli intestatari, o più verosimilmente i loro parenti, dato che stiamo parlando per la maggior parte di gente nata alla fine del 1800 o nei primi decenni del 1900. La nuova lista (la prima fu pubblicata nel 2015 e recava i nomi di 2600 intestatari di conti) dei titolari di questi tesoretti dimenticati è composta da trecento nominativi di clienti italiani che non hanno più movimentato i loro conti correnti dal 1956, ovvero da ben 60 lunghi anni. Grazie a questa nuova lista pubblicata le banche svizzere sperano di ritrovare un contatto con i titolari fantasma, o meglio con gli eredi. Che, ricordiamo, se non fanno sapere niente di sé entro un anno perderanno ogni diritto di proprietà sui gruzzoli in questione. Ecco di seguito come fare per poter far valere i vostri diritti.
Vi siete riconosciuti in un possibile erede dei 300 clienti italiani delle banche svizzere i cui conti correnti sono fermi fin dal lontano 1956? Potete far valere ancora i vostri diritti, che scadranno al termine di un anno dalla pubblicazione della lista effettuata dagli Istituti di credito elvetici. Nella prima occasione furono rintracciati circa il 5% degli intestatari dei conti o dei loro eredi, a dimostrazione che è un meccanismo che funziona. Quindi se avete delle speranze, tentare non fa male. Al massimo potete rischiare di portarvi a casa un bel tesoretto previdenziale. Infatti stiamo parlando di un patrimonio complessivamente stimato attorno agli 8 milioni di franchi che include anche 80 cassette di sicurezza dal contenuto sconosciuto.
L’Associazione bancaria svizzera ha dunque pubblicato la nuova lista dei clienti italiani che rischiano di vedersi revocare il diritto a usufruire del denaro contenuto sui loro conti correnti dormienti (con dentro almeno 500 franchi). Gli interessati o i loro eredi sono invitati a farsi vivi entro un anno dalla pubblicazione della lista, ma scaduti tali termini, i soldi andranno dritti dritti nelle casse dello Stato. E nessuno potrà più pretendere nulla. Quindi, se pensate di avere diritto affrettatevi a presentare la domanda per usufruire del fondo per la restituzione di quanto dovuto.
Per effettuare tutti i controlli del caso, i presunti aventi diritto possono andare online sul sito creato apposta per soddisfare le disposizioni normative in materia di gestione dei patrimoni non rivendicati, entrate in vigore a inizio 2015. A questo indirizzo, quindi, i parenti dei detentori dei conti correnti possono rivendicare il patrimonio. Dopo essere arrivati sulla pagina bisogna cliccare il tasto ”pubblicazioni” e poi usare il campo ”Nome o ragione sociale” per digitare il cognome del proprio antenato per effettuare la ricerca.
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