Lo scopo di questa rivalutazione è quella di ottenere quante più informazioni possibili sulle imprese e su tutti i loro comportamenti.
Per farlo sarà necessario dare una risposta ai questionari in modo semplice e sicuro.
Il 28 novembre ha avuto inizio la seconda edizione del censimento permanente delle imprese il cui scopo è quello di aumentare le informazioni riguardo al sistema economico nazionale.
Ogni 3 anni si conduce una rilevazione multiscopo sulle aziende la quale interessa 280.000 imprese al cui interno sono presenti almeno tre dipendenti. Attraverso il censimento si ha la possibilità di ottenere tutte le strategie, caratteristiche e le performance delle imprese italiane offrendo un quadro complessivo del sistema produttivo e delle strategie.
In particolar modo tutti i dati che si riusciranno a raccogliere daranno la possibilità di avere delle informazioni sulle strategie del sistema produttivo tra cui la gestione delle risorse umane, la struttura proprietaria, l’estensione dei mercati a cui fanno riferimento e l’utilizzo di tecnologie.
Tutti i dati verranno raccolti attraverso un questionario online, delle domande a cui potranno rispondere soltanto delle imprese inserite nel campione. La rilevazione in questione avrà termine il 31 marzo del 2023. Un argomento di cui è discusso a lungo il direttore Centrale delle statistiche economiche dell’Istat, il dottor Fabio Rapiti.
Sulla questione quindi si è discusso a lungo con il dottor Fabio Rapiti, il direttore centrale per le statistiche economiche dell’Istat. Al professionista è stato chiesto per quale motivo sia così importante portare avanti un censimento in questo periodo. Fabio Rapiti ha affermato che come prima cosa è molto importante sottolineare che questo non è il primo censimento delle imprese in quanto, durante gli anni passati, l’Istat ha organizzato dei censimenti decennali, uno strumento che adesso invece viene utilizzato molto più frequentemente.
Si fa riferimento a censimento permanente in quanto viene fatta una rilevazione su 280.000 imprese, un progetto che viene definito anche multiscopo in quanto offre numerose informazioni tra cui registri statistici integrati insieme ad altre informazioni riguardo alla contabilità delle aziende e all’occupazione: “Questa indagine multiscopo, invece, è partita appunto da qualche mese ed è importante che le imprese partecipino massicciamente: più informazioni raccogliamo più riusciamo a diciamo a restituire al Paese informazioni importanti. Ovviamente i dettagli che raccogliamo attraverso questo strumento sono quelli che non riusciamo ad avere dai registri e dalle indagini, sono informazioni di natura qualitativa.”
Al dottor Fabio Rapiti viene anche chiesto quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso questo strumento. Il direttore centrale afferma che l’unico scopo è quello di ottenere numerose informazioni sulle imprese e sui loro comportamenti, delle indicazioni che non possono essere reperite in altri modi.
Infatti, per ottenere tali nozioni, è necessario rivolgersi direttamente alle imprese chiedendo informazioni riguardo al controllo, alla gestione, alla proprietà, alle risorse umane e alle relazioni con le diverse istituzioni. Attraverso questa rilevazione si ottengono anche delle informazioni sulle filiere e sui comportamenti che queste hanno nel mercato riguardo alla digitalizzazione, all’innovazione e agli aspetti finanziari.
Inoltre viene dato spazio anche per l’internazionalizzazione produttiva la quale, nell’ultimo periodo, ha avuto una grande evoluzione. Insomma, tra i diversi temi fondamentali, questo censimento ha come fine quello di inquadrare e capire in che modo si sta sviluppando l’economia del nostro Paese.
Questo censimento è stato portato avanti anche nel 2019, momento in cui però si è fatto riferimento al 2018. In quel periodo hanno partecipato al progetto anche gli studiosi e il Centro Studi di Confindustria il quale, insieme ad altre associazioni, ha offerto un contributo importante.
Nel questionario viene posta particolare attenzione anche alle filiere, un concetto molto importante per quanto riguarda la policy. Tutto ciò sta a significare che, come afferma il dottor Fabio Rapiti, non vengono misurate le imprese isolate ma si va a guardare in cima alla catena di fornitura così che si possono avere molte più informazioni.
Il censimento è stato portato avanti anche grazie al Centro Studi di Confindustria il quale da una parte ha dato il suo contributo per pensare ai vari quesiti dall’altra ha anche provveduto a testarli. Attraverso il censimento è possibile anche scoprire che l’impresa italiana continua ad essere in costante evoluzione.
Infatti, come afferma il dottor. Rapiti, molte sono state le sorprese avute nel momento in cui si è assistito ad una grande resilienza del sistema complessivo delle imprese durante la pandemia. Nonostante ciò, non sono mancati dei settori che sono stati colpiti profondamente e delle imprese che hanno scelto di chiudere.
Si è posto particolare attenzione a quelle imprese che sono state capaci di superare la crisi, delle aziende che hanno soprattutto delle capacità di esportazione. Infatti, durante quel periodo così difficoltoso, molte imprese italiane sono state in grado di garantire dei canali di fornitura. Di sicuro le imprese che sono riusciti a resistere di più sono quelle che hanno una maggiore connessione all’estero e che quindi sono riuscite a riprendersi attraverso le esportazione.
L’ultima domanda che viene posta al dottor Rapiti riguarda l’importanza del censimento. Per il direttore si tratta di uno strumento molto importante. Ed è per questo motivo che egli ci tiene a ringraziare soprattutto i mass media che hanno un compito importante, ossia di fornire delle informazioni.
Egli inoltre afferma di essere felice del lavoro che sta svolgendo e quindi di portare avanti una grande operazione di indagine sul Paese con la quale comprendere i comportamenti aziendali insieme alle altre caratteristiche che la interessano. Il loro scopo è quello di ottenere quante più informazioni ed offrirle ancora una volta all’Italia.
Una cosa però è certa, nel caso in cui l’imprese non sono a conoscenza delle fonti da cui giunge il questionario, queste ultime sono meno motivate ad offrire le loro risposte. In ogni caso, contribuire è molto semplice in quanto, compilare il questionario è molto sicuro e risulta essere di particolare importanza per il Paese. “La partecipazione è fondamentale: se il tasso di risposta è alto possiamo produrre tanti output, prodotti e servizi informativi per capire come si sta sviluppando il sistema produttivo del Paese e, quindi offrire al sistema stesso degli elementi per fare scelte migliori. Scelte per le singole imprese, scelte da parte del governo delle istituzioni, scelte anche da parte dei cittadini.
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