Bisogna fare attenzione ad una certa scadenza del conto corrente: viene bloccato tutto e non si può prelevare in alcun modo.
Gli utenti in generale non conoscono tutte le dinamiche che ci possono essere dietro ad un conto corrente. In alcune circostanze potrebbe anche venire bloccato completamente, tanto da non avere più la possibilità di prelevare del denaro.
Ma quando accade e, soprattutto, perché ci si ritrova con il conto bloccato? Gli esperti spiegano a cosa fare attenzione e tutti i fattori importanti.
Il blocco del conto corrente è possibile, anche quando all’interno la somma è propria. Non si può prelevare e tutte le azioni vengono bloccate da parte dell’Ente di Credito.
Si parla anche di pignoramento della pensione o dello stipendio, così come per ogni altro tipo di bene immobile o mobile.
Tuttavia, ci sono anche delle tutele da parte della legge italiana ma resta comunque una esperienza difficile da dimenticare. Un pignoramento si attua nel momento in cui c’è un debito di lunga durata che si prolunga nel tempo.
Se la soluzione non viene trovata, il creditore potrebbe rivalersi direttamente su tutti i beni a disposizione o ai soldi che ci sono sul conto corrente.
In questo caso il giudice interviene e intima il debitore al saldo della cifra spettante. Il blocco deriva direttamente dalla posta – datore di lavoro – pensione – istituto di credito e similari, sino ad una parte della pensione oppure dello stipendio. Questo si attua sino a quando non si soddisfa completamente il debito.
Si parla di pensione e anche di stipendio. Ma è possibile anche bloccare il conto corrente nel caso non si paghino le rate del finanziamento?
La risposta è affermativa. Infatti, un giudice potrebbe indicare di bloccare i beni che sono sul conto sino a quando non si raggiunge l’estinzione completa del debito.
Questo avviene in caso di mancato versamento delle quote relative ad un mutuo – prestito o altro che si possa avere a disposizione. Il creditore non ha altro potere se non rivolgersi ad un giudice, con un decreto ingiuntivo di prescrizione per il debitore: lo stesso sarà obbligato a versare tutto il dovuto entro la data richiesta.
In un contesto storico come questo attuale non è utopia, perché moltissime persone non sono in grado di rispettare i pagamenti e le date di scadenza delle rate.
Se il debitore non paga dopo aver ricevuto il documento, si procede con l’intimazione per pagare quanto dovuto entro e non oltre 10 giorni. A scadenza si procede con il pignoramento del conto. A questo punto la banca o la posta bloccano il conto del debitore, senza che questo possa prelevare o disporre dei soldi sul conto.
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