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Cronaca

Contraffazione di abiti | A Napoli un’operazione dei Carabinieri stana un laboratorio del falso

Una operazione contro la contraffazione di abiti è quella che è stata eseguita a Napoli, dai Carabinieri della compagnia del quartiere Stella. Sotto sequestro quasi 1400 abiti falsi e due persone sono state denunciate.

Abiti contraffatti sequestrati – Nanopress.it

Si tratta di due cittadini senegalesi che si trovano sul territorio italiano da irregolari. Ecco cosa è successo.

Contraffazione abiti: il sequestro a Napoli

Un sequestro notevole quello che i Carabinieri della compagnia Napoli Stella hanno portato avanti nell’ambito di un’operazione volta a stanare la contraffazione di abiti e non solo. Circa 1400 sono i capi che sono stati sequestrati e che erano pronti per arrivare sul mercato illegale e non e far trarre altrettanti illegali profitti.

Sono state anche denunciate due persone: si tratta di due senegalesi, presenti in manieri irregolare sul territorio nazionale e già noti alle stesse Forze dell’Ordine. Il tutto è partito da alcuni movimenti sospetti che gli stessi Carabinieri hanno notato in via Firenze, nella zona del quartiere Vasto. I due indiziati entravano ed uscivano da un portone più volte ed in maniera molto sospetta.

I Carabinieri, allora, sono intervenuti ed hanno individuato, all’interno dell’abitazione dei due, un locale adibito alla produzione di merce ed abiti falsi. Hanno sequestrato circa 1400 fra abiti e prodotti falsi di vario genere, più la somma di 6050€, proventi di vendite illegali proprio di questi abiti falsi.

I capi posti sotto sequestro hanno, anche, al loro interno, noti marchi di case moda ma, ovviamente, sono del tutto falsi. All’interno della casa dei due sono state anche sequestrate due macchine da cucire, utilizzate, secondo le Forze dell’Ordine intervenute, proprio per confezionare gli abiti “taroccati”.

I due senegalesi, già noti alle forze dell’ordine, hanno rispettivamente 48 e 34 anni. Sono stati denunciati con l’accusa di produzione di abiti falsi e commercio illecito degli stessi. La loro base, come abbiamo descritto in precedenza, era all’interno della loro stessa abitazione, situata nel quartiere Vasto a Napoli. Al momento, sono ancora in corso le indagini per capire se i due senegalesi agissero da soli o se hanno, alle spalle, un’organizzazione ben più articolata.

carabinieri – Nanopress.it

Abiti e denaro contante sequestrato

Gli stessi Carabinieri stanno, anche, indagando per capire se parte del materiale contraffatto sia già finito in commercio e, nell’eventualità, prontamente sequestrarlo. Non solo abiti contraffatti ma anche accessori delle più importanti griffe e case di moda sono stati rinvenuti e sequestrati all’interno del loro laboratorio abusivo da parte delle Forze dell’ordine.

L’operazione è scattata “grazie” ad alcuni movimenti sospetti dei due senegalesi che, siccome già erano noti alle forze dell’ordine, li avevano visti entrare ed uscire spesso ed in modo fortuito e sospetto da quel portone di via Firenze.

Da lì, la volontà di seguirli ed arrivare, poi, a scoprire questo laboratorio del falso proprio all’interno della loro abitazione. Il sequestro di tutto il materiale è stato, anche, seguito dal sequestro di denaro contante (circa 6000€) probabilmente frutto dei proventi della vendita illecita già di alcuni di questi capi.

Un sequestro che porta le Forze dell’Ordine a dare un altro scacco al mercato del falso, purtroppo sempre più diffuso sull’intero territorio nazionale.

Rosalia Gigliano

classe 1989, di Napoli. Sono laureata in Filologia Moderna e, dal 2013, sono anche una giornalista pubblicista. Fra le mie principali passioni ci sono la lettura e la scrittura, passioni che sono diventate poi, mano mano, il mio mestiere. Tutto ciò che fa cultura e che può ulteriormente arricchire sia me che mi sta intorno, sono il mio pane quotidiano. Scrivo su Nanopress.it dallo scorso giugno 2022, occupandomi prevalentemente di cronaca (nazionale, ma anche estera) nella mia funzione di redattore. Incontrare il team di Nanopress.it è stata una scelta che rifarei ancora ed ancora, perché mi ha riportata dove è nata la mia passione per il giornalismo: il mondo della cronaca.

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