Il 19 luglio inizierà la negoziazione per rinnovare il contratto nazionale dei bancari: i sindacati chiedono l’incremento di 435 euro.
Dopo l’esito delle adunanze assembleari che hanno dato il via libera alla piattaforma dei sindacati, è stato deciso l’incontro per procedere alla presentazione al settore bancario. Mancano pochi giorni per l’avvio del negoziato nell’Associazione Bancaria Italiana per procedere al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro degli oltre 280.000 addetti al settore bancario. Dopo il via delle adunanze assembleari dei lavoratori alla piattaforma dei Sindacati con quasi il 100% dei sì, il documento verrà presentato ai lavoratori del settore bancario la prossima settimana. La finalità è quella di avviare in tempi veloci il negoziato in modo tale da pervenire ad una conclusione entro la fine del 2023.
Banche, chiesto aumento di 435 euro ai lavoratori
Il prossimo step prevede il blocco dei termini del precedente contratto, che è scaduto alla fine dell’anno 2022. Le forze sindacali chiedono un incremento pari a 435 euro per il livello medio. Nell’ultima adunanza assembleare dell’Abi, il presidente Patuelli ha deciso di avviare un iter di ammodernamento del contratto e di riconoscere ai dipendenti del comparto bancario il recupero del potere di acquisto. Il segretario Sileoni ha sottolineato che è stato richiesto un incremento mensile pari a 435 euro da spalmare in un triennio. Nel corso dell’anno 2022 le banche hanno conseguito ben 25 miliardi di euro di ricavi.
È necessario recuperare il potere d’acquisto e le buste paga dei bancari sono tornate indietro di oltre 25 anni. Oltre sette milioni di lavoratori del comparto bancario hanno visto scadere il contratto nazionale. È previsto l’incremento su base mensile dello stipendio dei bancari, oltre che la variazione per quanto concerne lo smart working con la possibilità di lavorare da casa per più giorni dalla propria abitazione.
L’Amministratore Delegato di Banca Intesa, Carlo Messina, ha dichiarato:
“Con un utile netto di 7 miliardi di euro, non ho coraggio a guardare in faccia le persone e dire che mi metto a negoziare sugli aumenti”.
Messina prospetta la possibilità di fare partecipare i lavoratori agli utili. Il leader della Fabi, Sileoni, sottolinea che la maggior parte degli istituti di credito si prepara a dire l’aumento pari a 435 euro sono davvero troppi.
Aumento del numero di giorni in smart working
In precedenza, il contratto dei bancari prevedeva al massimo una decina di giorni al mese in smart working. Il nuovo accordo appena siglato con Banca Intesa consente la possibilità di lavorare in smart working 120 giorni in un anno.