Si chiama Family Link e si traduce come un’applicazione che Google mette a disposizione per tutti i capofamiglia che vogliono tenere sotto controllo lo smartphone dei propri figli. Cosa combinano i pargoli con iPhone o Android che abbiamo regalato per Natale oppure che hanno ricevuto una volta oltrepassata la soglia di “n” anni che significano maggiori responsabilità? In realtà, questo software non è tanto uno spione che va a mettere il naso nei fatti privati, quanto una sorta di report in tempo reale delle attività in corso, per evitare spiacevoli inconvenienti oltre che i vari pericoli che la rete nasconde. Si potrà così ad esempio scoprire di volta in volta quali app si sono scaricate e anche l’uso che ne viene fatto. Scopriamone di più.
Ci sono applicazioni per stalker che spiano in modo anche troppo consistente l’attività di una determinata persona online e ci sono software che non superano un certo limite, ma consentono sempre di tenere sotto controllo nei limiti della decenza. Quest’ultima è la categoria di appartenenza di Family Link di Google che è ben conscio che è sempre più bassa l’età alla quale i bambini (nemmeno i ragazzini) possono iniziare a utilizzare un cellulare intelligente. Perché limitarsi a prendere fisicamente in mano il dispositivo, sbloccarlo e osservare cosa si sta facendo quando invece è possibile svolgere lo stesso compito da remoto, persino dal proprio di cellulare?
Family Link è per ora in fase beta e funziona solamente negli Stati Uniti, ma ci sono forti possibilità che arriverà anche nel resto del mondo a breve. Il target è quello di genitori con figli sotto i 13 anni che vogliono stare al sicuro e evitare brutte grane. Si basa sull’account di Google famigliare ossia non personale, ma di un nucleo: si appoggia a un utente indicato come capofamiglia e gli si collegano altri come quelli dei figli. Successivamente, si installa sullo smartphone di ogni membro l’applicazione Family Link e il gioco è fatto. Cosa succederà dopo averla correttamente installata? Si avranno diversi poteri molto interessanti.
Si potrà impostare un tempo di uso in base agli orari concordati, limiti orari, si riceverà una notifica quando si sta scaricando un’applicazione con la possibilità di bloccare il processo e visualizzare in ogni momento quanti minuti se non ore si sono spese con quale software. Funziona per ora solo con l’ultima versione del sistema operativo di Google diffusa ossia Nougat e si deve fare richiesta a Google di essere inseriti nel programma di test. Ma è una buona risorsa, speriamo diventi globale e che – soprattutto – non si usi in modo difforme dal pensiero originario.
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